venerdì 29 aprile 2011

Il Certificato di nascita di Obama: non è questo il problema

di Tony Cartalucci
Land Destroyer Report

Bangkok, Thailandia 29 aprile, 2011 - Certo, un candidato deve soddisfare i requisiti di legge, prima di candidarsi a cariche pubbliche. Questo è un concetto universalmente concordato di cui si tiene conto nelle leggi di ogni nazione, sin dall'inizio della civiltà umana. Tuttavia, coloro che hanno esaminato profondamente gli Stati Uniti e come si sono trasformati da repubblica costituzionale nell'oligarchia corporativo-finanziaria che è oggi, potrebbero rendersi conto della futilità di litigare sui requisiti del  "Presidente" Obama, per una carica che è stata per lungo tempo cerimoniale , se non del tutto teatrale.

image
Piaccia o no, il vostro governo reale è costituito da banchieri e  interessi particolari corporativi non eletti. L'argomento che il certificato di nascita di Obama decide o meno la sua legittimità impallidisce di fronte alla consapevolezza che l'intero ufficio del Presidente è stato usurpato da almeno 2 decenni.

L'agenda corporativa-finanziaria trascende le presidenze. Da Reagan a Obama, la politica estera e interna degli Stati Uniti si è mossa ininterrottamente in una direzione lineare  verso un crescente monopolio delle multinazionali finanziarie, erodendo il ruolo e la sovranità della Costituzione degli Stati Uniti e delle persone che si suppone la mettano in atto. Nel 1991, " il guerrafondaio "Neo Conservatore" Paul Wolfowitz dichiarò che il Medio Oriente sarebbe stato rivoltato sotto sopra  e riordinato a favore dell'America - ironia della sorte, questa operazione che è stata pianificata poco alla volta e da allora messa in atto di anno in anno, si sta finalmente svelando nel suo insieme, sotto l'amministrazione apparentemente "liberale" di Obama.

Allo stesso modo, gli accordi di libero scambio apparentemente "liberali" spinti da Clinton, sono stati ampliati all'inizio del Partenariato del Nord America per la Prosperità e la  Sicurezza sovranazionale, sotto l'amministrazione apparentemente "conservatrice" di Bush. Naturalmente, i piani per l'SPP o il riordino geopolitico del Medio Oriente non sono stati elaborati da amministrazioni presidenziali o comitati, all'interno dei rappresentanti eletti dell' America, ma da think-tanks non eletti finanziati dalle corporazioni , come il Council on Foreign Relations o l'Istituto Brookings. Questi think-tanks rappresentano gli interessi collettivi delle più grandi aziende e  istituzioni finanziarie sulla terra e sono i veri, spesso oscuri, architetti sia della politica americana che europea estera e interna.

L'unica differenza che si puo sottolineare, è il marchio di propaganda utilizzato durante ogni amministrazione politica, in apparenza ideologicamente diversa, per vendere al pubblico, questa continua agenda unipolare, unilaterale, che va avanti subdolamente. Ma anche esaminando ciascuna amministrazione presidenziale, si resta colpiti dai nomi e dalle affiliazioni dei membri che rappresentano direttamente questi interessi corporativi. Per illustrare come "Obama" sia del tutto inefficace e insignificante, come presidente, esaminiamo alcuni membri chiave della sua amministrazione e le loro affiliazioni.

Timothy Geithner (Segretario del Tesoro): Gruppo dei 30, Council on Foreign Relations , privata Federal Reserve

Eric Holder (Ministro della Giustizia): Covington & Burling che fa lobby per la  Merck e rappresenta la Chiquita International Brands in una causa intentata dai parenti di persone uccise dai terroristi colombiani.

Eric Shinseki (Segretario degli Affari dei  Veterani): Esercito Americano, Council on Foreign Relations, direttore della Honeywell (appaltatore militare), direttore Ducommun (appaltatore militare).

Rahm Emanuel (ex Capo di Stato Maggiore): Freddie Mac

William Daley (Capo di Stato Maggiore): JP Morgan, membro del Comitato Esecutivo

Susan Rice (Ambasciatore delle Nazioni Unite): McKinsey and Company , Brookings Institute, Council on Foreign Relations

Peter Orszag, (ex Responsabile del Bilancio): Citi Group, Council on Foreign Relations

Paul Volcker: Council on Foreign Relations , privata Federal Reserve, Gruppo dei 30

Ronald Kirk (US Trade Representative): lobbista, parte del partenariato Goldman Sachs, Kohlberg, Kravis, Roberts e Texas Pacific Group per acquisire la Future Energy Holdings.

Lawrence Summers (Direttore del National Economic Council ): Banca mondiale, Council on Foreign Relations

Chi all'interno dell'amministrazione Obama possiamo presumere abbia onestamente a cuore gli interessi della gente o dell'America? I banchieri Goldman Sachs? I banchieri JP Morgan? I lobbisti delle corporazioni? In verità, queste sono le stesse banche, imprese e interessi politici che hanno guidato l'agenda sotto Bush, Clinton, Bush padre, Regan e così via. Mentre vi è un certo dibattito su quale presidente degli Stati Uniti sia stato l'ultimo "vero" presidente  che ha messo in atto un'agenda sulla quale potrebbe veramente rivendicare la paternità, non c'è dubbio che negli ultimi due decenni, gli stessi interessi corporativi hanno manovrato interamente il popolo americano  e il loro destino, sotto la vernice della "democrazia".

Se John McCain avesse vinto le elezioni nel 2008, potete star certi che avrebbe portato la politica americana nella stessa esatta direzione verso la quale sta andando oggi Obama. In effetti, McCain è uno dei giocatori chiave che ha contribuito a finanziare e organizzare gli attuali disordini che stanno attraversando il Medio Oriente, insieme ad una miriade di altri "repubblicani" e "neo-conservatori". La stessa  "primavera araba" è stata pianificata e messa in scena ancor prima che Obama entrasse in carica.

Dal punto di vista ideologico, le qualifiche del presidente Obama sono importanti e molti hanno ragione a metterle in discussione. Realisticamente, sono un diversivo, come tutta la sua presidenza. Egli non si occupa assolutamente di nulla, probabilmente nemmeno della cravatta che indossa la mattina e certamente non delle parole che escono dalla sua bocca. La sua funzione è solo quella di perpetuare l'apparenza che l'America è ancora gestita da un governo eletto, e non da un'oligarchia illegittima di corporazioni e istituzioni finanziarie. Discutere se il suo certificato di nascita gli attribuisce legittimità  in sé e per sé - suggerisce che se avesse i giusti requisiti sarebbe un presidente "legittimo". Ma sia lui, che il suo predecessore Bush, sono entrambi del tutto illegittimi, così come il sistema che apparentemente presiedono.

Riconoscere questa grave realtà, e concentrarsi invece sugli interessi corporativi-finanziari che hanno dirottato la politica americana, è essenziale per il ripristino di una vera repubblica costituzionale. Perché non si tratta di quali mani pensiamo detengano il potere, ma  in quali  mani si trova realmente il potere che plasma la politica degli Stati Uniti. In definitiva, la politica americana non favorisce la gente, in definitiva il potere non è nelle mani del popolo. Finché ci aggrappiamo all'illusione che attraverso l'inutile esercizio delle elezioni abbiamo in qualche modo "il controllo", le cose rimarranno sempre in questo modo. Il problema è che il nostro presidente non si occupa di nulla  e che le sue funzioni sono state trasferite da tempo ad un'oligarchia corporativa-finanziaria non eletta, non i suoi dubbi requisiti.

Fonte:
Land Destroyer Report 28 Aprile 2011
Traduzione: Anna P. Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

giovedì 28 aprile 2011

La crisi del debito nell'Unione europea: proposte chiave per un'altra Europa

di Dr. Eric Toussaint
Global Research
CADTM

europe-crisis La crisi ha scosso l'Unione europea nelle sue stesse fondamenta. Con l'aiuto e il favoreggiamento dei governi attualmente in carica, della Commissione europea (CE), della Banca centrale europea (BCE), e del FMI, gli istituti finanziari responsabili della crisi stanno facendo un sacco di soldi speculando sul debito pubblico. Nel frattempo, gli imprenditori stanno approfittando della situazione per lanciare un'offensiva contro i diritti sociali ed economici della maggioranza.

La riduzione del deficit pubblico deve essere realizzato non attraverso i tagli alla spesa per i programmi sociali, ma attraverso un aumento delle entrate fiscali a seguito di misure efficaci contro l'evasione fiscale, più imposte sul capitale, transazioni finanziarie, ricchezza personale, e redditi più alti. Per ridurre i deficit pubblici, i tagli dovrebbero riguardare la spesa per le armi, così come le altre spese socialmente riprovevoli e dannose per l'ambiente. E' invece essenziale aumentare la spesa per i programmi sociali, se non altro per compensare le conseguenze della depressione economica. Al di là di questa posizione di protezione, la crisi attuale dovrebbe essere vista come un'opportunità per rompere con la mentalità capitalista e ottenere un cambiamento radicale nella società. La nuova logica da sviluppare deve allontanarsi dal produttivismo, prendere in considerazione l'ambiente, eliminare tutte le forme di oppressione (basata su razza, sesso o altri criteri arbitrari), e sostenere l'accesso universale ai beni comuni.

Per raggiungere questo scopo noi dobbiamo costruire un fronte anti-crisi, sia a livello locale che a livello europeo in modo da mettere insieme abbastanza energia per creare un equilibrio di potere che è favorevole alla realizzazione di soluzioni radicali che puntino sulla giustizia sociale e la preoccupazione per l'ambiente. Già nell'agosto 2010, il CADTM ha elaborato otto proposte alternative alla crisi in Europa. [1] Il punto principale è la necessità di annullare la parte illegittima del debito pubblico. A tal fine, il CADTM (Ndr:Comitato per l'Annullamento del Debito del Terzo Mondo) raccomanda di istituire una revisione sotto il controllo dei cittadini, che deve essere combinata, in alcuni casi, con una sospensione unilaterale e sovrana del rimborso. L'obiettivo della revisione è quello di annullare la parte illegittima del debito pubblico e ridurre fortemente il resto.

