giovedì 30 agosto 2012

"I Globalizzatori"

Quando la trasmissione Report poteva essere ancora considerata un servizio pubblico…

Questa inchiesta di Paolo Barnard, del 2000, all’interno della trasmissione Report, parla degli accordi internazionali supervisionati dal WTO e firmati dagli stati aderenti, senza un dibattito pubblico, a svantaggio dei popoli e a favore delle multinazionali.

Il WTO, World Trade Organization,  e cioè l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), regola il commercio mondiale.

L’inchiesta è ancora molto attuale e sottolinea anche le responsabilità della Commissione Europea, quando si parlava poco di globalizzazione ma, in silenzio, si agiva molto alle nostre spalle.

Caricato su Youtube da paolobarnardclips in data 31 Ottobre 2011

lunedì 13 agosto 2012

Il governo e le grandi banche si stanno preparando in silenzio ad un imminente collasso finanziario?

The Economic Collapse Blog

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Sembra che stia accadendo qualcosa di veramente strano. In tutto il mondo, i governi e le grandi banche si comportano come se prevedessero un imminente collasso finanziario. Purtroppo, non siamo al corrente delle conversazioni riservate che si svolgono nei consigli di amministrazione aziendali e nelle stanze del potere in luoghi come Washington DC e Londra, quindi tutto quello che possiamo fare è cercare di dare un senso a tutti gli indizi che sono intorno a noi.

Naturalmente è del tutto possibile fraintendere questi indizi, ma nascondere la testa sotto la sabbia non porterà niente di buono. La settimana scorsa, è stato rivelato che il governo degli Stati Uniti, negli ultimi due anni, ha chiesto segretamente a cinque delle più grandi banche americane "di sviluppare piani per scongiurare il crollo". Di per sé, questo non è un granchè. Ma quando si aggiunge quel tassello alle decine di altri indizi di un imminente collasso finanziario, comincia ad emergere un quadro molto preoccupante. Negli ultimi 12 mesi, centinaia di dirigenti bancari si sono dimessi, membri aziendali hanno venduto enormi quantità di azioni, e mi è stato detto personalmente che un numero significativo di banchieri di Wall Street hanno acquistato "beni per la sopravvivenza" nelle comunità rurali questa estate.

Nel frattempo, ci sono state segnalazioni che il governo degli Stati Uniti ha fatto scorta di alimenti e munizioni, e Barack Obama ha firmato tutta una serie di ordini esecutivi che potrebbero essere utilizzati nel caso di un tracollo grave della società. Che cosa significa tutto questo? Potrebbe significare qualcosa o potrebbe significare nulla. Quello che sappiamo è che ad un certo punto arriverà un crollo finanziario. Negli ultimi 40 anni, la quantità totale di tutti i debiti negli Stati Uniti è cresciuta da circa 2 miliardi di dollari a quasi 55 trilioni di dollari. Questa è una ricetta per la catastrofe finanziaria, ed è inevitabile che questa gigantesca bolla del debito ad un certo punto scoppierà.

In tempi normali, il governo statunitense non dice alle grandi banche di "sviluppare piani per scongiurare il crollo".

I deliri di Passera

Prof.ssa Maria Rita d'Orsogna
No all'Italia petrolizzata

passeraCaro signor Passera,

stavo per andare a dormire quando ho letto dei suoi folli deliri per l'Italia petrolizzata.

Ci sarebbe veramente da ridere al suo modo malato di pensare, ai suoi progetti stile anni '60 per aggiustare l'Italia, alla sua visione piccola piccola per il futuro.

Invece qui sono pianti amari, perche' non si tratta di un gioco o di un esperimento o di una scommessa.

Qui si tratta della vita delle persone, e del futuro di una nazione, o dovrei dire del suo regresso.

Lei non e' stato eletto da nessuno e non puo' pensare di "risanare" l'Italia trivellando il bel paese in lungo ed in largo.

Lei parla di questo paese come se qui non ci vivesse nessuno: metanodotti dall'Algeria, corridoio Sud dell'Adriatico, 4 rigassificatori, raddoppio delle estrazioni di idrocarburi.

domenica 12 agosto 2012

La frode dei bankster ha spinto 100 milioni di persone nella povertà, uccidendone molte

WashingtonsBlog

Stiamo assistendo ad un Olocausto finanziario provocato dai Banksters ... che sta causando molti morti

bankstersLa frode ha causato la Grande Depressione e la crisi finanziaria, e l'economia non si riprenderà fino a quando la frode continuerà.

