lunedì 31 maggio 2010

Uccisi attivisti della Freedom Flotilla diretta a Gaza

La più grande flotta di aiuti umanitari, la Freedom Flotilla, partita da Rodi il 27 Maggio, era diretta a Gaza, con 10.000 tonnellate di aiuti.

Composta da 8 navi, con a bordo 750 persone da 40 paesi, portava aiuti di ogni tipo, anche materiali da costruzione e medicinali.

E' stata attaccata dalle forze israeliane che hanno provocato la morte di 19 persone, suscitando una grande reazione di rabbia in Medio Oriente

In un comunicato di oggi, 31 Maggio 2010, Amnesty International chiede un'indagine sull'uccisione degli attivisti che erano a bordo della flotta diretta a Gaza.

Amnesty International ha chiesto al governo israeliano di aprire un'inchiesta immediata, credibile e indipendente sull'uccisione, compiuta dalle sue forze armate, di almeno 10 attivisti a bordo di una flotta che protestava contro il blocco della Striscia di Gaza.

Appare chiaro che le forze israeliane hanno fatto ricorso alla forza eccessiva - ha dichiarato Malcolm Smart, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Israele afferma che le sue forze hanno agito per autodifesa, essendo state attaccate, ma non è credibile sostenere che il livello di forza letale impiegato fosse giustificabile. Esso appare del tutto sproporzionato rispetto alla minaccia affrontata.

Amnesty International ha chiesto alle autorità  israeliane di rendere subito pubbliche le regole d'ingaggio impartite alle truppe che hanno compiuto questo attacco letale.

Gli attivisti sulle navi avevano reso evidente che il loro scopo primario era quello di protestare contro il continuo blocco di Gaza, che costituisce una punizione collettiva e, in quanto tale, una violazione del diritto internazionale'  ha proseguito Smart.

Da circa tre anni Israele, che è la potenza occupante della Striscia di Gaza, attua una politica che impedisce ogni movimento di cose e persone, con l'eccezione dei beni più indispensabili dal punto di vista umanitario, che vengono importati da agenzie di aiuti internazionali.

Solo una parte dei pazienti che hanno bisogno di cure mediche fuori da Gaza viene autorizzata a uscirne. Decine di persone sono morte mentre attendevano l'autorizzazione a viaggiare da parte israeliana.

'Il blocco non è diretto contro i gruppi armati, piuttosto punisce l'intera popolazione di Gaza limitando l'ingresso di cibo, forniture mediche, materiale scolastico e da costruzione.
Non sorprende, quindi, che il suo impatto si ripercuota sulla parte più vulnerabile della popolazione di Gaza: i bambini e le bambine, le persone anziane e quelle ammalate' ha proseguito Smart.

'Il blocco costituisce una punizione collettiva ai sensi del diritto internazionale e dev'essere rimosso immediatamente' ha concluso Smart.

Israele ha l'obbligo di diritto internazionale di assicurare il benessere della popolazione di Gaza, compresi i diritti alla salute, all'istruzione, al cibo e a un alloggio adeguato.

Esperto di Energia: Bombardare la perdita di petrolio con un'arma nucleare 'è l'unica cosa che possiamo fare'

Di Daniel Tencer
29 Maggio 2010

BP 'totalmente responsabile delle notizie' sulla  perdita di petrolio, dice un esperto di energia

bp-oil-spill Mentre fallisce l'ultimo tentativo di fermare la perdita di petrolio nel Golfo del Messico, l'idea di bombardare nelle immediate vicinanze per sigillare il petrolio nel sottosuolo sta guadagnando terreno tra alcuni esperti di energia e ricercatori.

Un esperto di energia noto per aver previsto il  picco del prezzo del petrolio del 2008, dice che spedire sul fondo una piccola bomba nucleare, ebbene è "probabilmente l'unica cosa che possiamo fare" per fermare la perdita.

Matt Simmons, il fondatore della banca d'investimento per  l'energia Simmons & Company, dice anche che ci sono prove di una seconda perdita di petrolio a circa 5-7 miglia dalla fuga iniziale che BP è concentrata a fermare. Questa seconda perdita, egli dice, è così grande che quella iniziale è "minima" al confronto.

Simmons ha parlato a Bloomberg News Venerdì, prima che la BP annunciasse che il suo ultimo tentativo di tappare il buco, noto come metodo "top kill", era fallito.

"Una settimana fa Domenica la prima nave da ricerca ... è stato commissionato dalla NOAA di setacciare la zona," ha detto. Hanno trovato "un gigantesco pennacchio" che saliva a circa 5-7 miglia dal luogo della fuga iniziale, ha detto Simmons.

Simmons ha detto che il governo degli Stati Uniti deve immediatamente sottrarre la perdita alla BP ed impegnare i militari.

"Probabilmente l'unica cosa che possiamo fare è creare un ordigno e mandarlo giù a 18.000 piedi per farlo esplodere, sperando che fermi il petrolio", ha detto.

La sua idea riecheggia quella di un giornale russo che all'inizio di questo mese  ha suggerito agli Stati Uniti di detonare una bomba nucleare di piccole dimensioni per sigillare la perdita di petrolio sotto il mare. Komsomoloskaya Pravda ha sostenuto in un editoriale che la Russia in passato ha usato con successo armi nucleari per sigillare le fuoriuscite di petrolio in cinque occasioni.