Una drastica riduzione del debito pubblico è necessaria ma non sufficiente per ottenere l'uscita dalla crisi dei paesi dell'UE. Deve essere completata con misure significative in diversi settori.

1. Revisione del debito pubblico per annullare la parte illegittima

Una parte significativa del debito pubblico nei paesi dell'Unione europea è illegittima in quanto è il risultato di una politica deliberata da parte dei governi che hanno deciso di privilegiare sistematicamente le classi agiate, a scapito di altri membri della società. La riduzione delle imposte sui redditi più elevati, sulla ricchezza personale e sugli utili delle società private hanno indotto le autorità ad aumentare il debito pubblico per compensare il calo delle entrate pubbliche. Essi hanno inoltre aumentato il carico fiscale sulle famiglie a basso reddito, cioè sulla maggioranza della popolazione. Inoltre, il salvataggio del 2007-2008 delle istituzioni finanziarie private responsabili della crisi, ha significato un enorme dispendio di denaro pubblico e un rapido aumento del debito pubblico. La diminuzione dei ricavi a causa della crisi innescata da istituzioni finanziarie private, ha dovuto essere finanziata ancora una volta dal massiccio ricorso al prestito. Da tale contesto si evince chiaramente l'illegittimità di una parte significativa del debito pubblico. In un certo numero di paesi ricattati dai mercati finanziari si devono aggiungere altre fonti evidenti di illegittimità. Dal 2008 in poi, il denaro pubblico è stato preso in prestito da banche private (ed altre istituzioni finanziarie private), che hanno usato il denaro ricevuto a tassi molto bassi dalle banche centrali, per speculare e costringere i governi ad aumentare gli importi che vengono loro versati. In paesi come Grecia, Ungheria, Lettonia, Romania e Irlanda, i prestiti del FMI sono stati concessi a condizioni sfavorevoli agli interessi economici e sociali della popolazione. Peggio ancora, queste condizioni favoriscono di nuovo le banche ed altre istituzioni finanziarie. Devono quindi essere considerate illegittime. Infine, in alcuni casi i governi sono andati contro la volontà del popolo: per esempio, mentre nel febbraio 2011 una grande maggioranza degli irlandesi ha votato contro i partiti che avevano concesso regali ai banchieri ed accettato le condizioni imposte dalla Commissione europea e dal Fondo monetario internazionale, la nuova coalizione di governo ha attuato le stesse politiche di quelle precedenti. Più in generale, in molti paesi, il ramo legislativo del governo è stato marginalizzato da politiche imposte dal potere esecutivo, dopo gli accordi con la Commissione europea e il FMI. L'esecutivo presenta l'accordo al Parlamento che poi deve prendere o lasciare.In alcuni casi, dibattiti senza voto sono organizzati sui temi più importanti. La tendenza del potere esecutivo a trasformare il Parlamento in un'assemblea per avallare ciecamente è sempre più forte.

In una tale situazione problematica, sapendo noi che numerosi paesi dovranno presto affrontare uno scenario di insolvenza per mancanza di denaro, e che il rimborso del debito illegittimo è inaccettabile per definizione, dobbiamo parlare a voce alta e chiara a favore della cancellazione del debito illegittimo. Il costo della cancellazione deve essere sostenuto dalle istituzioni finanziarie private, vale a dire da quelli che sono responsabili della crisi.

Paesi come Grecia, Irlanda, Portogallo, e quelli dell'Europa orientale (o al di fuori dell'UE, come l'Islanda), ossia paesi che vengono ricattati da speculatori, FMI ed altri organismi come la Commissione europea, dovrebbero richiedere un moratoria unilaterale sul rimborso del debito pubblico. La proposta è di ottenere il sostegno popolare nei paesi che sono maggiormente colpiti dalla crisi. A Dublino alla fine di novembre 2010, in un sondaggio telefonico di circa 500 persone, il 57% degli irlandesi preferiva l'inadempienza all'aiuto di emergenza del FMI e dell'UE. Inadempienza! dice il popolo, era il titolo del Sunday Independent, il principale settimanale  dell'isola. Il CADTM sostiene che una tale moratoria unilaterale deve essere combinata con la revisione dei prestiti pubblici (con la partecipazione dei cittadini).La revisione dovrebbe fornire al governo e  all'opinione pubblica le prove e gli argomenti per annullare/ripudiare la parte del debito che è stato riconosciuto come illegittimo. Il diritto internazionale e le varie leggi nazionali offrono una base giuridica per questo atto sovrano unilaterale di cancellazione/ripudio.

La sua esperienza di lavoro sulla questione del debito del Sud incita la CADTM a mettere in guardia i paesi inadempienti, nei confronti di misure insufficienti, come la mera sospensione del rimborso, che può rivelarsi controproducente. Ciò che occorre è una moratoria senza maturazione di interessi sull'eccesso di debito.

In altri paesi come Francia, Regno Unito o in Germania, può non essere indispensabile chiedere una moratoria unilaterale durante il periodo di revisione. Eppure una verifica deve essere effettuata al fine di determinare la portata della soppressione/ripudio auspicata. Se il contesto economico internazionale dovesse degradarsi ulteriormente, una sospensione del pagamento potrebbe essere all'ordine del giorno anche per i paesi che pensano di non poter essere ricattati da creditori privati.

La partecipazione dei cittadini è una condizione irrinunciabile per garantire che la revisione sia obiettiva e trasparente. Il comitato incaricato della valutazione deve comprendere vari organismi pubblici interessati, esperti di finanze pubbliche di controllo, economisti, giuristi, costituzionalisti e rappresentanti dei movimenti sociali. In questo modo sarà possibile decidere le diverse responsabilità coinvolte nel processo di indebitamento ed esigere l'assunzione di colpa dei responsabili, sia a livello nazionale che internazionale. Qualora il governo attuale non dovesse essere d'accordo per la revisione contabile del debito, deve essere istituita una revisione di un comitato di cittadini, senza la partecipazione del governo.

In tutti i casi, è legittimo che le istituzioni private e gli individui a reddito elevato, che detengono titoli di debito, si assumano l'onere della cancellazione del debito sovrano illegittimo, in quanto essi sono in gran parte responsabili della crisi, e ne hanno anche approfittato. Si tratta semplicemente di un giusto ritorno ad  una  maggiore giustizia sociale. E' importante creare un registro dei detentori di titoli, al fine di risarcire coloro che hanno bassi o medi redditi.

Se la revisione dovesse apportare la prova di reati connessi al debito illegittimo, i responsabili devono essere pesantemente condannati a pagare un risarcimento e finire in carcere come si addice alla gravità delle loro trasgressioni. Gli enti pubblici che hanno contratto prestiti illegittimi deve essere ritenuti responsabili.

Quanto al debito legittimo, i creditori dovrebbero essere costretti a cercare di ridurre il capitale e i tassi di interesse, e a rinviare la scadenza. Anche in questo caso, una discriminazione positiva a favore dei piccoli detentori di titoli di debito pubblico, dovrebbe assicurare che vengano pagati. Inoltre, l'importo nel bilancio dello stato, accantonato per rimborsare il debito, deve essere limitato a seconda delle condizioni economiche, della capacità di rimborso degli enti pubblici, e della natura irriducibile della spesa per i programmi sociali. Dobbiamo prendere ispirazione da ciò che è stato fatto per la Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. L'Accordo di Londra del 1953 sul debito estero della Germania (che tra l'altro ha ridotto il capitale del debito del 62%) ha stabilito che l'impegno di debito/ammontare del reddito annuale da esportazione non può superare il 5%. [2] Si potrebbe definire un analogo rapporto: l'importo dedicato a ripagare il debito non può superare il 5% dei ricavi dello Stato. Dobbiamo inoltre definire un quadro giuridico in modo da evitare il ripetersi della crisi che è iniziata nel 2007-2008, compreso il divieto di socializzare i debiti privati, l'obbligo di organizzare un controllo permanente delle politiche di debito pubblico, con la partecipazione dei cittadini, la non applicabilità dei limiti di legge per i reati connessi al debito illegittimo, la nullità del debito illegittimo, e così via.

2. Fermare i piani di austerità, sono ingiusti e stanno solo rendendo la crisi peggiore

I governi dei paesi europei hanno scelto di soddisfare le richieste del FMI e di imporre severe politiche di austerità sulle loro popolazioni, con tagli alla spesa pubblica, compresi i licenziamenti di massa dei dipendenti pubblici e stipendi ridotti o addirittura congelati per loro, accesso ridotto ad alcuni servizi pubblici essenziali e ai servizi di protezione sociale, dopo l'età pensionabile. Al contrario, le aziende pubbliche hanno chiesto - e ottenuto - un aumento dei loro prezzi, mentre il costo per ottenere l'accesso all'assistenza sanitaria e all'istruzione è aumentato. L'utilizzo di imposte indirette più alte particolarmente ingiuste, come l'imposta sulle vendite (IVA) è sempre più frequente. Gli enti Pubblici nei settori aperti alla concorrenza sono stati massicciamente privatizzati. Le politiche di austerità attuate sono state spinte a livelli mai raggiunti dalla seconda guerra mondiale. Le conseguenze della crisi sono state quindi rese molto peggiori mediante i provvedimenti contestati, il cui obiettivo principale è quello di tutelare gli interessi dei detentori del capitale.In poche parole, champagne per i banchieri, e noccioline per i lavoratori, pensionati e disoccupati!