La frode è il modello di business adottato dalle banche giganti. Vedi questo.

L'amministrazione Obama ha reso politica ufficiale non perseguire le frodi. Infatti, i "cani da guardia" in DC sono così corrotti che vengono  comprati con la stessa facilità di un poliziotto in una repubblica delle banane del terzo mondo.

I portavoce di Wall Street e DC fanno finta che le frodi finanziarie (come il Libor) siano un "crimine senza vittime".

mercoledì 8 agosto 2012

Massicce irrorazioni sul Nord Pacifico = Spaventosa siccità negli USA

GeoEngineering Watch

drought-monitor-july-20121-300x224La foto satellitare di oggi, in basso, dovrebbe essere estremamente allarmante per chiunque la esamini da vicino. L'intera porzione dell'Oceano Pacifico, visibile in questa immagine, è praticamente coperta da foschia da irrorazione di aerosol. Si riescono a riconoscere le singole scie con un attento esame.

Tutti quelli che si prenderanno il tempo per cercare articoli sull'argomento "la geoingegneria riduce le precipitazioni" o voci simili, si accorgeranno che non vi è praticamente alcun dibattito a livello scientifico.  Un ambiente saturo di particelle diminuisce e disperde la pioggia. Punto e basta.

Inoltre, la natura di questi metalli riflettenti che bloccano il sole riduce drasticamente l'evaporazione, rendendo l'intero scenario molto peggiore. Se l'irrorazione continuerà, continuerà anche la siccità. Anche se la siccità indotta è già abbastanza grave, i milioni e milioni di tonnellate di particolato assolutamente tossico che stanno scaricando vengono trasportati dall'atmosfera e si depositano sul pianeta intero.

martedì 7 agosto 2012

La “guerra all’umanità” dell’occidente

AuroraSito

La libertà è schiavitù, il sostegno popolare è autoritarismo
La neolingua del Washington Post
Lizzie Phelan Information Clearing House 26 luglio 2012

amnesy-international

Un recente articolo sul Washington Post di Juan Forero, intitolato ‘I nuovi autoritari dell’America Latina‘, è solo l’ultimo esempio di come la macchina mediatica degli imperialisti sia costantemente impegnata nella guerra mediatica contro le nazioni sovrane nel Sud, al fine di fertilizzare il terreno per una nuova o maggiore aggressività economica e militare contro di esse. Tali campagne di psy-op cercano anche d’influenzare gli eventi sul campo nei paesi presi di mira, in questo caso nel Venezuela in vista delle elezioni di ottobre, in cui tutti i segni puntano a un’altra clamorosa vittoria dell’attuale presidente Hugo Chávez Frías.

L’articolo fa parte dell’ala psicologica di ciò che il sito web nicaraguense ‘Tortilla con sal’ definisce “guerra all’umanità” dell’Occidente, al fine di convincere il mondo della superiorità morale di una minoranza (l’élite occidentale/imperialista) sulla maggioranza, in modo da ridurre al minimo la minaccia di uno sforzo di massa organizzato per contestare i tentativi della minoranza, sempre più volti a raggiungere una totale egemonia globale.

Nella sua morale, la minoranza sostiene attraverso la sua vasta rete di propaganda, che mentre bombarda la maggioranza, è superiore in quanto universale e quindi deve difendersi e vincere a qualsiasi costo, compresa la distruzione di intere nazioni, per non parlare dei milioni e milioni di vite, i cui governi si mettono di traverso, come il caso della Libia ha dimostrato ultimamente. Fatti scomodi, come l’impareggiabile record di crimini delle potenze  NATO/imperialiste che sostengono la loro superiorità morale, deve inesorabilmente essere legittimato attraverso i media imperialisti (compreso il Washington Post) e la rappresentazione dello spettacolo dei crimini della NATO come atti di libertà, mentre gli atti di resistenza e l’autodifesa dei loro avversari che mettono a repentaglio le pretese sulla superiorità morale e l’obiettivo dell’egemonia totale, sono presentati come crimini contro l’umanità. E così guardando attraverso la lente di Forero, le nazioni sovrane dell’America Latina, che stanno consolidando la loro libertà dal dominio occidentale attraverso l’unificazione crescente del continente, sono il male emergente contro cui il governo degli Stati Uniti dovrebbe fare qualcosa.

