domenica 21 febbraio 2010

Attacco all'Iran: Una questione di omicidio di massa, non di bombe

di Kurt Nimmo
20 febbraio 2010

John Bolton (n.d.r.: ex ambasciatore americano all’Onu, neocon)  vuole farvi credere che un attacco agli impianti nucleari iraniani sarà un attacco chirurgico e che pochi civili moriranno. D'altra parte, nel video qui sotto, afferma che le cose potrebbero, ben si sa, andare male.

Gli è stato chiesto "Quindi, se vi sarà un attacco militare da parte nostra o degli israeliani o di chiunque altro, non crede che ci saranno anche vittime civili?"

Bolton ha risposto: "Non posso dirlo con certezza. Le cose potrebbero andare male "

Se pensate che Israele o gli Stati Uniti bombarderanno solamente l'impianto nucleare iraniano di Bushehr, come succederebbe in un film di Hollywood, ho un ponte da vendervi a Brooklyn. Se l'Iran sarà attaccato - e ogni giorno che passa sembra sempre di più che lo sarà - i militari si impossesseranno dell'intera infrastruttura del paese (militare e civile), com'è accaduto con l'Iraq  nel 2003.

Un studio prodotto da Anthony Cordesman del Centro per gli Studi Strategici e Internazionali  (rivisto nel novembre del 2007), elenca numerosi siti dche potrebbero essere bombardati, sparsi in tutto l'Iran, da Gachin e Bushehr, nel sud a Lashkar A'bad e la metropoli densamente popolata di Teheran, nel nord. Lo scenario Cordesman prefigura che gli Stati Uniti o Israele (o entrambi) farebbero fuori non solo i reattori, ma anche gli impianti di trasformazione dell'uranio, le strutture di ricerca, e perfino le miniere di uranio.

Si è ipotizzato che un eventuale attacco contro l'Iran sarà simile all'attacco di Israele contro il reattore di Osirak nel 1981. In effetti, il programma nucleare iraniano (completamente legale secondo il Trattato di  non proliferazione nucleare) è solo il pretesto per un piano più grande e più inquietante di ostacolare l'Iran e riportarlo all'età della pietra come è stato fatto con l'Iraq.

I due attacchi all'Iraq da parte di due membri della criminale famiglia Bush - a distanza di oltre un decennio che ha costituito un tempo sufficiente perchè un medioevale regime di sanzioni potesse fare i suoi danni - non si limitarono a colpire Saddam e le sue forze armate, ma il paese nel suo complesso.

"Lo scopo del bombardamento dei civili e degli impianti era quello di distruggere sistematicamente le infrastrutture dell'Iraq lasciandolo in una condizione preindustriale. La popolazione civile irachena dipendeva dalla produzione industriale. L'assalto degli Stati Uniti ha lasciato l'Iraq in uno stato quasi apocalittico come hanno riportato i primi osservatori delle Nazioni Unite dopo la guerra," come hanno affermato Ramsey Clarke ed altri in Crimini di Guerra: una relazione sui crimini di guerra degli Stati Uniti contro l'Iraq, rilasciata poco dopo l'invasione di Bush senior nel 1991.

Il Pentagono di Bush prese di mira in particolare la produzione di energia elettrica, ripetitori e trasmissione, trattamento delle acque, sistemi di pompaggio e di distribuzione e serbatoi, telefoni e comunicazioni radio, stazioni di collegamento, torri e impianti di trasmissione, trasformazione dei prodotti alimentari, stoccaggio e distribuzione di servizi e mercati, impianti per latte e bevande per neonati, impianti di vaccinazione degli animali e dei siti di irrigazione, infrastrutture di trasporto ferroviario, depositi degli autobus, ponti, cavalcavie autostradali, autostrade, stazioni di riparazione autostradali, treni, autobus e altri mezzi di trasporto pubblico, veicoli commerciali e privati; pozzi di petrolio e pompe, oleodotti, raffinerie, serbatoi di stoccaggio del petrolio, stazioni di rifornimento benzina e auto cisterne e camion cisterne per la consegna di carburante, e serbatoi di stoccaggio del kerosene; sistemi per il trattamento delle acque reflue e di smaltimento; stabilimenti impegnati nella produzione per uso civile, ad esempio, industrie tessili e di assemblaggio auto; indicatori storici e antichi siti.

La relazione Clarke riportava nel 1992: "Come conseguenza diretta, intenzionale e prevedibile di questa distruzione, decine di migliaia di persone sono morte per disidratazione, dissenteria e malattie causate da acqua inquinata, impossibilità di ottenere un'efficace assistenza medica e debilitazione dper fame, shock, freddo e stress. Ancora altri moriranno fino a quando l'acqua potabile, le condizioni di vita sanitarie, un'alimentazione adeguata e altre necessità non saranno fornite. C'è un alto rischio di epidemie di colera, tifo, epatite e altre malattie così come di fame e malnutrizione durante l'estate del 1991 e fino a quando le provviste alimentari non saranno adeguate e non saranno ripristinati  i servizi essenziali "

Quando Bush Junior ha invaso l'Iraq non c'erano più molte infrastrutture da bombardare - più di dieci anni  di sanzioni avevano fatto in modo che gli iracheni non riuscissero a ricostruire la loro società - così George W. decise l'omicidio di più di un milione di iracheni.

Se pensate che questo tipo di comportamento criminale sia limitato ai neocons, ripensateci. Bill Clinton non solo ha bombardato Baghdad il 26 giugno 1993 - uccidendo otto civili iracheni, tra cui il famoso artista iracheno al-Attar Layla - ha anche attaccato la Jugoslavia, avendo come obiettivo infrastrutture e strutture civili, comprese case, ospedali, scuole, treni, fabbriche, centrali elettriche e impianti di radiodiffusione.

Secondo le autorità jugoslave, il 60 per cento degli obiettivi della NATO erano civili, di cui 33 ospedali e 344 scuole, oltre a 144 grandi impianti industriali e petrolchimici il cui bombardamento causò un catastrofico inquinamento. John Pilger ha osservato che l'elenco degli obiettivi civili includeva "complessi residenziali, alberghi, biblioteche, centri giovanili, teatri, musei, chiese e monasteri del 14 ° secolo che erano classificati come Patrimonio Mondiale. Aziende agricole furono bombardate e le loro colture incendiate. "(Vedi Edward S. Herman, Clinton è il principale criminale di guerra attivo nel mondo

"I leaders degli Stati Uniti commettono crimini di guerra come necessità istituzionale, come chiede il loro ruolo imperiale per mantenere le popolazioni subordinate al loro posto", scrive Herman. La "politica di Clinton di sterminio di civili in Iraq ... è stata completamente normalizzata negli Stati Uniti e non porta discredito a questo paese per mezzo del sistema globale dominato dall'élite." La stessa "necessità" si applica a Bush e al suo svampito figlio e ad Obama, che ora controlla il processo in Afghanistan e in Pakistan (e presto nello Yemen e in Iran).

John Bolton è un neocon, un bugiardo, e un mascalzone. Egli sa bene che qualsiasi attacco contro l'Iran sarà un genocidio. Egli è a favore di una politica istituzionale di omicidio seriale. Capisce che ammettere la verità è controproducente - l'imminente attacco contro l'Iran non riguarda le armi nucleari, si tratta di continuare la politica neocon di decimazione dei musulmani in Medio Oriente (e in Asia centrale).

Traduzione di Dakota Jones
Fonte:
InfoWar

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