Report Live Science:

Laboratori di armi nella ex Unione Sovietica hanno sviluppato speciali armi nucleari  per chiudere i pozzi di gas. Credevano che la forza di una esplosione nucleare poteva chiudere qualunque foro entro 82-164 piedi (25-50 metri), a seconda della potenza dell'esplosione. Questo richiedeva la creazione di fori per posizionare il dispositivo nucleare vicino ai pozzi di destinazione.

Un primo test nell'autunno del 1966 si dimostrò efficace nel sigillare un pozzo sotterraneo di gas nel sud Uzbekistan, e così i russi hanno usato armi nucleari altre quattro volte per sigillare pozzi che sfuggivano al controllo.

Simmons ha anche detto a Bloomberg che l'idea di utilizzare misure radicali, come una bomba nucleare per sigillare la perdita non è probabilmente presa in considerazione dai responsabili politici  "perché BP è ancora totalmente responsabile delle notizie e si sono tutti concentrati sulla superficie".

Alla domanda di un giornalista di Bloomberg circa i rischi insiti nel piazzamento di una bomba nucleare al largo della costa della Louisiana, Simmons ha affermato che una esplosione nucleare  all'interno di un foro profondo avrebbe scarso effetto sulle aree circostanti.

"Se sei a 18.000 piedi sotto il letto del mare, in sostanza non succederà nulla [in superficie]," ha detto.

Joe Wiesenthal ha detto al Business Insider che  l'idea di usare armi nucleari attirerà molta attenzione, ora che la procedura "top kill"  è fallita.

Successivamente, la cosiddetta "opzione nucleare" otterrà un sacco di attenzione. In questo caso, ovviamente, l'opzione nucleare non è un eufemismo. E' un'idea reale che il modo migliore per terminare questa cosa sia quello di piazzare una piccola arma nucleare e seppellire il pozzo sotto le macerie. ... Entro la metà della prossima settimana, se ne parlerà in tutte le notizie via cavo, visto che  gli esperti fanno forti pressioni sulla Casa Bianca chiedendo se lo prenderà in considerazione e perchè no.

Il seguente video è stato trasmesso su Bloomberg News, Venerdì 28 maggio 2010.

Traduzione di Dakota Jones
Fonte: The Raw Story

martedì 25 maggio 2010

Bio-pirateria, la scienza nell'interesse dei privati

di Dakota Jones
artificial-life Se qualcuno di noi infrangesse le regole del copyright, se, ad esempio, godesse della visione di un film "piratato", commetterebbe un crimine. Se poi, prendesse il film e lo manipolasse per poi rivenderlo come opera originale, commetterebbe un crimine ancora più grave, secondo la legge.

Ma, purtroppo, non sono state scritte leggi che proteggano, dai pirati, i beni naturali e gli spazi che appartengono, secondo alcuni, a tutta l'umanità ma che, secondo me, non appartengono a nessuno e dovrebbero restare un patrimonio indisponibile.

E così, chiunque può decidere di prelevare qualcosa dalla natura e manipolarla, per poi dire che il risultato è opera sua. E' quello che ha fatto Craig Venter che afferma di aver creato la prima cellula artificiale. In realtà, Venter ha copiato il genoma di un batterio esistente in natura, il Mycoplasma mycoides, un parassita dei ruminanti che può provocare disturbi ai polmoni e  che provoca, a volte,  la mastite nelle capre. Ha sequenziato il codice genetico del genoma e ha adoperato sostanze chimiche per ricostruirne una copia.

Praticamente, ha decodificato il cromosoma di una cellula batterica (che già esisteva), usando un computer per leggere ciascuna delle lettere del codice genetico. Ha copiato questo codice e ha ricostruito un nuovo cromosoma sintetico, mettendo insieme pezzi di DNA, per poi introdurlo in una cellula batterica che si è replicata, dando origine ad una nuova cellula, chiamata amorevolmente Synthia, che loro considerano totalmente sintetica.

I titoli dei giornali si  sono moltiplicati e le lodi anche, si è parlato di "alba di una nuova era",  di "creazione da zero" e via discorrendo.

Prendere qualcosa che esiste in natura, destrutturarla, manipolarla e riassemblarla: questo è quello che io chiamo bio-pirateria.

Craig Venter, un reduce del Vietnam, nato nel 1946 a Salt Lake City, Utah, è un appassionato di surf. Laureato in biochimica e con un dottorato di ricerca, in fisiologia e farmacologia, è stato uno dei primi sequenziatori del genoma umano. Ha già brevettato più di 300 geni.

Sa esattamente quello che vuole e per "marcare" il genoma come sintetico ha introdotto al suo interno, sotto forma di filamenti che non portano messaggi di codice,  i nomi dei ricercatori, l'indirizzo di un sito web, un indirizzo email e citazioni da James Joyce, Richard Feynman ed una  biografia di Robert Oppenheimer. Una delle citazioni, di James Joyce, è questa: "To live, to err, to fall, to triumph, to recreate life out of life" "Vivere, sbagliare, cadere, trionfare, ricreare la vita dalla vita". Per la serie: prendere qualcosa che non ci appartiene e stravolgerne il senso, per adattarla allo scopo.