Siria:Chi ha votato no (e perché) alla risoluzione saudo-qatariota all’Assemblea dell’Onu

di Marinella Correggia
SibiaLiria

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Un recente voto all’Assemblea Generale dell’Onu sulla Siria ha evidenziato le ragioni di alcuni paesi – progressisti e in genere stimati dalla stessa presuntuosa sinistra occidentale – che cantano fuori dal coro della autonominata “comunità internazionale” e che alla fine sono gli unici a proporre un vero negoziato per la pace  la fine delle violenze, anziché nascondere sotto il tappeto – come fanno gli altri – le ingerenze che alimentano la guerra. Leggiamo dal resoconto (http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=42617&Cr=Syria&Cr1=) pubblicato sul sito ufficiale onusiano i perché del “no” che in particolare alcuni paesi latinoamericani, quelli dell’Alleanza Alba, hanno opposto il 3 agosto in sede di Assemblea Generale dell’Onu a una risoluzione proposta da una regina dei diritti e della democrazia, l’Arabia Saudita (presidente del gruppo arabo in seno all’Assemblea stessa nonché grande sponsor dell’opposizione armata siriana), coadiuvata da due principesse dell’umanitarismo: l’emirato del Qatar (presidente di turno dell’Assemblea Onu nonché altro grande sponsor dell’opposizione armata siriana) e il regno del Bahrein (vassallo dell’Arabia Saudita).

La risoluzione è stata una risposta delle petromonarchie al lancinante appello dell’opposizione armata e del suo braccio politico, il Consiglio nazionale siriano o Cns” e cioè: se Russia e Cina fanno barriera nel Consiglio di Sicurezza, tiriamo in ballo l’autorità morale dell’Assemblea per ottenere un avallo etico a interventi esterni ancora più accenuati. L’Arabia Saudita nel proporre la risoluzione ha sottolineato la necessità di “fermare la macchina di morte del regime che sta macellando il coraggioso popolo siriano”, come da narrazione ufficiale che non ammette nuances, demonizzando una parte e beatificando l’altra parte armata, che appunto combatterebbe solo per proteggere i civili. I sauditi hanno affermato l’urgenza di un cambio di regime, retoricamente chiedendo: “il piano Annan e la comunità internazionale cosa hanno ricevuto in cambio dei loro sforzi? Per i sei punti del piano Annan hanno ricevuto sei massacri: Baba Amr, Al-Rastan, Houla, Tremsheh, Foquir e Aleppo”. I sauditi (come gli oppositori, come le tivù satellitari del Golfo e come i media tutti e perfino l’Onu) mettono insieme sotto lo stesso slogan “dittatore massacra intero popolo inerme in rivolta” sia massacri di civili di non definita paternità avvenuti alla vigilia di voti importanti al Consiglio di Sicurezza (Houla), sia uccisioni di armati spacciati per civili (Tremsheh), sia battaglie per il controllo di quartieri e città (Baba Amr e Aleppo).

Il nuovo ambientalismo: dove gli uomini devono agire 'come dei' per salvare il pianeta

Per i neoverdi, scienza e business provvederanno mentre la natura è in grado di adattarsi. Si tratta di un messsaggio che sta guadagnando seguaci

di Paul Kingsnorth
The Guardian

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Centrale nucleare di Sellafield in Cumbria. Alcuni neoverdi promuovono l'energia nucleare, così come sostengono le colture GM e le megalopoli.
Fotografia: David Moir / Reuters

Una società che considera il progresso come la sua religione non vede di buon occhio la disperazione. Se ci si aspetta che voi crediate che tutto migliorerà, può essere difficile ammettere di credere altrimenti. Questo è doppiamente vero per gli attivisti politici. Se avete dedicato la vostra vita a lottare per una causa, probabilmente vi sentite in dovere di continuare a sostenerla, almeno in pubblico, ma comincerete a considerarla senza speranza.

La speranza sicuramente scarseggia nei circoli ambientali odierni. Con il fallimento di un altro summit globale per "proteggere il pianeta" - questa volta al Vertice sulla Terra Rio +20 - sembra sia stato raggiunto un punto di svolta. L'attivismo verde ha ottenuto molto in cinque decenni, ma non è stato in grado di evitare che la macchina industriale globale continuasse a distruggere la natura selvaggia sostituendola con la cultura umana. Non vi è alcuna prospettiva di cambiamento nel prossimo futuro, e stiamo raggiungendo il punto in cui molti insigni verdi , dopo aver negato questa realtà per così tanto tempo, cominciano ad ammetterlo in pubblico.