Ma la gente è sempre meno disposta a sopportare l'ingiustizia di tali riforme, che determinano una regressione sociale su larga scala. Coloro che sono costretti a contribuire al meglio, per consentire ai governi di rimborsare i creditori, sono lavoratori dipendenti, disoccupati e famiglie a basso reddito. Nel frattempo, le donne sono le più colpite, dal momento che l'attuale organizzazione della società patriarcale e dell'economia è tale che esse portano il peso delle conseguenze disastrose di dover fare i turni, lavorare part-time, e occupare posti di lavoro sotto-pagati. Sono anche direttamente colpite dal degrado dei servizi sociali pubblici. La nostra lotta per imporre un altro modo di pensare deve andare di pari passo con una lotta per il rispetto totale dei diritti delle donne.

3. Stabilire una vera giustizia fiscale europea e un'equa ridistribuzione della ricchezza. Proibire transazioni con i paradisi fiscali e legali. Lottare contro la frode fiscale di massa, commessa dalle aziende più grandi e più prospere.

Dal 1980, le aliquote delle imposte dirette sui redditi più alti e sulle multinazionali più grandi sono diminuite con continuità nell'Unione europea. Tra il 2000 e il 2008, il più alto tasso di imposta sul reddito personale è diminuito del 7 per cento, mentre il più alto tasso di imposta sulle corporazioni è diminuito dell'8,5 per cento. Queste centinaia di miliardi di euro in sgravi fiscali sono stati in gran parte elargiti agli speculatori e ai membri più ricchi della società, che hanno visto la loro ricchezza continuare ad accumularsi.

Riforme fiscali più ambiziose rivolte alla giustizia sociale, devono essere attuate (diminuzione delle entrate e della ricchezza personale dei più ricchi, in modo che il resto del pianeta possa avere di più), e adottate in tutta Europa, al fine di prevenire il dumping fiscale. [3] L'obiettivo è quello di aumentare le entrate pubbliche, in particolare mediante un'imposta progressiva sui redditi degli individui più ricchi  (l'aliquota marginale per quelli che si trovano nella fascia fiscale più alta, deve essere portata al 90% [4]), una tassa sulla ricchezza personale al di sopra di un certo importo, e un'imposta sulle aziende. Questo incremento dei ricavi deve essere accompagnato da una rapida diminuzione del prezzo dei beni  e servizi giornalieri, quali generi alimentari di base, acqua, elettricità, riscaldamento, trasporto pubblico, e materiale scolastico, che può essere realizzato attraverso una mirata e sostanziale diminuzione dell'imposta sulle vendite (IVA) applicata a questi beni e servizi vitali. Le politiche fiscali adottate dovrebbero anche incoraggiare la protezione dell'ambiente, mediante l'applicazione di una tassa dissuasiva per penalizzare le aziende che inquinano.

L'UE deve adottare una tassa sulle transazioni finanziarie, in particolare sui mercati dei cambi, in modo da aumentare le entrate del governo.

Nonostante le loro nobili intenzioni, i paesi del G20 hanno più volte rifiutato di trattare l'argomento dei paradisi fiscali e legali. Una misura semplice per combattere contro questi paradisi fiscali (che sottraggono risorse vitali necessarie per lo sviluppo delle persone nel Nord e nei paesi del Sud), consisterebbe nell'adozione di una legge che vieta ufficialmente a tutti gli individui e le imprese situate in un paese di fare qualsiasi tipo di transazione attraverso un paradiso fiscale, con una sanzione pecuniaria che sarebbe equivalente alla somma della transazione proibita. In definitiva, questi pozzi neri finanziari devono essere eliminati, insieme con le attività criminali, corruzione, e delinquenza dei colletti bianchi e di quelli in giacca e cravatta che avvengono.

La frode fiscale drena una notevole quantità di risorse dalla comunità locale e va a detrimento dell'occupazione. Ingenti risorse pubbliche devono essere attribuite ai servizi di finanza pubblica in modo che possano lottare contro questo tipo di frode in modo efficace. I risultati delle loro attività devono essere rese pubbliche, e i colpevoli devono essere severamente puniti.

4. Frenare i mercati finanziari creando un registro dei possessori di titoli, e vietando le vendite allo scoperto e speculazioni in diversi settori. Creare un'Agenzia europea di rating pubblico.

La speculazione in tutto il mondo rappresenta più volte la quantità di ricchezza prodotta sul pianeta. La natura altamente complessa  di questa  ingegneria finanziaria la rende totalmente incontrollabile. I meccanismi messi in gioco minano l'economia reale. Le operazioni finanziarie non trasparenti sono la regola. Per essere tassati alla fonte, i creditori devono essere prima identificati. La dittatura dei mercati finanziari deve finire! La speculazione deve essere proibita in molti contesti. La speculazione su titoli di Stato, valute, e cibo dovrebbe essere proibita.[5] Le vendite allo scoperto devono essere vietate [6] e i Credit Default Swaps strettamente regolamentati. I mercati dei derivati ​​non quotati in borsa devono essere chiusi, perché sono veri e propri buchi neri, non soggetti ad alcuna regolamentazione o  sorveglianza.

Le agenzie di rating devono essere seriamente riformate e rigorosamente regolamentate. Lungi dall'essere gli strumenti per obiettive stime scientifiche, sono diventate i dispositivi di base per costruire la globalizzazione neoliberista e hanno già provocato catastrofi sociali diverse volte. Quando il rating di un paese viene abbassato, i tassi d'interesse sui prestiti fatti ad esso vengono aumentati, il che spiega perché la situazione economica del paese in questione si deteriora ulteriormente. Il comportamento compiacente degli speculatori aggrava notevolmente le difficoltà incontrate, che incideranno negativamente sui cittadini comuni. L'atteggiamento remissivo di queste agenzie di rating nei loro rapporti con il settore finanziario dell'America del Nord, le ha trasformate  in attori importanti sulla scena internazionale, e la loro responsabilità nello scoppio e peggioramento della crisi non è stata evidenziata a sufficienza dai media. La stabilità economica dei paesi europei è stata messa nelle mani di queste agenzie di rating, senza garanzie, nessun serio mezzo di controllo su di esse è stato fornito dalle autorità governative. L'unico modo per uscire da questa impasse è la creazione di un rating pubblico.

Notes Note

[1]  Vedi http://www.the CADTM.org / Debito-a-boo ...

[2] Vedi Éric Toussaint, La Banca Mondiale: un Testo Fondamentale, Pluto Press, Londra (2008), capitolo 4.

[3] Ad esempio in Irlanda, dove le imposte sugli utili societari sono solo12.5.

[4] Questo tasso del 90% fu imposto ai ricchi negli Stati Uniti negli anni '30 sotto la presidenza di Franklin Roosevelt.

[5] Vedi Éric Toussaint "Arrivare alle cause della crisi alimentare" http://www.cadtm.org/Getting-to-the ...

[6]  Le vendite allo scoperto consentono agli operatori di speculare sul prezzo di un titolo, che si aspettano scenderà, mediante operazioni in cui acquistano subito per rivendere immediatamente lo stock che non possiedono a breve giro. Le autorità tedesche hanno vietato queste transazioni dubbie, mentre le autorità francesi e quelle di altri paesi sono contrarie a questo divieto tedesco.

Tradotto da Charles La Via, Christine Pagnoulle e Vicki Briault

Éric Toussaint è dottore in Scienze Politiche (Università di Liegi e Università di Paris VIII), presidente del CADTM-Belgio (Comitato per l'Annullamento del Debito del Terzo Mondo, www.cadtm.org), autore con Damien Millet di Il Debito, il FMI, e la Banca mondiale. Sessanta Domande, Sessanta risposte, Rassegna mensile, New York, 2010.

Fonte: Global Research 27 Aprile 2011
Taduzione: Dakota Jones

mercoledì 27 aprile 2011

Assassinare Gheddafi?

Attenzione, Tiranni. Chi la fa l'aspetti

di Tony Cartalucci
Land Destroyer

Bangkok, Thailandia, 25 aprile 2011 - Vendere una politica che include l'assassinio del leader di una nazione sovrana, assediata con pretesti palesemente falsi, costituisce un pericoloso precedente che potrebbe ritorcersi contro gli uomini arroganti che l'hanno messa in atto. Lindsey Graham e John McCain, entrambi appartenenti all'ingerente International Republican Institute implicato nel finanziamento e rifornimento alla "primavera araba", tanto per cominciare, hanno chiesto l'uccisione di Gheddafi e dei membri della sua cerchia in Libia. Il London Telegraph ha anche riferito che il ministro degli Esteri William Hague si è rifiutato di escludere l'uso di droni americani per assassinare Gheddafi.

assassinate_qaddafi
A nessuno mancheranno queste persone: L'elite dovrebbe riflettere attentamente
prima di alzare la posta in gioco. Gli stati-nazione potrebbero contraccambiare
le minacce di assassinio e la manifesta aggressione sempre crescente.

Ora che gli Usa hanno apertamente ammesso di aver reclutato, addestrato, finanziato, e allestito gli eserciti di "attivisti "perchè tornassero indietro a sovvertire i governi delle loro nazioni, e la Cina e un crescente numero di altre nazioni, puntano il dito direttamente su Washington per aver alimentato la rivolta , la portata globale di questa operazione e le mani che hanno manovrato dietro le quinte sono esposte alla vista di tutto il mondo. Quello che accadrà dopo sarà una serie di conflitti per procura di crescente violenza. E 'evidente che le preoccupazioni umanitarie sono scuse del tutto artificiose per mandare avanti questa campagna globale. Mentre questa facciata di legittimità si sgretola, la natura imperialista dell'aggressione diventa più palese e ora possiamo vedere che assomiglia di più alla salve di apertura della Terza Guerra Mondiale che non ad un'"ondata di democrazia" che travolge il mondo.