Quando lavorava al NIH, National Institutes of Health , che è un'agenzia del Dipartimento degli Stati Uniti per la Salute ed i Servizi, trovò un modo per identificare rapidamente tutti i frammenti brevi di DNA presenti in una cellula e l'applicò all'identificazione dei geni del cervello umano. I frammenti brevi di DNA scoperti in questo modo vengono chiamati "Expressed Sequence Tags", brevemente EST. Il NIH tentò di brevettare questi frammenti di geni ma poi ritirò la domanda di brevetto perchè, a causa delle proteste pubbliche, ci fu una causa ed una sentenza secondo la quale gli EST non sono direttamente brevettabili.

Ma questa volta, temo, le cose andranno diversamente. Craig Venter è presidente di un  istituto di ricerca, il  J. Craig Venter Institute, che conduce ricerche di biologia sintetica. Nel 2005 ha fondato, insieme ad altri, l'azienda Synthetic Genomics, che si dedica alla modificazione di microrganismi, mirata alla creazione di carburanti puliti e sostanze biochimiche. Nel 2009 la Exxon Mobil ha annunciato la sua collaborazione con la Synthetic Genomics, per 600 milioni di dollari, per studiare una nuova generazione di biocarburanti.

Venter ha anche altri progetti. Sta cercando di brevettare la "forma di vita" per battezzarla come Mycoplasma laboratorium. Ha detto chiaramente che vuole che la sua "scoperta" sia remunerativa, anche se, neanche a dirlo, a beneficio dell'umanità, partendo dalla creazione di batteri che sfornano biocarburanti, assorbono CO2 dall'atmosfera e producono proteine che potrebbero servire nei vaccini. Quella della CO2 e dei vaccini, sembra essere proprio una fissazione per tanti.

Venter ha dichiarato:"Questo è un importante passo sia dal punto di vista scientifico che filosofico" e ha aggiunto "Certamente è cambiato il mio punto di vista sulla definizione di vita e su come la vita funziona" 

La scoperta potrebbe valere miliardi di dollari. Ma che ci volete fare, i sogni sono sogni e vanno realizzati, specialmente quelli che sono costati più di un decennio di ricerca e circa 40 milioni di dollari.

Qualche critica si è levata, da parte dei soliti "menagramo" che si sono azzardati a pensare che il DNA sintetico potrebbe essere immesso in altri organismi per cambiarne le caratteristiche, eliminare quelle che non ci piacciono e crearne altre più "utili".
Ma, ooops, questo è proprio quello che ha detto Venter: "questa è la prova dell'idea che possiamo apportare, in teoria, cambiamenti all'intero genoma di un organismo, possiamo aggiungere funzioni completamente nuove, eliminare quelle di cui non abbiamo bisogno e creare un nuova gamma di organismi industriali che appplicheranno tutta la loro capacità nel fare quello che noi vogliamo che facciano. Ora, è realtà"

Venter pensa, insomma, di prendere quello che gli conviene e scartare il resto; adesso la vita funziona così, parola di uno che dice di aver capito.

E se il DNA sintetico fosse liberato nell'ambiente o utilizzato per scopi immorali? Certamente non ce lo verranno a dire, come è accaduto per la clonazione. Grandi pagine e grandi dichiarazioni quando si è trattato di parlare della pecora Dolly e di altri cloni, fino al "nuovissimo" torello da combattimento, che, nati pieni di difetti, hanno condotto una vita e sono morti nel peggiore dei modi. Dopo, tutto è restato tra le quattro mura di laboratori segreti. Le cose si vengono a sapere sempre ma non aspettatevi news sui giornali mainstream o scoppi di indignazione.

Ma questa è un'altra storia che fa il paio con quella della creazione di individui "chimera", ibridi uomini-animali. Da qualche parte ci sono sicuramente esseri senza identità che soffrono ma non interessa a nessuno. Le discussioni etiche si esauriranno molto presto ma la "scienza" non deve morire. Molti si arricchiranno e qualcuno dirà che è giusto così. Io, molto modestamente,  la chiamo "scienza nell'interesse di privati"

giovedì 20 maggio 2010

L'eresia della Grecia offre una speranza

di John Pilger
20 Maggio 2010

"Nel mondo in via di sviluppo, un sistema di selezione imposto dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale ha da tempo stabilito se la gente vive o muore."

greece-hope Mentre la classe politica della Gran Bretagna fa finta che il suo matrimonio combinato tra Panco Pinco e Pinco Panco  sia la democrazia, l'ispirazione per il resto di noi è la Grecia. Non c'è da stupirsi che la Grecia non venga presentata come un faro, ma come un "paese spazzatura" ottenendo la meritata punizione per il suo "obeso settore pubblico" e la "cultura delle scorciatoie" (the Observer). L'eresia della Grecia è che la rivolta della gente comune offre una speranza autentica a differenza di quella elargita dal signore della guerra alla Casa Bianca.