Che succederà ora? Una risposta incredibilmente alla moda viene offerta da una coalizione, che potremmo chiamare "neo-ambientalisti". La somiglianza tra questo gruppo e i neoliberisti degli anni '70 è intrigante. Come i neoliberisti, i neo-ambientalisti stanno cercando di sfondare le linee di una vecchia ortodossia, che è visibilmente esausta e confusa. Come i neoliberisti, parlano il linguaggio del denaro e del potere. Come i neoliberisti, si raggruppano intorno a qualche importante Think tank: prima, l'Institute of Economic Affairs, il Cato Institute e l'Adam Smith Institute, ora, il Breakthrough Institute, la Long Now Foundation e il Copenhagen Consensus. Come i neoliberisti, pensano di avere soluzioni radicali.

lunedì 6 agosto 2012

Il gioco al massacro del debito

di  Sergio Cararo
Contropiano

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Ottantadue miliardi di euro per l’anno in corso, ottantacinque per il prossimo. Queste sono le previsioni di spesa per gli interessi da pagare sui titoli del debito pubblico italiano salito ormai a circa 2mila miliardi di euro. Ma chi se ne impossessa? E a chi vengono sottratti?

Il pagamento degli interessi sui titoli del debito pubblico italiano arricchiscono banche, assicurazioni e fondi di investimento italiani e stranieri. Soldi sottratti ai servizi, alle spese sociali, ai salari per ottemperare ad un “impegno” che lo spread e la speculazione finanziaria rendono praticamente irrisolvibile. Parlare di pareggio di bilancio e di fiscal compact diventa un avventurismo suicida e sanguinoso per l’intera società. Continuare a giocare con queste regole del gioco… è un gioco al massacro sociale.

Ogni anno lo Stato paga gli interessi sul debito pubblico a coloro che hanno acquistato i titoli di debito dello stato italiano (Bot,Btp,Ctz, Cct etc.). Questi interessi oscillano già tra i 70 e gli 80 miliardi di euro l’anno. L’aumento o la diminuzione dello spread fa aumentare o diminuire questi interessi da pagare. Ma a chi vengono pagati ogni questi 70-80 miliardi di euro che portano in deficit i conti pubblici anche se le entrate fossero pari o superiori alle spese nel bilancio dello Stato? Chi sono i proprietari del debito pubblico italiano al quale ogni anno dobbiamo dare i soldi sottratti a ospedali, scuole, pensioni, salari etc.?

Assistenzialismo è il massimo della fantasia politica della "sinistra"

di Zag(c)
Bella ciao

ilva-tarantoA Taranto si ripeterà il solito copione di sempre. La difesa ad oltranza dell’esistente, un pò di soldi che arriveranno dal cielo da regalare al politico di turno che li spargerà a pioggia accontentato prime gli uni , ( i soliti) e qualcosa anche agli altri ( per accontentarli) E la storia si ripeterà drammaticamente, sempre più in tragedia. E’ già successo altrove è già successo anche a Taranto in questi cinquant’anni di inquinamenti e disastri ambientali.

Ma al di là del contentino in danaro , la logica non cambia. E’ la conservazione dell’esistente , degli equilibri raggiunti, la mancanza di visione del futuro diverso dall’oggi. La mancanza di una progettualità di una programmazione di una politica industriale, di un cammino . Quando una produzione industriale raggiunge la sua maturità , diventa obsoleta , si continua a foraggiarla di finanziamenti a fondo perduto, pur di tenerla in piedi, pur di non affrontare la realtà. E’ successo per le industrie del carbone e dell’alluminio in Sardegna è successo e succede per l’industria automobilistica è successo e succede per l’industria siderurgica di Taranto.

La produzione dell’area a caldo di Taranto è tecnologicamente obsoleta. Il processo produttivo dell’altiforno( Taranto ne ha cinque di cui il quinto è il più grande d’Europa ) per la produzione della ghisa attraverso il passaggio dell’agglomerato per la pezzatura del calcare e della cokeria per la formazione dal carbon fossile in carbone coke è un processo degli anni ’70. Produzione altamente inquinante, un processo altamente costoso in termini energetici e un processo rigido in quanto la produzione non può mai smettere , si può ridurre , ma non più di tanto, deve andare. Tecnica produttiva datata anni ’70 fatta di megastrutture (Nota a margine), per la produzione di scala quando il mercato mondiale richiedeva grandi quantità di acciaio, anche di scarsa qualità.