In caso di caduta della Siria di fronte alla rivolta  finanziata dall'occidente, l'Iran sarà senza dubbio il prossimo. La posta in gioco per la Russia e la Cina sarà innalzata ancora di più, e l'Iran stesso sarà spinto in un angolo in cui non si è più trovato fin dalla brutale e prolungata guerra Iran-Iraq degli anni '80. Qualora l'Occidente riuscisse ad assassinare Gheddafi, dopo questa campagna regionale di manifesta aggressione, si aprirà la porta a richieste simili fatte contro di loro da un mondo consapevole della loro sconsiderata, avida tirannia.

Gli stati-nazione sono in grado di ricambiare la minaccia

Questi leaders in America si sentono abbastanza sicuri che, quando la violenza si intensificherà, le persone che loro pensano di guidare, verranno a portare il loro aiuto quando in cambio, saranno richieste le loro teste? Non credono davvero che il popolo d'America sarà galvanizzato da nazioni straniere che faranno rappresaglie chirurgiche contro queste figure sempre più impopolari? Il mondo sentirebbe la mancanza o piangerebbe per la perdita dei banchieri, industriali, intermediari del potere geopolitico o della miriade di altri sciacalli, topi e scarafaggi che si nascondono nel buio del potere elitario? L'americano medio, molti dei quali non hanno mai sentito i loro nomi, farebbe anche solo un gemito di protesta?

In verità, l'elite globale dovrebbe procedere con cautela, perché hanno creato un pubblico che non li vede e non li rimpiangerà una volta che se ne saranno andati. Una nazione capace può decidere di lasciare intatti i politici compiacenti che fanno da incapaci intermediari, e prendere di mira gli stessi oligarchi corporativo-finanziari. Questi oligarchi possono illudersi di non avere nulla da perdere, perché è il popolo a sanguinare e fallire nelle loro guerre inventate, ma la realtà è che il mondo non ha nulla da perdere, guardando indietro ai campi di battaglia e alla politica che li sta dissanguando, e negli occhi dei veri torturatori  dell'umanità. La Russia ha già gettato il corrotto elitario globalista Mikhail Khodorkovsky in una prigione siberiana, a dimostrazione che i globalisti hanno molto da perdere e sono del tutto impotenti quando alla fine, si trovano di fronte a coloro che conoscono il loro gioco.

Reistenza ad ampio spettro

Mentre spetta agli stati-nazione decidere l'applicazione della forza contro questa minaccia ormai evidente a livello mondiale, noi come individui dobbiamo concentrarsi su come rimuovere e sostituire i loro tentacoli nelle nostre comunità locali. Sviluppando le nostre forme di moneta privata , o commerciando e barattando, coltivando un semplice giardino o imparando un mestiere, possiamo iniziare a erodere il potere che esprime una tale arroganza. E mentre gli stati-nazione possono usare la forza per schiacciare questi parassiti, noi, il popolo, possiamo iniziare a prosciugare le paludi di ignoranza e di bisognosa dipendenza che si trovano in mezzo a noi che abbiamo permesso loro di prosperare per così tanto tempo.

Per decenni, gli oligarchi corporativo-finanziari globali hanno mosso una guerra ad ampio spettro contro l'umanità, lo stato-nazione, la comunità, la famiglia, e l'individuo. E 'tempo di affrontarli con una resistenza ad ampio spettro.

Fonte: Land Destroyer 24 Aprile 2011
Traduzione: Dakota Jones

sabato 23 aprile 2011

"Il presidente che è diventato un attore": E l'Oscar di quest'anno va a ... Barack Obama

di Cunningham Finian
Global Research

Se Ronald Reagan era conosciuto come l'attore che è diventato un presidente, forse Barack Obama dovrebbe diventare noto come il presidente che è diventato un attore.

Ogni movimento del viso manifestato, ogni gesto della mano, ogni parola pronunciata dal 44° presidente, si rivela essere una farsa completa.

oscar-obama Questo è il tizio che correva per la presidenza, presentandosi davanti alla nazione degli Stati Uniti, la mano sul cuore, come il candidato che avrebbe posto fine alla guerra in Iraq e Afghanistan; all'uccisione di civili in questi paesi, e all'abbrutimento dei giovani americani. Due anni dopo, Obama ha indossato il costume del comandante in capo americano con zelo sempre più spaventoso. Lungi dal mettere fine alle guerre, Obama non solo ha aumentato le guerre di aggressione straniera, le ha estese in nuovi territori, compreso Pakistan, Libia e Africa Orientale, aggiungendo innumerevoli vite innocenti  in più al numero delle vittime  di Washington a livello mondiale.

Questo è il tizio che aveva promesso di chiudere il gulag americano di Guantanamo Bay, dove centinaia di uomini provenienti da rapimenti in varie parti del mondo, sono torturati e detenuti senza processo, non uno di loro condannato. Due anni dopo, la promessa non è stata mantenuta. Le consegne speciali e la tortura degli Stati Uniti sono ancora prassi normale, un fatto sul quale il soldato americano Bradley Manning può testimoniare, semplicemente perché ha mostrato il coraggio morale di dire la verità su questi crimini degli Stati Uniti contro l'umanità.

Questo è il tizio che ha promesso con ipocrita sincerità di dare un nuovo inizio alla politica estera degli Stati Uniti, per rispettare i diritti umani universali. "I diritti umani universali iniziano con la vita di ogni individuo", intonò con la solennità della sua voce e del suo viso ormai diventati un clichè. Due anni dopo, la politica estera degli Stati Uniti ha perfino meno riguardo per i diritti umani sia all'estero che in patria. A Gaza, il più grande campo di concentramento all'aperto del mondo, assediato dalla macchina da guerra israeliana finanziata dagli USA, la retorica di Obama sul rispetto dei diritti degli esseri umani rappresenta una beffa grottesca. Altrove nel mondo musulmano, questo tizio è visto come il geniale pacificatore che ha lasciato scivolare la sua  maschera rivelando una brutta faccia guerrafondaia, come tutti gli altri suoi predecessori.

Questo è il tizio che finge di fare la migliore offerta al pubblico degli Stati Uniti sul deficit di bilancio ,difendendosi con eleganza dai repubblicani con l'accetta. "Io non voglio fare tagli per 6.000 miliardi di dollari, voglio tagliare solo 4000 miliardi di dollari", per parafrasare la sua falsa logica. Come se si trattasse di un'alternativa benevola che il popolo americano proprio non può rifiutare. Così il tizio che un tempo, apparentemente, ha pianto sui poveri  del centro di Chicago ora scatena una massiccia austerità  su molti più poveri americani e sull'oppressa classe lavoratrice, tagliando 4.000 miliardi di dollari a danno di Medicaid e Medicare, l'istruzione pubblica, il benessere sociale e i posti di lavoro. In nessun punto il nostro presunto cavalleresco ed intellettuale eroe Obama sembra essere in grado o disposto a pensare fuori dagli schemi, entro i quali l'aristocrazia delle corporazioni ha sepolto i suoi vampiri politici di Capitol Hill. Che ne direbbe di mettere fine alle guerre da migliaia di miliardi di dollari che avrebbero dovuto finire? O di ri-appropriarsi dei trilioni di dollari che ha profuso sui banksters? O di invertire le agevolazioni fiscali per quelli che sono già oscenamente ricchi.
Queste alternative potrebbero dare molto più senso all'economia, alla giustizia e alla pace che non l'attacco di Obama a quelle stesse persone che lo hanno votato per fare un cambiamento.

Ma soprattutto, questo è il tizio che ha dimostrato di poter mentire con una faccia ipocrita, sorridere dolcemente quando riferisce di aver ucciso persone innocenti con droni aerei, e portare quasi una lacrima agli occhi quando parla di "non poter ignorare i valori umanitari in Libia "[per poi procedere a sorvegliare il bombardamento dei civili in quel paese e nello stesso tempo, senza interrompere il massacro di civili da parte di un alleato degli Stati Uniti in Bahrain].

Così, alla prossima cerimonia Oscar,  deve essere aperta una categoria speciale per Barack Obama, in qualità di presidente degli  Stati Uniti. Egli potrà quindi esporlo insieme al suo premio Nobel per la pace - e, a pensarci bene, potrebbe anche essere nominato per "la sceneggiatura più divertente".

Finian Cunningham è un giornalista e musicista. Corrispondente dal Medio Oriente per Global Research
www.myspace.com/finiancunninghammusic
finianpcunningham@yahoo.ie

Fonte: Global Research  23 Aprile 2011
Traduzione: Dakota Jones

mercoledì 20 aprile 2011

La crisi di bilancio, i buoni del Tesoro e il Dollaro USA: crollo del sistema economico, finanziario e monetario globale

dal Global Europe Anticipation Bulletin

Global Research
GEAB n° 54

image Il 15 settembre 2010, la pubblicazione di GEAB N ° 47  è stata intitolata «Primavera 2011: Benvenuti negli Stati Uniti dell'austerità / Verso la gravissima crisi del sistema economico e finanziario». Eppure, alla fine dell'estate 2010, la maggior parte degli esperti riteneva in primo luogo, che il dibattito sul deficit di bilancio degli Stati Uniti sarebbe rimasto un mero oggetto di discussione teorica all'interno della Beltway (1) e in secondo luogo, che era impensabile immaginare che gli Stati Uniti si sarebbero impegnati in una politica di austerità, perché era sufficiente che la Fed continuasse a stampare dollari. Eppure, come tutti hanno potuto vedere da alcune settimane, la primavera 2011 ha portato davvero l'austerità negli Stati Uniti (2), la prima dopo la seconda guerra mondiale e la creazione di un sistema globale basato sulla capacità del motore Stati Uniti di generare  sempre più ricchezza (reale dal 1950 al 1970, sempre più virtuale in seguito).

In questa fase, LEAP/E2020 può confermare che la prossima fase della crisi sarà davvero il "Gravissimo Crollo del sistema economico, finanziario e monetario mondiale" e che questo fallimento storico avverrà nell'autunno 2011 (3). Le conseguenze monetarie, finanziarie, economiche e geopolitiche di questo "Gravissimo Crollo" saranno di proporzioni storiche e mostreranno la crisi dell'autunno 2008 per quello che realmente era: un semplice detonatore.

