sabato 12 febbraio 2011

11/9: Il Lato Oscuro di Ban Ki-moon e delle Nazioni Unite

Leggendo l'articolo che segue, nessuno puo più dubitare che l'ONU stia partecipando attivamente, fin dal suo inizio, alla costruzione del "Nuovo Ordine Mondiale", basato sulla paura e sul terrore. Le accuse rivolte a quelli che dubitano della versione ufficiale sull'11/9, perfino se si tratta di un investigatore delle stesse Nazioni Unite, come il Prof. Richard Falk, ricordano molto le accuse rivolte a quelli che non credono all'origine antropica del cosiddetto "riscaldamento globale". E' tutto collegato: il finto riscaldamento globale, attentati fantasma, scie chimiche ed altro, al servizio del conseguimento del "Full-spectrum Dominance", in tutti i campi. Tutto deve essere e deve avvenire come i "globalisti" comandano e poco importa se il loro piano è cattivo, stupido e contro i diritti umani più basilari. Leggete cosa sono stati capaci di fare quelli che propagandano i "Diritti Umani Universali". Questo è davvero il 1984; le vittime diventano colpevoli e i colpevoli diventano vittime e chi cerca giustizia per le vere vittime, compresi i familiari, viene considerato un offensore delle vittime stesse-Dakota Jones

Il Lato Oscuro di Ban Ki-moon e delle Nazioni Unite traspare dalla condanna di  Richard Falk per le sue opinioni sull'11/9

The Excavator

Richard Falk "Le Nazioni Unite possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere l'amministrazione della giustizia, della democrazia e dello stato di diritto in tutto il mondo." Queste sono le parole pronunciate da Hillel Neuer presso le Nazioni Unite a Ginevra, in Svizzera, l'11 agosto 2004. Neuer è il direttore di UN Watch, una ONG per i diritti umani con sede a Ginevra.

Dopo aver letto questa coraggiosa frase piena di speranza, si potrebbe pensare che Neuer sia un amico della giustizia, della democrazia e dello stato di diritto, ma non lo è. È il luogo in cui si trova quando tratta la questione, non ciò che egli dice, quello che conta, e sulla questione del 9/11 - l'evento decisivo nell'era della "Sicurezza Globale" - egli non supporta una nuova inchiesta per dare giustizia alle quasi 3.000 vittime che morirono quel giorno e alle loro famiglie. Invece, egli sta facendo tutto  il possibile per sopprimere le voci che chiedono giustizia, democrazia e stato di diritto.

Il mese scorso, Neuer ha utilizzato l'influenza della sua organizzazione per demonizzare Richard Falk, un professore in pensione della Princeton University e Relatore Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei palestinesi, che aveva sollevato dubbi sulla versione ufficiale del 11/9. Ha fatto pressione sul Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon per "condannare Richard Falk, investigatore permanente del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, riguardo alle 'violazioni dei principi del diritto internazionale di Israele', per aver suggerito nel suo ultimo commento che il governo degli Stati Uniti--e non i terroristi di Al Qaeda--aveva distrutto il World Trade Center". Cinque giorni dopo, il 25 gennaio, il sempre compiacente leader dell'ONU ha rilasciato una dichiarazione, dicendo: "Di recente, c'è stato un relatore speciale che ha suggerito che ci fu un'apparente insabbiamento' negli attacchi terroristici del 2001 contro gli Stati Uniti. Voglio dirvi, chiaramente e direttamente. Condanno questa sorta di retorica incendiaria. È assurdo – un affronto alla memoria di più di 3.000 persone che morirono in quel tragico attentato terroristico."

Le osservazioni di Ban Ki-Moon sono state ripetute da Susan Rice, ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, che ha chiesto la rimozione di Falk dalla sua posizione presso le Nazioni Unite. Qui c'è la piena dichiarazione di Rice, rilasciata anche il 25 gennaio 2011:

Sono inorridita da quanto scritto recentemente sul blog personale di Richard Falk, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla "situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967".