La nostra rovina economica è libertà per i super-ricchi

Informare per Resistere
di George Monbiot  –
The Guardian

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Il modello è morto, lunga vita al modello. I programmi d’austerità stanno prolungando la crisi che dovevano risolvere, tuttavia i governi si rifiutano di abbandonarli. La Gran Bretagna offre un esempio efficace. I tagli, prometteva la coalizione, sarebbero stati dolorosi ma avrebbero funzionato. Sono dolorosi, altroché, e ci hanno spinto in una doppia recessione.

Il risultato era stato ampiamente previsto. Se si taglia la spesa governativa e il reddito dei poveri durante una crisi economica, è probabile che la si renda peggiore. Ma la settimana scorsa David Cameron ha insistito a dire che “andremo avanti e completeremo il lavoro”, mentre il cancelliere ha sostenuto che il governo ha “un piano credibile e ci stiamo attenendo ad esso.”

Sorgono due domande. La prima è familiare: perché la reazione del pubblico a quest’attacco alla vita pubblica e al benessere pubblico è stata così tiepida? Dove sono le massicce e prolungate proteste che ci saremmo potuti aspettare? Ma l’altra domanda è ugualmente sconcertante: dov’è l’élite economica?

Certamente la classe imprenditoriale e i super-ricchi  – gli unici che il governo ascolta – possono vedere che queste politiche stanno distruggendo i mercati da cui dipende la loro ricchezza. Certamente sono in grado di capire che questo capitalismo da terra bruciata sta fallendo persino nei suoi stessi termini.

Per capire quest’enigma dovremmo in primo luogo capire che quel che è presentato come un programma economico è, di fatto, un programma politico. E’ l’attuazione di una dottrina: una dottrina chiamata neoliberalismo. Come ogni credo, esiste nella sua forma pura soltanto nei cieli; quando riportata sulla terra si trasforma in qualcosa di diverso.

sabato 4 agosto 2012

L'operazione Batman si espande: voi avete sparato a quelle persone

Jon Rappoport
Prison Planet

batman psy-opLa psy-op dell'omicidio-Batman si allarga.

Mira ad ingigantire un crimine orribile in una pericolosa bugia universale.

Ora ci viene detto che una "squadra di valutazione della minaccia" dell'università del Colorado era a conoscenza di "problemi con James Holmes" nel mese di giugno, un mese prima che commettesse gli omicidi e creasse caos nel teatro Aurora.

http://www.ydr.com/nation-world/ci_21213539/?source=hot_topics

L'operazione occulta si sta rivelando. La "squadra di valutazione della minaccia" è un modo per affermare che i problemi di Holmes, non sono un caso unico, infatti, questo è un problema a livello di società. Altrimenti, perché dovrebbe esistere una squadra di valutazione della minaccia, prima di tutto?

E quale sarebbe il problema? La malattia mentale. Si tratta di un'epidemia cronica.

La PSYOP subliminale afferma che lo squilibrio è nella natura della condizione umana, più specificamente, è nella natura del cervello.

La "squadra di valutazione della minaccia" diventa un simbolo che permette al pubblico di sapere che gli omicidi-Batman sono un sintomo di una situazione più ampia. Secondo la cronologia propagandata, noi popolo abbiamo bisogno di gruppi di valutazione delle minacce, e non solo di quella dell'Università del Colorado. 

Agricoltura e salute

Soluzioni locali per un disordine globale: Documentario di Coline Serreau oltre il documentario "ecologista", mostra le recenti soluzioni a un'appropriazione della catena alimentare che è una minaccia incombente oltre che per la salute e il pianeta, anche per la libertà individuale e collettiva.

La regista s'incontra in tutto il mondo con persone che implementano le proprie soluzioni ai disordini ambientali.

Incontra: Vandana Shiva, Pierre Rabhi, Lydiae Claude Bourguignon, il Movimento Lavoratori Senzaterra, Kokopelli, M. Antoniets , Ana Pradeshi, Philippe Desbrosses, Joao Pedro Stedile, serge Latouche, Devinder Sharma, Laurent Marbot, ecc.

"Con questo film, mostro che ci sono in tutto il mondo, persone che, senza saperlo, fanno la stessa cosa, che hanno la stessa filosofia di vita e le usano le stesse pratiche con la Madre Terra. Evidenzia, l'universalità di soluzioni, così come la loro semplicità, questo è il vero scopo del film." -Coline Serrau

venerdì 3 agosto 2012

Draghi sotto accusa: lasci la Bce o la “Setta dei Trenta”

Libre

Mario Draghi si dimetta dalla Bce o lasci il “Gruppo dei Trenta”, la super-lobby mondiale che tende a “infiltrare” Stati e governi per condizionare le leggi nazionali ed europee, a cominciare dall’international banking, a favore degli interessi esclusivi della grande finanza. A lanciare l’allarme stavolta è il comitato di sorveglianza dell’Unione Europea, che avrebbe avviato un’indagine – per conflitto di interessi – sul presidente della banca centrale di Francoforte.