La crisi in Giappone (4), le decisioni della Cina e la crisi del debito in Europa avranno certamente un ruolo in questo storico crollo. D'altro canto riteniamo che la questione del debito pubblico dei paesi alla periferia di Eurolandia, a questo punto non è più il fattore dominante del rischio in Europa, ma è il Regno Unito che si troverà nella posizione del "malato d'Europa" (5 ). La zona euro ha infatti stabilito e continua a migliorare tutti i sistemi di monitoraggio necessari per affrontare questi problemi (6). La gestione dei problemi di Grecia, Portogallo e Irlanda dunque avverrà in maniera organizzata. Il fatto che gli investitori privati ​​dovranno adottare un taglio di capelli (come anticipato da LEAP/E2020 prima dell'estate 2010) (7) non appartiene alla categoria dei rischi sistemici, con dispiacere del Financial Times, Wall Street Journal e Wall Street e gli esperti della City, che cercano ogni tre mesi di  eseguire di nuovo il "golpe" della crisi della Zona Euro dell'inizio del 2010 (8).

Al contrario, il Regno Unito ha completamente mancato il suo tentativo di "preventiva amputazione  chirurgica del bilancio" (9). In realtà, sotto la pressione dei cittadini e in particolare di più di 400.000 britannici che hanno marciato per le strade di Londra il 26/03/2011 (10 ), David Cameron è stato costretto ad abbassare il suo obiettivo di riduzione dei costi sanitari (un punto chiave delle sue riforme) (11). Allo stesso tempo, l'avventura militare libica lo ha anche costretto a ripensare ai suoi obiettivi per i tagli al bilancio del Ministero della Difesa. Abbiamo già accennato nella pubblicazione dell'ultimo numero di GEAB che il finanziamento del governo britannico deve continuare a crescere, riflettendo l'inefficacia delle misure annunciate, la cui realizzazione si sta rivelando nella realtà molto deludente(12). L'unico risultato della coppia politica Cameron/Clegg (13) è attualmente la ricaduta in recessione dell'economia britannica (14) e il rischio evidente di implosione della coalizione di governo dopo il prossimo referendum sulla riforma elettorale.

In questo numero, il nostro team descrive i tre fattori chiave che contraddistinguono questo gravissimo Crollo dell'autunno 2011 e le sue conseguenze. Nel frattempo, i nostri ricercatori hanno cominciato ad anticipare la progressione dell'operazione militare franco-anglo-americana in Libia, che a nostro parere è un potente acceleratore dello smembramento geopolitico mondiale che illumina alcuni degli attuali cambiamenti  tettonici  nei rapporti tra potenze mondiali. Oltre al nostro indice GEAB $, espandiamo le nostre raccomandazioni per affrontare i pericolosi trimestri a venire.

In sostanza, il processo che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi, compresa l'entrata degli Stati Uniti in un'epoca di austerità (15) è una semplice espressione di bilancio, è una continuazione del bilanciamento dei 30.000 miliardi di attività fantasma che avevano invaso l'economica globale e il sistema finanziario a fine 2007 (16). Mentre circa la metà di questi era scomparso nel 2009, sono stati parzialmente resuscitati per volontà delle grandi banche centrali globali, la Federal Reserve Usa, in particolare, e il suo "Quantitative  Easing 1 e 2". Il nostro team ritiene, pertanto, che i 20 trilioni di queste attività fantasma andranno in fumo all'inizio dell'autunno 2011, e molto brutalmente, sotto l'impatto combinato delle tre mega-crisi degli Stati Uniti in gestazione accelerata:

. . la crisi di bilancio, o come gli Stati Uniti si tuffano volenti  o nolenti in questa austerità senza precedenti e coinvolgono interi settori dell'economia e della finanza globale

. . la crisi dei titoli del Tesoro americani, o come la Federal Reserve statunitense raggiunge la "fine della strada" che ha avuto inizio nel 1913 e deve affrontare il fallimento, qualsiasi gioco di prestigio contabile venga scelto

. . la crisi del dollaro USA, o come le scosse nella valuta degli Stati Uniti che caratterizzeranno la fine della QE2 nel secondo trimestre del 2011 saranno l'inizio di una massiccia svalutazione (circa il 30% in poche settimane).

Le banche centrali, il sistema bancario globale, i fondi pensione, le multinazionali, le materie prime, la popolazione degli Stati Uniti, le economie dell'area del dollaro e / o dipendenti dal commercio con gli Stati Uniti (17) ... chiunque dipenda  strutturalmente dall'economia americana (di cui il governo, la Fed e il bilancio federale sono diventate componenti centrali), le attività denominate in dollari o  transazioni commerciali in dollari, subiranno uno shock di 20 miliardi di dollari in attività fantasma che scompariranno puramente e semplicemente dai loro bilanci, dai loro investimenti, causando un grave declino del loro reddito reale.

La spedizione di fondi da parte dei lavoratori americani immigrati, nei loro paesi di origine (il primo numero in valuta locale, al tasso di cambio del dollaro fine 2008/il secondo: lo stesso, al cambio di fine 2010) - Fonte: Wall Street Journal, 04/2011

Intorno alla scossa storica dell'autunno 2011 che segnerà la definitiva conferma delle tendenze significative anticipate dal nostro team in precedenti numeri del GEAB, le principali classi di attività sperimenteranno importanti sconvolgimenti che richiederanno una maggiore vigilanza di tutti gli attori interessati sui loro investimenti. In realtà, questa triplice crisi degli Stati Uniti segnerà la reale uscita dal "mondo dopo il 1945" che ha visto gli Stati Uniti svolgere il ruolo di Atlas e sarà, pertanto, caratterizzato da molti colpi e scosse di assestamento nei trimestri a venire.

Ad esempio, il dollaro può subìre degli effetti a breve termine di rafforzamento del valore, contro le principali valute mondiali (in particolare se i tassi di interesse negli Stati Uniti saliranno molto rapidamente dopo la fine della QE2), anche se, sei mesi dopo, la sua perdita di valore del 30%( rispetto al suo valore corrente) è inevitabile. Possiamo, quindi, solo ripetere il consiglio che è apparso a capo delle nostre raccomandazioni, fin dall'inizio del nostro lavoro sulla crisi: nel contesto di una crisi globale di proporzioni storiche, come quella che stiamo vivendo, l'unico obiettivo razionale per gli investitori non è quello di fare più soldi, ma cercare di perdere il meno possibile.

Ciò sarà particolarmente vero per i prossimi trimestri in cui l'ambiente speculativo diventa altamente imprevedibile nel breve termine. Questa imprevedibilità a breve termine sarà particolarmente dovuta al fatto che le tre crisi degli Stati Uniti che  innescheranno il Gravissimo Crollo mondiale in autunno non sono concomitanti. Esse sono strettamente correlate, ma non linearmente. E una di esse, la crisi di bilancio, è direttamente dipendente da fattori umani con una grande influenza sul calendario dell'evento, mentre le altre due (qualunque cosa pensino coloro che vedono i funzionari della Fed come dèi o demoni  (18)) sono ora, per la gran parte, incluse nelle tendenze significative dove le azioni dei leaders Usa sono diventate marginali (19).

La crisi di bilancio, o come gli Stati Uniti si tuffano volenti o nolenti  in questa austerità senza precedenti e coinvolgono interi settori dell'economia e della finanza globale

I numeri possono far girare la testa: "6000 miliardi  di tagli di bilancio in più di dieci anni" (20), ha detto il repubblicano Paul Ryan, "4.000 miliardi in dodici anni" ha ribadito il candidato per il 2012 Barack Obama (21), "tutto questo è lontano dall'essere sufficiente", dichiara uno dei referenti del Tea Party, Ron Paul (22). E comunque, sanziona il FMI, "gli Stati Uniti non sono credibili quando parlano di tagliare il deficit "(23). Questa osservazione insolitamente dura dal FMI, tradizionalmente molto cauto nelle sue critiche agli Stati Uniti, in ogni caso è particolarmente giustificata in termini di uno psicodramma che, per una manciata di decine di miliardi di dollari, ha quasi chiuso lo stato federale, in assenza di accordo tra i due maggiori partiti , uno scenario che, del resto, presto accadrà di nuovo oltre il tetto del debito federale.

Il FMI  esprime solo un'opinione ampiamente condivisa da parte dei creditori degli Stati Uniti: se, per qualche decina di miliardi di dollari di  riduzione del disavanzo, il sistema politico degli Stati Uniti ha raggiunto quel grado di paralisi, cosa accadrà quando, nei prossimi mesi, saranno necessari tagli di diverse centinaia di miliardi di dollari l'anno? La guerra civile? Questa è, in ogni caso, l'opinione del nuovo governatore della California Jerry Brown (24) che crede che gli Stati Uniti stanno affrontando una crisi di regime identica a quella che ha portato alla guerra civile (25).

Indebitamento del settore pubblico e privato (1979 - 2010) (in rosso: pubblico / in blu: privato) - Fonte: Agorafinancial, 04/2011

Il contesto, dunque, non è semplicemente una paralisi ma un reale confronto a tutto campo tra due visioni del futuro del paese. Più si avvicina la data delle prossime elezioni presidenziali (novembre 2012), più il confronto tra le due parti si intensificherà e si svolgerà indipendentemente da qualsiasi regola di buon comportamento, compresa la salvaguardia del bene comune del paese: "Gli dei rendono folle colui che vogliono distruggere", dice un antico proverbio greco. La scena politica di Washington assomiglierà sempre di più ad un ospedale psichiatrico (26), nei prossimi mesi, rendendo sempre più probabilmente "la decisione bizzarra". Se, al fine di rassicurare se stessi sul  dollaro e le obbligazioni del Tesoro, gli esperti occidentali ripetono a loro volta che i cinesi sarebbero folli a sbarazzarsi di questi beni, accelerando solo la loro caduta in valore, è perchè non hanno ancora capito che è Washington e i suoi errori politici a poter decidere di accelerare questa caduta. E ottobre 2012, con il suo tradizionale voto sul bilancio annuale, sarà il momento ideale per questa tragedia greca che, secondo la nostra squadra, non avrà un lieto fine perché questa non è Hollywood, ma in realtà il resto del mondo che scriverà il seguito dello scenario.