La crisi che ha portato al "salvataggio" della Grecia da parte delle banche europee e del Fondo Monetario Internazionale è il prodotto di un grottesco sistema finanziario già di per sé  in crisi. La Grecia è il modello in miniatura di una moderna lotta di classe che raramente è stata riportata come tale e viene portata avanti con tutta l'urgenza del panico tra i ricchi dell'impero.

Ciò che rende diversa la Grecia è che nel suo passatro c'è invasione, occupazione straniera, il tradimento da parte dell'Occidente, la dittatura militare e la resistenza popolare. Le persone comuni non sono intimorite dal corrotto corporativismo che domina nell'Unione europea. Il governo di destra di Kostas Karamanlis, che ha preceduto l'attuale governo Pasok (Labourista) di George Papandreou, è stato descritto dal sociologo francese Jean Ziegler come "una macchina per il sistematico saccheggio delle risorse del Paese".

La Federal Reserve Board degli Stati Uniti sta investigando sul ruolo della Goldman Sachs e di altri gestori di hedge fund americani che hanno scommesso sul fallimento della Grecia mentre i beni pubblici venivano  liquidati e i ricchi evasori fiscali depositavano 360.000.000.000  di euro nelle banche svizzere. I più grandi armatori greci hanno trasferito le loro aziende all'estero. Questa emorragia di capitale continua con l'approvazione delle banche centrali europee e dei governi.

All'11 per cento, il deficit della Grecia non è superiore a quello americano. Tuttavia, quando il governo Papandreou ha cercato di prendere prestiti al mercato dei capitali internazionali, è stato efficacemente bloccato dalle agenzie americane di rating aziendale, che hanno "declassato" la Grecia a "spazzatura". Queste stesse agenzie hanno assegnato  rating tripla-A per miliardi di dollari in titoli cosiddetti mutui sub-prime accelerando così  il crollo economico del 2008.

Quello che è successo in Grecia è un furto di portata epica, anche se di entità sconosciuta. In Gran Bretagna, il "salvataggio" di banche come Northern Rock e Royal Bank of Scotland è costato miliardi di sterline. Grazie all'ex primo ministro, Gordon Brown, e alla sua passione per gli istinti di avarizia della City di Londra, questi doni fatti con i soldi pubblici sono stati senza condizioni, mentre i banchieri hanno continuato a pagarsi  i premi che chiamano bonus. Sotto la politica monoculturale della Gran Bretagna, possono fare come vogliono. Negli Stati Uniti, la situazione è ancora più eclatante, riferisce il giornalista investigativo David DeGraw, "[mentre le maggiori banche di Wall Street] che hanno distrutto l'economia pagano zero tasse e ricevono 33 miliardi di dollari in rimborsi".

In Grecia, come in America e Gran Bretagna, alla gente comune è stato detto che deve ripagare i debiti dei ricchi e dei potenti che li hanno generati. Lavoro, pensioni e servizi pubblici devono essere tagliati e bruciati, mentre i corsari sono in carica. Per l'Unione europea e il Fondo monetario internazionale, si presenta la possibilità di "cambiare la cultura" e smantellare il benessere sociale della Grecia, così come il FMI e la Banca mondiale hanno "strutturalmente modificato" (impoverito e controllato) paesi in tutto il mondo in via di sviluppo.

La Grecia è odiata per le stesse ragioni per le quali la Jugoslavia doveva essere fisicamente distrutta con la scusa di proteggere le popolazioni del Kosovo. La maggior parte dei greci sono impiegati dello Stato, e i giovani e i sindacati formano  un'alleanza popolare che non è stata sottomessa; i carri armati dei colonnelli sul campus dell'Università di Atene nel 1967 rimangono un fantasma politico. Tale resistenza è un'anatema per i banchieri centrali europei e considerata come un ostacolo al bisogno del capitale tedesco di conquistare mercati a seguito della riunificazione della travagliata Germania.

In Gran Bretagna, è stato grazie alla propaganda trentennale di una teoria economica estrema conosciuta prima come monetarismo e poi come neo-liberalismo, che il nuovo primo ministro può, come il suo predecessore, esprimere le sue richieste che la gente comune paghi i debiti di imbroglioni sebbene "fiscalmente responsabili". Le innominabili sono la povertà e la classe. Quasi un terzo dei bambini inglesi restano al di sotto della soglia di povertà. Nella classe operaia della città di Londra, nel Kent, l'aspettativa di vita maschile è di 70 anni. A due chilometri di distanza, a Hampstead, è 80. Quando la Russia è stata oggetto di una simile "terapia d'urto" negli anni '90, l'aspettativa di vita scese in picchiata. Un record di 40 milioni di americani impoveriti attualmente ricevono buoni alimentari: cioè, non possono permettersi il cibo.

Nel mondo in via di sviluppo, un sistema di selezione imposto dalla Banca Mondiale e dal Fondo monetario internazionale ha da tempo stabilito se la gente vive o muore. Ogni volta che le tariffe e i sussidi alimentari e il carburante vengono eliminati dal diktat del FMI, i piccoli agricoltori sanno di essere stati dichiarati sacrificabili. L'Istituto per le Risorse Mondiali (World Resources Institute) calcola che il bilancio raggiunge 13-18.000.000 di bambini che muoiono ogni anno. "Questo", ha scritto l'economista Lester C. Thurow, "non è metafora, né similitudine di guerra, ma la guerra stessa".