Draghi, salito alla guida della Bce col sostegno decisivo della Germania, è attualmente impegnato per tentare di “salvare l’euro”. Obiettivo: trasformare di fatto la banca centrale europea in “prestatore di ultima istanza”, in grado cioè di assorbire – acquistando titoli tramite il Mes, il nuovo “meccanismo europeo di stabilità” – il debito sovrano dei paesi come Spagna e Italia, messi in pericolo dalla speculazione internazionale e ormai in balia dei “mercati”, in quanto pericolosamente indeboliti dalla catastrofica perdita della sovranità monetaria e costretti a farsi prestare a caro prezzo la moneta comune.

Se la Reuters annuncia il procedimento contro Draghi, interviene Gundi Gadesman, la portavoce del “mediatore europeo” Nikiforos Diamantoros, Draghi-2che deplora la “drammatizzazione” del caso. L’accusa a Draghi giunge dal Ceo, l’Osservatorio dell’Europa industriale (“Corporate Europe Observatory”), che in realtà è una campagna indipendente che monitorizza l’influenza dei “poteri forti” sulle decisioni di Strasburgo e Bruxelles. Secondo il Ceo, Draghi non sarebbe totalmente indipendente, nella sua veste di super-banchiere europeo e “signore dell’euro”, a causa della sua appartenenza al G30, il forum internazionale ultra-esclusivo che riunisce industriali e banchieri. «Abbiamo ricevuto una denuncia e abbiamo inviato una lettera alla Bce: ora stiamo aspettando una risposta», ammette il “mediatore”. L’Eurotower ha tempo fino alla fine di ottobre per rispondere. A quel punto, Diamantoros formulerà “raccomandazioni non vincolanti”. «Non abbiamo il potere di imporre sanzioni», spiega la Gadesman: «Cerchiamo di trovare una soluzione amichevole».

mercoledì 1 agosto 2012

La Bce è divisa sull’acquisto di titoli pubblici

di Filippo Ghira
Rinascita

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Le pressioni tedesche frenano Draghi su un intervento del fondo salva Stati. Per la Germania devono agire i governi

Voci insistenti provenienti dal direttivo della Banca centrale europea affermano che alla riunione di domani a Francoforte non è stata posta all’ordine del giorno alcuna discussione sull’acquisto di titoli di Stato di Paesi in difficoltà, come potrebbero essere Spagna e Italia. Paesi i cui governi fanno fatica a tenere sotto controllo la spesa pubblica e ad abbassare il livello del debito e del disavanzo.

Non a caso a riferire tali voci è stato il quotidiano tedesco Die Welt che si è fatto interprete del malumore dei cittadini tedeschi, sempre più restii ad investire soldi per pagare i debiti dei Paesi cicale dell’area Sud. E poca differenza fa che questo avvenga attraverso l’acquisto di Bonos e di Btp da parte della Bce o in alternativa da parte dei fondi salva Stati. Quello provvisorio (Efsf) che dovrebbe presto essere messo in liquidazione e quello permanente (Esm) che doveva essere operativo dal 1 luglio ma che è stato bloccato dal ricorso della Linke alla Corte Costituzionale che ha rinviato al 12 settembre il verdetto e posticipato a tale data il necessario voto del Bundestag.

Angela Merkel che pure aveva dato il via libera all’acquisto di titoli pubblici da parte dell’Esm al fine di calmierare il rialzo dello spread tra i Bund tedeschi e i Bonos e i Btp, sta incontrando sempre maggiori difficoltà in patria con gli alleati di governo, i liberali della Fdp e i democristiani bavaresi della Csu, che hanno alzato le barricate. La spiegazione è  duplice. Da un lato la crisi si sta facendo sentire anche in Germania. Il Pil quest’anno crescerà “soltanto” dell’1% e i tedeschi incominciano a temere per il proprio livello di vita. Dall’altro si deve tenere presente che nel 2013 si vota per il Bundestag e la Cdu della Merkel, più volte sconfitte alle ultime regionali, teme di perdere la maggioranza e quindi la guida del governo. E non ha alcuna intenzione di rafforzare tale tendenza avallando soluzioni a favore di Spagna e Italia che non verrebbero capite ed apprezzate dai cittadini.