In ogni caso, che accada per scelta politica, o per la chiusura del governo federale o per irresistibili pressioni esterne (27) (tassi di interesse, FMI +  Eurolandia +  BRIC (28)), sarà proprio nell'autunno 2011 che il bilancio federale degli Stati Uniti subirà una massiccia restrizione per la prima volta. La continuazione della recessione insieme alla fine del QE2 causerà un aumento dei tassi di interesse e quindi un aumento significativo dei costi di manutenzione del debito federale, in un contesto di calo delle entrate fiscali (29) causato da una ricaduta in una profonda recessione. L'insolvenza federale è ormai dietro l'angolo secondo Richard Fisher, presidente della Federal Reserve Bank di Dallas (30).

Per saperne di più leggi su GEAB:

. . la crisi di bilancio, o come gli Stati Uniti si tuffano volenti  o nolenti in questa austerità senza precedenti e coinvolgono interi settori dell'economia e della finanza globale

. . la crisi dei titoli del Tesoro americani, o come la Federal Reserve statunitense raggiunge la "fine della strada" che ha avuto inizio nel 1913 e deve affrontare il fallimento, qualsiasi gioco di prestigio contabile venga scelto

. . la crisi del dollaro USA, o come le scosse nella valuta degli Stati Uniti che caratterizzeranno la fine del QE2 nel secondo trimestre del 2011 saranno l'inizio di una massiccia svalutazione (circa il 30% in poche settimane).

Note:

(1) Un termine americano che indica il centro politico-amministrativo di Washington, situato nel mezzo della tangenziale locale, la Beltway.

(2) Dai severi tagli agli stanziamenti americani destinati agli aiuti esteri, alle riduzioni dei programmi sociali; organizzazioni pubbliche e interi settori della popolazione degli Stati Uniti (i latinos, i poveri, studenti, pensionati, ...) saranno severamente influenzati da ciò che è ancora solo una goccia nel mare degli adeguamenti necessari. Le manifestazioni popolari stanno cominciando con gli studenti in prima linea. Fonti: House of Resentatives, 04/13/2011; Devex, 04/11/2011; HuffingtonPost, 04/13/2011; Foxnews, 04/14/2011; Foxbusiness, 04/12/2011

(3)  Il sistema bancario mondiale (Europa compresa), ancora sotto-capitalizzato e soprattutto insolvente è anche uno dei componenti di questo Gravissimo Crollo dell'autunno 2011.

(4) Nella GEAB N ° 55 la nostra squadra darà le sue anticipazioni sulla questione nucleare del mondo, utilizzando  il metodo di anticipazione politica  come  strumento decisionale in materia.

(5) La grandezza della crisi di bilancio del Regno Unito è ben più grave di quanto stanno raccontando gli  attuali dirigenti inglesi che, tuttavia, sostengono di aver detto la verità. Ci sono infatti due modi di mentire ad un popolo: negare l'esistenza di un problema (la posizione del Labourista Gordon Brown) o  raccontare solo una parte della verità (chiaramente la scelta della coppia Cameron/Clegg). In entrambi i casi, il problema non viene risolto. Fonte: Telegraph, 03/26/2011

(6) E da oggi con l'istituzione definitiva di Eurolandia come principale motore europeo, in occasione del vertice europeo dell'11 marzo scorso, ai quattro paesi che non partecipano al patto di stabiilizzazione finanziaria  di "Eurolandia", cioè Regno Unito, Svezia, Ungheria e Repubblica Ceca, sarà chiesto di lasciare la stanza durante le discussioni sul bilancio e le questioni finanziarie relative al patto. L'EU Observer del 29/03/2011 descrive il panico che ha assalito le delegazioni di questi quattro paesi i cui i leaders giocano a fare i teppisti di fronte ai media e nei discorsi destinati alle loro rispettive opinioni pubbliche, ma ben sanno di essere confinati in un ruolo Europeo di secondo livello.

(7) Fonte: Irish Times, 03/22/2011

(8) Molto pertinente e molto divertente da leggere l'articolo di Silvia Wadhwa, corrispondente europeo di CNBC, che prende in giro gli articoli  caricaturali anti-Eurolandia e anti-tedeschi dei suoi colleghi di altri media anglo-sassoni, e giustamente fa notare che le differenze di situazioni economiche sono maggiori tra gli Stati Uniti che in Eurolandia e che i problemi del debito della Grecia o del Portogallo sono nulla in confronto a quelli di uno stato come la California. Fonte: CNBC, 04/12/2011

(9) Torneremo al caso britannico con maggiori dettagli nella GEAB N ° 55, appena un anno dopo la vittoria dei Conservatori /LiberalDemocratici.

(10) Questa protesta contro i tagli è la più grande manifestazione a Londra da oltre vent'anni ed è stata accompagnata da gravi atti di violenza contro i "simboli di ricchezza", con attacchi contro HSBC, l'Hotel Ritz e Fortnum & Mason, per esempio. Come abbiamo più volte sottolineato nel GEAB, è abbastanza significativo che questa manifestazione storica in Gran Bretagna è stata a mala pena ripresa dai titoli dei giornali ed è scomparsa 48 ore dopo. Quando alcune migliaia di greci o portoghesi dimostrano ad Atene o Lisbona, d'altra parte, abbiamo  diritto ad una valanga di immagini scioccanti e commenti che descrivono tali paesi sull'orlo del caos. Questo "due pesi e due misure" non deve ingannare il lungimirante osservatore. Da un lato, ci sono gravi difficoltà che sono ora gestite all'interno di un gruppo potente, Eurolandia, dall'altro, ci sono grandi problemi che non possono più essere gestiti da un paese completamente isolato. Credi ai media o pensa con la tua testa per immaginare il resto! Fonte: Guardian, 03/26/2011

(11) Fonte: Independent, 04/03/2011

(12) Inoltre i mercati finanziari si rendono conto di questo e non credono  più al marziale messaggio di austerità del governo britannico, che di nuovo innescherebbe una spirale al ribasso della sterlina britannica. Fonte: CNBC, 04/12/2011

(13) Nick Clegg è diventato il politico più odiato nel Regno Unito per aver tradito quasi tutte le sue promesse elettorali una per una. Fonte: Independent, 04/10/2011

(14) E per spingere le famiglie inglesi alla perdita di potere d'acquisto appena simile a quello dopo la I Guerra Mondiale nel 1921. Fonte: Telegraph, 04/11/2011

(15) Come gli europei hanno fatto fin dal 2010.

(16) La stima media fatta da LEAP/E2020 nel 2007/2008.

(17) Oltre ai tradizionali scambi con l'estero, il grafico qui sotto mostra l'entità della riduzione dei trasferimenti ai loro paesi di origine dei lavoratori immigrati negli Stati Uniti, a causa del calo del Dollaro USA. Questa riduzione aumenterà ulteriormente a partire dall'autunno 2011.

(18) Negli Stati Uniti oggi, la visione diabolica è la più comune tra l'opinione pubblica, a differenza del 2008, quando i funzionari della Fed sembravano essere l'ultima risorsa. Questo cambiamento psicologico, come abbiamo sottolineato, non è privo di senso e contribuisce in modo significativo a limitare  il margine di manovra dei funzionari della Fed. E non è la storica sconfitta legale della Banca Centrale degli Stati Uniti, che l'ha costretta a rivelare i destinatari di centinaia di miliardi di dollari in aiuti distribuiti dopo la crisi di Wall Street del 2008, che permetterà di migliorare questa situazione, anzi. Una piccola storia, rivelata dalla rivista Rollingstone, illustra il  peggioramento delle rimostranze degli americani  contro i suoi banchieri centrali: i beneficiari di questo aiuto della Fed sono due mogli di figure leader di Wall Street che hanno creato un strumento di misura personalizzato che consente loro di raccogliere 200 milioni di dollari dalla Fed per acquistare titoli non riusciti ... il ricavato va a loro e le perdite alla Fed! Purtroppo, questo è solo un esempio tra i tanti che sono attualmente in circolazione in Rete e stanno ormai mandando definitivamente in frantumi il rispetto delle persone degli Stati Uniti per la sua istituzione monetaria di riferimento, una situazione esplosiva nel contesto della crisi attuale. Fonte: Rollingstone, 04/12/2011

(19) Il destino del dollaro, come dei buoni del Tesoro Usa, è ora in gran parte nelle mani degli operatori di tutto il mondo, che avranno uno sguardo molto "obiettivo"  all'uscita dal QE2, imposto dalla Fed durante il secondo trimestre del 2011. Sarà il parere collettivo della Fed (già pesantemente criticato), non il modo in cui è "presentato", che sarà decisivo.