In un post del blog, datato 11 gennaio 2011, Mr. Falk approva le calunnie dei teorici del complotto che sostengono che gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, sono stati perpetrati e poi coperti dal governo degli Stati Uniti e dai media.

I commenti di Mr. Falk sono profondamente offensivi e spregevoli, e li condanno con la massima fermezza. Ho inviato una forte protesta alle Nazioni Unite a nome degli Stati Uniti. In passato gli Stati Uniti sono stati critici sull'approccio unilaterale e politicizzato di Mr. Falk al suo lavoro per l'ONU, compresa la sua incapacità di condannare deliberate violazioni dei diritti umani da parte di Hamas, ma questi commenti sul blog sono in una categoria completamente diversa.

A mio avviso, l'ultimo commento di Mr. Falk è così nocivo che  dovrebbe essere definitivamente chiaro a tutti che egli non deve più continuare nella sua posizione a nome delle Nazioni Unite. Vorrei far notare che i diplomatici degli Stati Uniti e di molti altri paesi hanno sfilato in segno di protesta nel settembre 2010, quando il Presidente iraniano Ahmadinejad ha fatto le stesse calunniose osservazioni davanti all'Assemblea generale dell'ONU.

Gli Stati Uniti si sono profondamente impegnati per la causa dei diritti umani e ritengono che la causa andrà avanti meglio senza Mr. Falk e lo sgradevole spettacolo che ha scelto di mettere in piedi.

La demonizzazione di Falk da parte di Rice non è stata una sorpresa. Il  coraggio e l'audacia di Falk sta facendo ovviamente scricchiolare la potente elite degli Stati Uniti che trae profitto dall'illegittimo regime terroristico del paese, che ha visto la sua grande apertura l'11 settembre 2001, dopo essere stato segretamente preparato dietro le quinte per molti decenni.

Inoltre non è sorprendente che Rice sia un membro dell'Aspen Strategy Group, un insieme di criminali di guerra degli Stati Uniti e  corrotti capi di governo, mondo accademico, e media, compresi, Dick Cheney, Paul Wolfowitz, Robert Gates,  Robert Zoellick,  Condoleezza Rice, Al Gore, Brent Scowcroft, Joseph Nye, Judith Miller e Philip D. Zelikow.

Il direttore della Commissione sull'11/9, che ha bloccato tutte le vie della giustizia per le vittime dell'11/9 e ha riaffermato la menzogna ufficiale, era nient'altro che Zelikow, che riassunse Henry Kissinger, dopo che si dimise. E la maggior parte di noi ricorda le bugie e la disinformazione di Judith Miller, nei suoi articoli del New York Times, sulle armi  di distruzione di massa dell'Iraq, che hanno contribuito a creare il caso di guerra. Se questa è la brigata che la Rice protegge, è evidente perché sia stata così veloce nel condannare Falk per le sue osservazioni circa l'11/9.

Se non avete letto i commenti di Falk sull'11/9, che sono stati pubblicati sul suo blog l'11 gennaio, ecco un saggio:

Gli argomenti che girano attorno agli attacchi dell'11 settembre sono emblematici di questi problemi. Quello che alimenta i sospetti  di cospirazione è la riluttanza ad affrontare quel genere di imbarazzanti lacune e contraddizioni nelle spiegazioni ufficiali che David Ray Griffin (e altri studiosi di alta integrità) hanno documentato libro dopo libro sin dal 2001. Quello che è più angosciante dell'apparente insabbiamento è il misterioso silenzio dei media mainstream, non disposti a riconoscere  i ben evidenziati dubbi circa la versione ufficiale degli eventi: un'operazione di Al Qaeda senza alcuna premonizione da parte dei funzionari del governo. Questo silenzio è una manifestazione di paura, di cooptazione o parte di un filtro altrettanto inquietante di autocensura? Qualunque cosa sia, il risultato è l'indebolimento di una cittadinanza partecipativa e l'erosione del legittimo governo costituzionale. (Richard falk, 11 gennaio 2001).