Le stesse forze imperiali hanno utilizzato terribili armi da guerra contro i paesi colpiti nei quali la maggior parte sono bambini e hanno approvato la tortura come strumento di politica estera. Si tratta di un fenomeno di negazione per cui a nessuna di queste aggressioni ai danni dell'umanità, in cui la Gran Bretagna è impegnata attivamente, è stato permesso di influire sulle elezioni inglesi.

La gente per le strade di Atene, non soffre di questo disagio. Sanno perfettamente chi sia il nemico e loro si considerano, ancora una volta sotto l'occupazione straniera. E ancora una volta, stanno insorgendo, con coraggio. Quando David Cameron inizierà a tagliare 6.000.000.000 di sterline dai servizi pubblici in Gran Bretagna, significherà che sta contrattando perchè quello che accade in Grecia  non accada in Gran Bretagna. Dovremmo dimostrare che ha torto.

Traduzione di Dakota Jones
Fonte: www.johnpilger.com

mercoledì 19 maggio 2010

Big Science-Il silenzio assordante della scienza

big-science "Big Science" è un'espressione adoperata da scienziati  e da storici della scienza quando vogliono riferirsi ad una serie di cambiamenti, in ambito scientifico, che si sono verificati, nelle nazioni industrializzate, durante e dopo la II guerra mondiale, quando i progressi scientifici sono stati affidati  a progetti su larga scala, finanziati dai governi nazionali o da gruppi di governi.

Anche oggi, piccoli gruppi o individui, nell'ambito di quella che, per contrapposto, viene definita Small Science, possono ottenere rilevanti risultati teorici ma poi, la verifica empirica che richiede esperimenti e strumenti costosi, viene affidata a grandi gruppi. E' il caso, ad esempio, del Large Hadron Collider, con un costo tra i 5 ed i 10 miliardi di dollari

Il problema è che scienza e tecnologia sono state sempre, in un certo senso, guidate da esigenze militari ma dopo la II guerra mondiale, i finanziamenti militari della "scienza" sono aumentati, assumendo scale di grandezza senza precedenti. Per questo la seconda guerra mondiale è stata definita la "guerra dei fisici", per il ruolo che i ricercatori hanno avuto nello sviluppo di nuove armi e strumenti, come ad esempio il radar o la bomba atomica. Tutto avveniva in laboratori sponsorizzati dal governo, con l'impiego di migliaia di scienziati e di tecnici, gestiti dalle università. Nel caso dei laboratori allestiti durante la seconda guerra mondiale, ebbero una parte rilevante l'università della California ed il MIT(Massachusetts Institute of Technology)

Soprattutto dopo il successo del Progetto Manhattan, sotto l'influenza delle prime armi atomiche, i governi si resero conto dell'importanza di avere istituti di ricerca scientifica forti e divennero i principali finanziatori della scienza. Accadde negli Stati Uniti, in Russia durante la Guerra Fredda ma anche in altri paesi minori.

Big Science, la scienza su larga scala, richiede grandi finanziamenti e/o grandi squadre di ricercatori e/o grandi macchinari. Certamente occorrono grandi laboratori e se da una parte, la centralizzazione della scienza attuata in questo modo, diminuisce i costi, aumenta, dall'altra parte, le difficoltà di accesso.

Verso la fine del XX° secolo, molti progetti sono passati alla Big Science, sia in campo fisico ed astronomico che nel campo delle cosiddette "scienze della vita". Un esempio: il fallito Progetto Genoma Umano. "Grande", infatti, almeno in campo scientifico, non significa "di successo"

Tutto è diventato grande ma ai consistenti finanziamenti dei governi, sono subentrati, sempre più, gli interessi industriali che hanno reso molto labile la linea di demarcazione tra ricerca pubblica e ricerca privata. Tutti i dipartimenti universitari, sia privati che pubblici, spesso sono finanziati da imprese private.

La più grande critica che viene mossa alla Big Science è quella di minare gli stessi principi fondamentali del metodo scientifico poichè è molto difficile verificare i risultati di esperimenti portati avanti con macchine enormi e uniche, come ad esempio gli acceleratori di particelle. Inoltre, per esperti esterni, è difficile avere accesso alle strutture scientifiche interessate e per questo, la Big Science viene considerata elitarista.

Big Science sfugge al controllo e, cosa altrettanto preoccupante, è che maggiori finanziamenti governativi hanno spesso significato maggiori finanziamenti militari. Insomma, la scienza come pura ricerca della conoscenza, a servizio dell'umanità, è finita.

La stretta relazione tra scienziati, la cui maggiore attività, oggi, sembra essere l'attrazione di finanziamenti (anche attraverso divulgatori e agenti PR), e accademie, governi, interessi industriali, soprattutto militari, fa sorgere il dubbio: possono gli scienziati essere completamente obiettivi quando i risultati della loro ricerca contraddicono gli interessi e le intenzioni dei loro finanziatori?