(20) Fonte: Politico, 04/04/2011

(21) Fonte: Boston Herald, 04/13/2011

(22) Fonte: Huffington Post, 04/11/2011

(23) E tanto più continuano a battere tutti i records del fabbisogno finanziario per il loro deficit,  la previsione di deficit per il prossimo decennio di impegni di Obama ammonta a 9,5 trilioni di dollari. Da un lato, egli escogita politiche che aumentano il deficit, dall'altro annuncia gli obiettivi di riduzione ... poco credibile, davvero! Fonti: CNBC, 04/13/2011; Washington Post, 03/18/2011

(24) Brown è un personaggio originale degli Stati Uniti con una grande esperienza politica che in precedenza è stato governatore della California, 1975-1983, ed è stato due volte candidato alla nomination presidenziale democratica. La sua opinione sullo stato rovinoso del sistema politico degli Stati Uniti è, quindi, da non prendere alla leggera. Fonte: CBS, 04/10/2010

(25) Per coloro che trovano le descrizione  azzardata, il nostro team ricorda che una delle principali cause della Guerra Civile è stata la visione inconciliabile dello Stato federale e di quello che il suo ruolo dovrebbe essere. Oggi, intorno alle questioni di bilancio, ruolo della Fed, spesa militare e spesa sociale, ancora una volta stiamo assistendo all'emergere di due visioni diametralmente opposte di ciò che lo Stato federale dovrebbe essere e cosa dovrebbe fare, con il suo corteo di crescenti blocchi istituzionali e un clima di odio tra le forze politiche. Molte descrizioni sono state pubblicate in precedenti numeri del GEAB. Fonte: Americanhistory

(26) Come si possono descrivere altrimenti persone che sono appena in grado, e a forza di ripetute crisi, di tagliare qualche decina di miliardi da un bilancio, e che improvvisamente annunciano che domani taglieranno migliaia di miliardi di dollari da questo stesso bilancio? Pazzi o bugiardi? In ogni caso irresponsabili, perché i vincoli che richiedono tali riduzioni del disavanzo, in ogni caso si stanno accumulando.

(27) Il debito pubblico mondiale è al suo punto più alto dal 1945 e, pari al 10,8% del PIL, gli Stati Uniti sono diventati il principale paese leader in termini di disavanzi pubblici. Fonti: Figaro, 04/12/2011; Bloomberg, 04/12/2011

(28) Per quanto riguarda i paesi BRIC (ora BRICS con il Sud Africa), è molto interessante notare che il loro terzo vertice, che ha avuto luogo nell'isola tropicale cinese di Hainan, sta finalmente godendo di una significativa copertura mediatica da parte dei media occidentali. Siamo stati una delle prime e poche pubblicazioni occidentali  a parlare del primo vertice (a Ekaterinburg) tre anni fa e  a sottolineare l'importanza dell'evento, ma fino ad ora i maggiori quotidiani internazionali persistevano nel considerare  BRIC come un semplice acronimo senza grave peso geopolitico. Ovviamente le cose sono cambiate. Inoltre, dalla Libia al dollaro, il vertice Hainan  si è chiaramente posizionato come contrappeso agli Stati Uniti e ai loro sostituti (sempre meno in questo caso, visto quanto sta accadendo in Libia). Per quanto riguarda il dollaro, i BRIC hanno deciso di accelerare il processo che consente loro di utilizzare le proprie valute per il loro commercio: un altro segno che ci stiamo rapidamente avvicinando a un grave shock monetario. Fonte: CNBC, 04/14/2011

(29) Coloro che ancora credono in un miglioramento delle condizioni economiche degli Stati Uniti, al di là dell'effetto  "doping" del QE2, dovrebbero soffermarsi sul morale degli SME negli Stati Uniti che hanno cominciato a diminuire in modo significativo e la finzione della ripresa dell'occupazione che subirà una drastica correzione (anche nelle statistiche ufficiali) a partire dall'estate 2011. E ci riferiamo a precedenti numeri del GEAB per quanto riguarda la crisi fiscale degli stati federati. Fonti: MarketWatch, 04/12/2012; New York Post, 04/12/2011

(30)  Fonte: CNBC, 03/22/2011

Fonte: Global Research 19 Aprile 2011
Traduzione: Dakota Jones

domenica 17 aprile 2011

E' ufficiale: La "Primavera Araba" finanziata dagli USA

Sepolti i dubbi; le controrivoluzioni che verranno

di Tony Cartalucci
Land Destroyer

arabspring-us Bangkok, Thailandia 15 aprile 2011 - Mentre le bombe americane piovono sulla Libia, sul presupposto che Gheddafi stava brutalizzando i protestanti indigeni pro-democrazia, le dita che accusano Libia, Iran, Cina, Siria, Bielorussia, e un numero crescente di altre nazioni,  puntano verso Washington per aver finanziato e pianificato un cambiamento di regime contro i loro rispettivi governi.
Sia per un atto di assoluta arroganza che per produrre prove emergenti che gli Stati Uniti hanno davvero finanziato e preparato il terreno per la "Primavera araba", per anni, il New York Times ha recentemente pubblicato "Gruppi degli Stati Uniti hanno contribuito ad alimentare le Rivolte arabe"

Gettando praticamente questi attivisti sotto il bus, il New York Times rivela che il Movimento Giovanile Egiziano 6 aprile, il Centro per i diritti umani del Bahrain, e l'attivista Entsar Qadhi dello Yemen tra gli altri, hanno ricevuto addestramento e finanziamento da parte dell' International Republican Institute , il National Democratic Institute, e Freedom House allineata con i neo-conservatori.

Il New York Times continua a spiegare che queste organizzazioni sono state a loro volta finanziate dal National Endowment for Democracy , che riceve 100 milioni di dollari dal Congresso, mentre Freedom House riceve la maggior parte del suo denaro dal Dipartimento di Stato USA . Mentre il New York Times afferma "nessuno dubita che le rivolte arabe sono cresciute in casa," i leaders dei gruppi che ora hanno ammesso apertamente di aver finanziato e addestrato dagli Stati Uniti sono tutt'altro che "cresciuti in loco." L'esempio più importante è il Movimento egiziano 6 Aprile guidato da Mohamed ElBaradei dell'International Crisis Group . ElBaradei, seduto accanto a George Soros, Kenneth Adelman, Wesley Clark, e Zbigniew Brzezinski, all'interno di un think-tank americano di politica estera, genera  una notevole quantità di "dubbi".

Ad ammettere il coinvolgimento è anche il Progetto per la Democrazia in Medio Oriente (POMED), presieduto da vari ex allievi del Council on Foreign Relations e dell'Istituto Brookings. Il POMED sostiene di aver aiutato i manifestanti a sviluppare competenze e una rete di comunicazioni. Tale formazione si è svolta ogni anno, sotto Movements.org, a partire dal 2008, dal quale il Movimento egiziano 6 aprile fra tanti altri, ha imparato le tecniche per sovvertire il loro governo. Movements.org, naturalmente, è sponsorizzato da un conglomerato di aziende e agenzie governative tra cui il Dipartimento di Stato americano, Google, MTV, la ditta di pubbliche relazioni Edelman, Facebook, CBS News, MSNBC, Pepsi e altri. Nonostante l'affermazione che tale ingerenza significa "promuovere la democrazia," guardando gli sponsor e gli interessi dei guerrafondai coinvolti in questa operazione, sembra che si tratti più di una promozione dell'egemonia militare ed economica globale.

Il New York Times include nell'articolo anche il ruolo delle ONG e della cosiddetta "società civile ", utilizzato per sostenere l'agitazione, come pure il dispiacere espresso dai leaders arabi che rimproverano gli Stati Uniti per l'ingerenza nei loro affari interni. Tali accuse stanno crescendo, ora che anche Cina, Iran, Siria, Bielorussia  fanno affermazioni simili.

L'articolo del New York Times  si conclude con la descrizione di rivelazioni che indicano che molti attivisti che erano venuti a conoscenza del coinvolgimento degli Stati Uniti nel finanziamento e nella direzione dei movimenti, sono stati privati del diritto di voto. Questi attivisti sono stati "cacciati". L'addestramento è stato condotto al di fuori dei paesi di destinazione, anche in Giordania, Marocco, Serbia e Stati Uniti. Quello che il New York Times omette sono le connessioni e il coinvolgimento delle corporazioni che hanno interessi particolari a  manovrare le organizzazioni dei diritti umani, a sostegno di queste operazioni. Tali organizzazioni hanno ampiamente gettato le basi retoriche necessarie per giustificare la continua espansione della guerra in Libia.

Naturalmente, basta solo ricordare la finta ignoranza esibita dal Dipartimento di Stato americano, Hillary Clinton e Barack Obama, insieme alla litania di bugie fornite dai media mainstream, per vedere il complotto in malafede che è in corso. Questo perché tutti, dal Dipartimento di Stato americano ai media di proprietà delle corporazioni, sono stati coinvolti, per anni, preparandosi al compimento della "primavera araba". Con le aperte ammissioni fatte ora da un portavoce corporativo-finanziario globale, come il New York Times, dobbiamo prendere in considerazione le gravi conseguenze che potranno derivarne i seguito.


Ecco il circo dei media mainstream. La MSNBC finge ignoranza e confusione
sui disordini nella cui costruzione erano coinvolti almeno dal 2008.

Sicuramente questa informazione solleverà una controrivoluzione. In Egitto,si è già visto il globocrate  Mohamed ElBaradei sospettato di ingerenza, bersagliato con le pietre e la sua agenda deragliata. Molti attivisti hanno veramente creduto nella loro causa e rischiato la vita per l'idea per la quale stavano combattendo, non solo contro le loro dittature corrotte ma anche contro l'Occidente che le aveva sostenute per anni. Tale percezione è stata esasperata durante le prime fasi  delle rivolte quando l'Occidente  sosteneva generosamente i regimi in difficoltà , al fine di massimizzare la privazione dei diritti civili del popolo. Oltre ad osservare le operazioni in corso per impadronirsi della Libia con la forza, e vedere rivolte  simili appoggiate dagli Stati Uniti in Siria, Yemen, Iran, e perfino in Thailandia e Cina, sarà davvero interessante vedere come gli stati-nazione adatteranno la loro risposta a quella che è ora, chiaramente, una sovversione finanziata dall'estero.