Ci sono molte ragioni perché i media mainstream e i media alternativi/progressisti tacciono sulla necessità di una nuova inchiesta sull'11/9. Come ho scritto in un precedente articolo, credo che il silenzio sia in parte dovuto al fatto che  giornalisti e reporters si sentono colpevoli e si vergognano per non adempiere al loro ruolo di informatori dell'opinione pubblica e di investigatori della corruzione. Dovremmo cercare tutti di aiutarci reciprocamente, specialmente gli operatori dei media, per superare questi sentimenti, o almeno per utilizzarli per risultati positivi. Non c'è alcun motivo di vergognarsi. Ciò che conta è che i giornalisti appoggino una nuova inchiesta sugli attacchi dell'11/9. Una nuova inchiesta, con pieni poteri di autorità e di citazione in giudizio, esporrebbe l'inchiesta precedente come un occultamento per identificare i veri cospiratori, progettisti e coordinatori dietro gli attacchi dell'11 settembre. Come Falk scrive

Non dimentichiamo che ciò che sembra più preoccupante circa la polemica sull'11/9 è la diffusa avversione  da parte del governo e dei media per le prove che suggeriscono, perlomeno, la necessità di un'indagine indipendente che proceda senza esclusione di colpi.

Una tale inchiesta, sarebbe in contrasto con la 'Commissione ufficiale sull'11/9' che ha proceduto con molte restrizioni.

La continua richiesta di Falk per una nuova inchiesta sull'11/9 è una grande fonte di speranza. Egli è uno dei pochi campioni morali ed intellettuali dei nostri giorni, insieme ad alcuni altri come David Ray Griffin e Noam Chomsky. La leadership di Falk  e in generale la leadership americana su questioni di verità, giustizia, pace e libertà è la prova che vi è una fonte inesauribile di bontà e di giustizia in America, e nei cuori del popolo americano. Susan Rice, Barack Obama, George Bush, Condoleezza Rice e altri che parlano in favore del regime terroristico degli Stati Uniti non parlano per l'America. Essi sono usurpatori e malvagi truffatori che contrastano la democrazia e lo stato di diritto in America e in altri paesi del mondo.

Inoltre, per le persone che credono ingenuamente che qualsiasi versione dell'11/9, tranne la versione ufficiale, sia una "teoria del complotto", Falk ha questo da dire:

Non collegate punti senza prove. Non allontanatevi non appena vengono pronunciate le parole "teoria del complotto", soprattutto se le prove puntano lontano da quello che i detentori del potere vogliono farci credere.

Il fatto che i critici di Falk e di altri che appoggiano punti di vista non ufficiali sull'11/9, facciano ricorso ad etichette  come "teorico della cospirazione" e "9/11 truther" rivela la loro immaturità e la mancanza di comprensione. Ma, in alcuni casi, come la condanna di Falk da parte di Susan Rice, una ragione più sinistra è in gioco. La vera bomba ad orologeria che preoccupa i terroristi di stato negli Stati Uniti è la bomba della verità. È solo una questione di tempo prima che il pacifico movimento per la verità sull'11/9  raggiunga la massa critica. E potremo ringraziare coraggiosi individui con una reputazione impeccabile come Richard Falk, quando assisteremo al giorno del giudizio.

Il supporto a Falk per una nuova inchiesta di 9/11, insieme al prezioso lavoro svolto sul conflitto israelo-palestinese,  potrebbe spianare la strada a Norimberga II, e ad una nuova era di diritto internazionale e di relazioni globali.

Vai qui per leggere la risposta di Falk agli attacchi di Ban Ki-Moon e Susan Rice alla sua persona  e per ringraziarlo per essere un grande uomo.

Fonte: The Excavator 9 Febbraio 2011
Traduzione: Dakota Jones

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