Molto spesso, gli scienziati giustificano la loro assenza dalla scena, alimentando il mito dello scienziato misantropo, dicendo di non essere bravi a  comunicare ma sono credibili? Io penso di no perchè resta il dubbio che comunicare la verità sulle loro ricerche non li renderebbe molto simpatici all'opinione pubblica. Mi viene in mente Rossella O'Hara, talmente priva di scrupoli che, secondo Reth Butler , era "per niente dispiaciuta di quello che aveva fatto ma solo preoccupata di finire all'inferno".

Non riesco neanche ad immaginare come possa sentirsi uno "scienziato" che lavora per interessi di guerra o altri interessi non esattamente etici, sapendo che la sua ricerca servirà, sicuramente, a danneggiare persone innocenti.

Almeno per rivendicare la loro libertà di scienza e coscienza, potrebbero opporsi a questo sistema ma sembra quasi che nessuno riesca più a sottrarsi al suo "ineluttabile destino", come se le persone avessero perduto la parte più importante della loro mente, quella che li mette in relazione con gli altri esseri umani.

Alla luce di tutto questo, è ragionevole(a dir poco) pensare che tutta la faccenda del "clima che cambia" sia stata in realtà messa in piedi per nascondere ricerca finanziata da privati, militari o altri, come tutto il resto della cosiddetta ricerca scientifica. Vista la propaganda che circola in rete su certe operazioni, ho l'impressione che Big Science sia diventata come Big Pharma, Big Tobacco ed altri Big Qualcosa che stanno colonizzando il mondo.

Non posso fare altro che pensarne male, molto male. Molte persone che, come me, hanno una formazione scientifica e consideravano loro interesse, piacere e dovere, informarsi su quello che succedeva in ambito scientifico, hanno perso interesse perchè non si riesce più a capire dove sia la verità e dove siano, invece, gli specchietti per le allodole. Per queste persone, il  silenzio della "scienza" è diventato assordante.

Se questo è quello che volevano gli scienziati, per restarsene isolati nelle loro torri d'avorio, a rimescolare nei loro pentoloni, in gran segreto, isolati dal mondo, sono stati ampiamente accontentati. Quelli che restano fuori, continueranno ad usare la loro intelligenza pienamente, senza esclusioni di capacità e sapranno trarre le giuste conclusioni.

Leggi anche: I militari, la ricerca scientifica e l'intelligenza politica

***Thanks: Grazie alla mia migliore amica che mi aiuta a tradurre i miei pensieri  in italiano

mercoledì 12 maggio 2010

La militarizzazione dello Spazio: I "Guerrieri spaziali" del Pentagono Parte I

L'aeronautica militare degli Stati Uniti alza la posta per una nuova corsa agli armamenti

di Tom Burghardt-Global Research
9 Maggio 2010

Come se le cose non fossero già abbastanza gravi sul pianeta terra.

space-mil Con le guerre e le occupazioni multiple, l'accelerazione di un tracollo economico, malefatte delle corporazioni e le catastrofi ambientali come l'apocalisse alimentata dal petrolio nel Golfo del Messico, direi che abbiamo un piatto già pieno.

Ora il Dipartimento della Difesa vuole alzare la posta in gioco con nuovi sistemi d'arma destabilizzanti che trasformeranno la bassa e l'alta orbita terrestre  in un altro "campo di battaglia", versando miliardi in programmi per raggiungere ciò che l'Air Force Space Command ( AFSPC ) ha a lungo sognato: "il dominio dello spazio".

In effetti, i guerrieri spaziali del Pentagono intendono pienamente mettere in campo un robusto sistema anti-satellite (ASAT) con la capacità di disattivare, danneggiare o distruggere i satelliti di altre nazioni, tutto per scopi "difensivi", bada bene.

Già nel 2005, il New York Times ha riferito che il generale Lance W. Lord, allora comandante dell'AFSPC, ha detto in una conferenza dell'Air Force che "il predominio nello spazio non è un nostro diritto di nascita, ma è il nostro destino.  ... Il predominio nello spazio è la nostra missione giorno per giorno. La supremazia spaziale  è la nostra visione per il futuro ".

Cinque anni dopo, "la missione" è ancora una priorità assoluta per l'amministrazione Obama.  Mentre alcuni potrebbero chiamarla "guerra net-centrica" agli steroidi, io sceglierei un'altra parola: follia.

Air Force X-37B


Il 22 aprile, la US Air Force (USAF) ha lanciato con successo la sua navetta spaziale robot,
l'X-37B Orbital Test Vehicle (OTV), dalla Stazione aeronautica militare di Cape Canaveral in Florida.

Situato in cima a un razzo Atlas V Lockheed Martin, l'aereo spaziale senza pilota riutilizzabile entrava in orbita rombando dopo oltre dieci anni di sviluppo nel cantiere  per progetti nascosti  "Phantom Works" (Progetti Fantasma) della Boeing Corporation.

Il riuscito inserimento in orbita dell'X-37B è stato il culmine del sogno lungo decenni, del Dipartimento della Difesa: mettere in campo un veicolo spaziale riutilizzabile che coniuga l'agilità di un aereo con la possibilità di viaggiare in orbita a 5 miglia al secondo.