In che modo questa realizzazione si manifesterà non è certo. Tuttavia, sarebbe saggio per gli attivisti, esperti, politici e cittadini realmente interessati alla verità, riflettere molto attentamente prima di fare la loro prossima mossa. Come George Bush una volta ha tentato di dire, "se mi inganni una volta, la vergogna ricade su di te, se mi inganni due volte, la vergogna ricade su di me"

In ultima analisi, e subito dopo aver esaminato gli architetti dietro questo stratagemma globale di destabilizzazione ingannevole, dobbiamo guardare oltre i fantocci politici e i bugiardi in malafede che pretendono di darci "le notizie". Dobbiamo vedere l' impero corporativo-finanziario globale come l'origine del problema e la sua rimozione e  sostituzione come la soluzione.

Per come combattere i globalisti, per raggiungere l'autosufficienza e la libertà attraverso l'indipendenza, leggete anche:

Boycotting: One Corporation at a time
Self-Sufficiency
Alternative Economics
The Lost Key to Real Revolution
Boycott the Globalists
Naming Names: Your Real Government

Fonte: Land Destroyer Report 15 Aprile 2011
Traduzione: Dakota Jones

sabato 16 aprile 2011

Quando i giochi di guerra vanno in diretta: "Messa in scena" e "Guerra Umanitaria" contro "SOUTHLAND"

Sotto un'immaginaria Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 3003

di Prof. Michel Chossudovsky
Global Research

Invitiamo i nostri lettori a pensare e riflettere sulla logica della pianificazione militare.

Le operazioni militari di queste dimensioni e imponenza non sono mai improvvisate. La guerra in Libia e l'insurrezione armata sono state pianificate mesi prima del movimento di protesta araba ...
Libia, 19 marzo 2011, No Fly Zone nell'ambito della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza. Inizia una "guerra umanitaria" .

Siamo stati portati a credere che il movimento di protesta in Egitto e Tunisia si era diffusa in Libia.
E che l'insurrezione in Libia è stata una risposta spontanea ad un'ondata di attivismo pro-democrazia che aveva trascinato il mondo arabo ...

LA GUERRA IN LIBIA era  stata sperimentata e DECISA con largo anticipo, la risoluzione ONU 1973 DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA era stata PREVISTA anche prima dell'inizio dell'"insurrezione" pro-DEMOCRAZIA in Libia ORIENTALE. ... ...

Leggere attentamente

southern-mistral Il 2 novembre 2010, la Francia e il Regno Unito hanno annunciato lo svolgimento di giochi di guerra nell'ambito dell'operazione "SOUTHERN MISTRAL 2011" contro "un paese immaginario 'chiamato "SOUTHLAND", che vive sotto una "dittatura" che probabilmente "era responsabile di un attacco contro gli interessi nazionali della Francia ".

L'operazione aerea franco-britannica (umanitara) contro "SOUTHLAND" doveva essere effettuata in virtù di un'immaginaria "RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE: 3003".

I giochi di guerra avrebbero dovuto iniziare il 21 marzo 2011. Non hanno mai avuto luogo ...

Qui di seguito c'è l'esatta citazione con gli stessi colori dal sito web dei giochi di guerra franco-britannici, ospitato dall'Aviazione militare francese:

SOUTHLAND: dittatura responsabile di un attacco contro gli interessi nazionali della Francia.

FRANCIA:
prende la decisione di mostrare la sua determinazione a Southland (sotto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite n ° 3003).

REGNO UNITO:
paese alleato come stabilito nella convenzione bilaterale. Il Regno Unito sostiene la Francia attraverso il dispiegamento dei suoi mezzi aerei. "(Commandement de la défense aérienne et des opérations aériennes, Southern Mistral 2011: Scenario )

war-games

I giochi di guerra sono stati programmati dal 21 al 25 Marzo 2011.

Sei Tornado GR4 della Royal Air Force, una nave cisterna Vickers VC-10 e un Boeing E3D verranno dispiegati insieme ad aerei Mirage 2000D, 2000N e 2000C dell'Aeronautica francese per operare con una flotta di una trentina di velivoli tra cui elicotteri, navi cisterna Boeing e aerei radar Awacs.

L'operazione Air Raid Southern Storm sarà comandata e controllata dal National Air Operations Centre (CNOA) di Lyon Mont-Verdun (BA 942).

Una Unità di Operazioni Aeree nella base aerea di Nancy (BA 133) seguirà in tempo reale tutte le missioni aeree e riprodurrà i raids aerei.

Allo stesso tempo, il  Commando Paracadutisti Air 20 (CPA20) riceverà il suo omologo britannico a Digione: il RAF Regiment. Insieme si alleneranno per le missioni di protezione della base aerea su teatri operativi in ​​conformità a quanto avviene oggi in Afghanistan.

Inoltre, i membri del RAF Regiment si alleneranno a Captieux in misure di polizia aerea da elicotteri. Queste specifiche procedure sono attuate su base giornaliera dagli elicotteri della difesa aerea a reazione rapida FAF per intervenire contro gli "slow movers". Benvenuti a Southern Mistral 11

"Uno scenario adattato è stato sviluppato per l'esercitazione.

Basata sulla geografia Occidentale, la Francia per lo più, è stato creato un paese immaginario: SOUTHLAND. Un confine artificiale è stato disegnato all'interno della Francia per simulare questo paese ".

war-games_map

SOUTHLAND: dittatura responsabile di un attacco contro gli interessi nazionali della Francia.

FRANCIA:
prende la decisione di mostrare la sua determinazione a SOUTHLAND (sotto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite n ° 3003)

REGNO UNITO:
paese alleato come stabilito nella convenzione bilaterale. Il Regno Unito sostiene la Francia attraverso il dispiegamento dei suoi mezzi aerei.

NAVARRA:
paese alleato che fornisce all'aeronautica francese e britannica il permesso di sorvolare il proprio territorio.

(Vedi Commandement de la défense aérienne et des opérations aériennes, Operation Southern Mistral: Scenario )

QUESTI GIOCHI DI GUERRA FRANCO-BRITANNICI NON HANNO MAI AVUTO LUOGO.  L'OPERAZIONE "SOUTHERN MISTRAL" E' ANDATA IN DIRETTA IL 19 marzo 2011 CONTRO "SOUTHLAND".

"OPERAZIONE SOUTHERN MISTRAL" = "Operazione Odyssey Dawn"

"SOUTHLAND" = "LibIa"

"Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 3.003" = " Risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1973 ".

"DITTATURA" = "Regime Gheddafi"

Secondo lo scenario dei giochi di guerra, la risoluzione 3.003 del Consiglio di Sicurezza è stata proposta dalla Francia, mentre la la risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza dell'ONU  nella "vita reale" è stata proposta da Francia, Regno Unito e  Libano.

L'unica differenza sostanziale è che "SOUTHLAND" (aka Libia), il cosiddetto immaginario paese del sud per i giochi di guerra, era inserita all'interno del sud della Francia (Vedi mappa sopra IL REGNO UNITO È VERDE, LA FRANCIA E' BLU, SOUTHLAND E' ROSSA e NAVARRA E' ARANCIO)

L'immaginaria ubicazione di questo paese immaginario del sud chiamato "SOUTHLAND" non era davvero un problema, perché i giochi di guerra sono stati rinviati ...

L'Aviazione Francese ha annunciato (in inglese) la "Sospensione dell'Esercitazione Southern Mistral 2011 [contro SOUTHLAND] ... A causa della attuale realtà internazionale [BOMBARDAMENTO sulla Libia], l'Esercitazione Southern Mistral 2011 è stata sospesa" . Sospensione dell'Esercitazione Southern Mistral 2011. La versione francese utilizza il termine Mise en veille che significa "mettere in stand-by" ( Mise en veille de l'exercice meridionale Mistral 2011 )

war-games_Mirage Il Mirage 2000 francese usato nell'Operazione Odyssey Dawn contro la Libia,
previsto per essere usato nei giochi di guerra Southern Mistral contro "Southland".


war-games_Tornado_GR4A 
Tornado GR4A della Royal Air Force previsto per essere schierato in nei giochi di guerra
Southern Mistral contro  "Southland".

Cosa si può dire riguardo a questi giochi di guerra, agli attacchi contro la Libia e alle risoluzioni 3003 e 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ?....

Invitiamo i nostri lettori a pensare e riflettere sulla logica della pianificazione militare.
Le operazioni militari di queste dimensioni e imponenza non sono mai improvvisate. La guerra in Libia e l'insurrezione armata sono state pianificate mesi prima del movimento di protesta araba. Secondo le parole del Rappresentante  del Congresso Denis Kucinich:

"Mentre i giochi di guerra non sono rari, le somiglianze tra il 'Southern Mistral' e 'l'Operazione Odyssey Dawn' evidenziano quante domande senza risposta rimangono  riguardo alla nostra pianificazione militare  per la Libia.

I giochi di guerra 'Southern Mistral' annunciavano attacchi aerei della Gran Bretagna e della Francia nei confronti di un dittatore senza nome di un paese immaginario, "Southland". Il finto attacco è stato autorizzato da una finta Risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I giochi di guerra 'Southern Mistral' sono stati previsti dal 21 al 25 marzo, 2011.

Il 19 marzo 2011, gli Stati Uniti si sono uniti a Francia e Gran Bretagna in un attacco aereo contro Muammar Gheddafi in Libia ai sensi della Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

La pianificazione di una esercitazione militare congiunta che finisce per somigliare  ad una reale azione militare potrebbe essere vista come pianificazione straordinaria da parte dei francesi e britannici, ma evidenzia anche le questioni riguardanti il ruolo degli Stati Uniti nella pianificazione della guerra. Non sappiamo da quanto tempo l'attacco alla Libia era in preparazione, ma il Congresso deve scoprirlo. Non sappiamo chi rappresentano realmente i ribelli e come sono diventati armati, ma il Congresso deve scoprirlo. (Denis Kucinich, Kucinich: Il  presidente aveva tempo per consultarsi con la Comunità internazionale, e Non con  il Congresso? | Congressista  Dennis J.Kucinich Comunicato stampa, 29 marzo 2011)

 

Fonte: Global Research 16 Aprile 2011
Traduzione: Anna P. Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com