Dal punto di vista del Pentagono, un aereo come il 37B X-potrebbe essere il preludio a cose future: una piattaforma per armi  pronta al bisogno per eliminare le attività satellitari di un nemico al momento giusto, o lanciare veicolo in grado di fornire bombe, missili o armi cinetiche ovunque sulla terra in meno di due ore, quello a cui i tipi ameni dell'Air Force si riferiscono come "spazio di risposta operativo"

Prima del lancio, il Vice Sottosegretario dei Programmi Spaziali dell'Aeronautica, Gary Payton, ha ridicolizzato l'ipotesi  secondo cui l'X-37B sia il prototipo di un nuovo sistema di armi spaziali. Payton ha detto ai giornalisti: "Io non so come questa potrebbe essere definita una militarizzazione dello spazio. Fondamentalmente, è solo una versione aggiornata dei tipi di  navicella spaziale presenti nello spazio."

Inutile dire che tali negazioni dovrebbero essere prese con il proverbiale grano di sale.
Il programma altamente classificato ha una storia con alti e bassi. Secondo GlobalSecurity.org, il progetto è previsto come una "struttura spaziale riutilizzabile", che dovrebbe fornire "la stessa operatività,  flessibilità e reattività degli aeromobili, a supporto delle aree di misssione dell'Air Force Space Command".

Mentre all'inizio, modelli come il Dyna-Soar/X-20 del programma degli anni 50'-60' furono abbandonati a causa di vincoli tecnologici, l'Air Force non ha mai smesso di provare.

Programmi come l'X-40 Space Maneuver Vehicle (SMV) e l'X-41 Common Air Vehicle (CAV), un aereo ipersonico destinato a servire come elemento chiave nello sviluppo del sempre attuale progetto "Prompt Global Strike", dimostrano l' interesse dell' Air Force " nei programmi di armamenti "ultima frontiera".

Il Progetto X-40 alla fine è stato  fuso con il programma X-37B dell'Air Force e il programma  X-41 CAV è stato assorbito dal  Veicolo a Tecnologia Ipersonica Falcon [Hypersonic Technology Vehicle ( HTV-2 )] del DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency-Agenzia Progetti Ricerca Avanzata di Difesa)

Il mese scorso, la prima prova del Falcon (apparentemente) si è conclusa con un fallimento, quando i ricercatori Darpa hanno annunciato di aver perso il contatto con l'aereo pochi istanti dopo il decollo dalla Vandenberg Air Force Base. Il Falcon doveva dimostrare la fattibilità del lancio di un veicolo ai confini dello spazio e poi tornare "di nuovo nell'atmosfera stridendo, manovrando a venti volte la velocità del suono prima di atterrare a nord dell'atollo Kwajalein, 30 minuti più tardi e a 4100 miglia nautiche di distanza ", secondo Wired .

Dal momento che false notizie e disinformazione sono stati a lungo punti fermi nell'ambito dei progetti coperti  del Pentagono, molto probabilmente non lo sapremo mai in un modo o nell'altro.

Inevitabilmente, anche se tali progetti fossero dei fallimenti monumentali, il loro intenzionale obiettivo pubblico, Cina, Russia o qualsiasi altra nazione considerata come uno "stato canaglia" dalla iperpotenza imperialista, con ogni probabilità finirebbero in una costosa, e mortale, gara per ideare contromisure.

Sotto questo aspetto, il giornalista Jeremy Hsu di Space.com ha scritto il 5 maggio che le ambiguità nel definire la tecnologia spaziale militarizzata "può rendere difficile per le nazioni misurare lo scopo o le intenzioni dietro  nuovi prototipi." E sono proprio tali incertezze il foraggio che alimenta la corsa agli armamenti.

Secondo John Pike del sito GlobalSecurity.org, l'esercito americano "potrebbe anche utilizzare il manto di mistero per ingannare e confondere deliberatamente le forze armate rivali." Pike ha detto a Space.com che "i progetti X-37B e HTV-2 potrebbero rappresentare la punta di un programma spaziale di armi nascosto all'interno dei segreti "fondi neri" del Pentagono o potrebbero essere nient'altro che fumo e specchi".

Pike ha detto che l'attività in corso "lascia molto spazio ad interpretazioni erronee o addirittura ad un vero e proprio inganno, che potrebbe essere una manovra per distrarre le altre nazioni con progetti spaziali militari".

"Uno potrebbe essere un falso programma  e l'altro potrebbe essere il ritratto sputato della cosa reale", ha osservato Pike. Egli ha detto che tale disguido potrebbe costringere le forze armate di altre nazioni a sprecare denaro per finire in vicoli ciechi.

Mentre le affermazioni di Pike sembrano plausibili, dati i trascorsi  del Pentagono ed i  50 miliardi di dollari di bilancio nero, diretto alla ricerca su nuove armi e sistemi di sorveglianza, l'X-37B, il Falcon HTV-2 o altri sistemi in progettazione soo certamente attività utili se i militari hanno scelto di utilizzarle come armi offensive.

Fonte: Global Research

lunedì 10 maggio 2010

Geoingegneria: Il geniale Bill Gates colpisce ancora

E' proprio geniale questo Bill Gates che sovvenziona tutto quello che gli viene a tiro. Alcuni anni fa, lui che dice di essere dalla parte della Scienza (e dobbiamo ancora capire dove sia finita), sovvenzionò il progetto "Disegno intelligente", dicendo poi di essersi sbagliato.
Non si è ancora capito cosa credeva che fosse.

Ora Bill Gates sovvenziona un esperimento in campo aperto ed una Coalizione Globale sollecita la cessazione immediata degli esperimenti di Geoingegneria.

geoengineering-gates In trent'anni di esperimenti, i primi colloqui delle Nazioni Unite sulla questione iniziano in questi giorni.

 In questo fine settimana, il  Times ha rivelato  che un team di scienziati ed ingegneri, finanziato dal miliardario Bill Gates ha in programma di sperimentare su un campo di 10.000 Km quadrati la controversa tecnologia di "sbiancamento delle nuvole"

Oltre un centinaio di gruppi della società civile stanno facendo pressione sui governi, riuniti per discutere sulla diversità biologica a Nairobi, per fermare, immediatamente, i rischiosi esperimenti di Geoingegneria.

La Geoingegneria riguarda l'uso di sistemi tecnologici su larga scala per alterare intenzionalmente i sistemi del pianeta come  soluzione rapida per il "cambiamento climatico".

Teoricamente, su larga scala,  nuvole più bianche potrebbero aumentare l'albedo terrestre, riflettendo più luce solare verso lo spazio e quindi ridurre il riscaldamento globale (senza modificare la composizione dei gas a effetto serra che secondo alcuni causano il riscaldamento).

Il "Progetto Silver Lining", con sede a S. Francisco, ha deciso di proseguire con il suo piano di modificare la copertura nuvolosa su un'area riservata di 10.000 chilometri quadrati di oceano (grande come la marea nera BP di pochi giorni fa).

Se non venisse fermato, l'esperimento sbianca-nuvole di Gates sarebbe il più grande esperimento in campo di Geoingegneria, fino ad oggi. I suoi effetti potrebbero includere variazioni delle precipitazioni ed altre alterazioni dei fenomeni meteorologici. Tra i siti, utili per questa ricerca, di cui gli scienziati impegnati nel progetto parlano spesso  ci sono le coste del Pacifico del Nord e del Sud America (precisamente California, Ecuador, Perù e Cile).

Cosa ancora più preoccupante, il Times dice che gli scienziati britannici e americani coinvolti "non hanno intenzione di aspettare le norme internazionali in materia di tecnologie per alterare deliberatamente il clima".

Tali norme potrebbero essere avviate questa settimana, mentre scienziati e diplomatici da 193 nazioni si incontrano sotto l'egida della Convenzione ONU per discutere sulla diversità biologica. La riunione a Nairobi dell'SBSTTA 14 (Organo scientifico supplementare per la consulenza tecnica e tecnologica) durerà dal 10 al 21 maggio 2010 ed  è la prima volta che un organo delle Nazioni Unite affronta la Geoingegneria nel suo complesso, in quanto la firma del Trattato ENMOD stipulato a Ginevra nel 1976, vieta la modifica ambientale per "usi ostili".

Dove sono finite le grandi associazioni "ambientaliste"?

Sarà una nuova coalizione globale a sollecitare i governi a Nairobi perchè adotti una moratoria su tutti gli esperimenti di Geoingegneria, così come la Convenzione ONU sulla diversità biologica ha adottato una moratoria sulla fertilizzazione dell'oceano nel 2008.

Si tratta di oltre un centinaio di organizzazioni e di individui, compresi i nomi di primo piano nel movimento globale per la giustizia ambientale, uniti nella campagna HOME.

Silvia Ribeiro del Gruppo ETC-Messico, spiega da Nairobi "La nostra casa, il Pianeta Terra non deve essere trattato come un laboratorio per rischiosi esperimenti di Geoingegneria...Non vogliamo imbarcarci in un altro esperimento pericoloso per il nostro pianeta. Se pensano che i popoli ed i governi di Ecuador, Perù o Cile - o di qualsiasi altro posto  - staranno a guardare mentre pasticciano con i nostri oceani, le nuvole ed il meteo, resteranno sorpresi. I delegati qui sono scioccati da questi progetti."

Jim Thomas dell'ETC Group, una delle organizzazioni che hanno fondato la campagna HOME ha detto: "Sapevamo che Microsoft stava sviluppando software per i computers per studiare le nubi, ma non ci aspettavamo questo". "Bill Gates e i suoi compari non hanno il diritto di modificare unilateralmente i nostri mari e cieli in questo modo. Una moratoria globale sulle sperimentazioni di Geoingegneria  è diventata ora molto più urgente e la riunione di Nairobi è un bel posto per garantire che venga messo in atto rapidamente."

Io non credo nella teoria del "riscaldamento globale da CO2 di origine antropica" ma se i pirati del pianeta non vogliono ammettere di aver deliberatamente alterato l'andamento dei fenomeni meteo per circa 30 anni, per scopi che niente hanno a che fare con il clima, forse è utile combatterli sul loro terreno.