martedì 23 ottobre 2012

L’Unione Europea e i “diritti umani”: la farsa continua

di Enrico Galoppini
European Phoenix

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L’Unione Europea comincia a fare sul serio. In ossequio alla nuova pseudo-religione dei “diritti umani”, della cui “violazione” accusa chi, a turno, finisce nel mirino della Nato[1], a Bruxelles hanno nominato un “rappresentante speciale” per i diritti umani, il greco Lambrinidis, nominato dall’inglese Lady Ashton, “Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dell’UE”[2].

Si parte con un “piatto forte”, la Siria, sulla quale egli dovrà lavorare a braccetto con Human Rights Watch per convincere i recalcitranti in sede Onu (quelli contro cui certi “sceicchi” lanciano anatemi) a deferire presso la Corte Penale Internazionale gli autori di “crimini” nel paese vicino-orientale. Ovviamente è già stabilito in anticipo chi sono i “criminali”. Le vicende dell’ex Jugoslavia stanno a dimostrarlo ampiamente.

Ad esempio ieri è esplosa una bomba in pieno centro a Damasco, nel quartiere di Bab Touma (“La porta di Tommaso”, a maggioranza cristiana), facendo una strage, la solita carneficina per la quale nessun “tribunale internazionale” incriminerà mai nessuno.

Ammesso che a questi “diritti umani” corrisponda qualcosa di concreto e di veramente universale, hanno poco da insegnare gli inglesi in materia di “diritti umani”.

Vogliamo parlare dell’Irlanda del Nord? Cito volutamente questo caso, perché sarebbe troppo facile tirare in ballo l’Iraq (che gli inglesi hanno invaso dal sud), o altri tristi precedenti, quali la totale rovina dell’India operata due secoli or sono o le “Guerre dell’oppio”, autentico caso da manuale di devastazione di una nazione con la scusa di “diritti umani” ante litteram[3] e del “libero mercato”.

Le sei contee del nord Irlanda sono il caso più smaccato di occupazione militare in Europa, ed ovviamente non se ne parla, poiché dell’Inghilterra si deve solo ragionare in termini tra l’elogiativo e il curioso, con sprazzi di umorismo alla Sandro Paternostro (suoi degni epigoni sono tutti i successivi “corrispondenti” da Londra, che tra il serio e il faceto diffondono un’immagine bonaria e al limite del “pettegolezzo”).

Ma uno potrebbe dire che gli irlandesi vengono maltrattati perché percepiti come “diversi” dagli inglesi. Però le autorità britanniche non vanno col guanto di velluto nemmeno nei confronti dei “sudditi di Sua Maestà”. Infatti quando le periferie di Londra sono state teatro di vibranti proteste sociali (ma presentate come “a sfondo etnico”), ci è mancato poco che venisse stabilito lo stato d’assedio, col primo ministro che addirittura minacciò di oscurare i “social network”. Poi però se tre galline si mettono ad ingiuriare la fede di milioni di persone nella principale chiesa di Mosca, e le autorità le rimettono nel pollaio, i paladini dei “diritti umani” si mettono a starnazzare come oche impazzite.

Quanto alla nazionalità greca del “rappresentante speciale”, l’ironia è facile: se dovesse occuparsi di quel che accade a casa sua, in materia di “diritti umani” (quelli veri: lavoro, casa, sanità, scuola), non gli basterebbero le ventiquattr’ore d’ogni giorno!

Ma questi sono elementi dell’euro-burocrazia, uomini d’apparato cooptati (già, come?) da questo mostro chiamato “Unione Europea”, perciò la loro nazionalità non conta niente, avendo giurato ad altri la loro “fedeltà”.

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Proprio dalla Grecia giunge una notizia a dir poco agghiacciante: è stato dato il via libera alla vendita, nei supermercati, di cibi scaduti.

Chissà cosa ne pensa questo signor “rappresentante”, aduso a banchettare ai gran galà dell’Euromangiatoia… Ecco, invece che dalla Siria, potrebbe cominciare la sua onorevole e sublime “missione” di moralizzatore esattamente da dov’è partita la sua carriera, cercando d’individuare una qualche “infrazione” dei “diritti umani” in quest’ultima ghiottoneria propinata ai suoi (ex) connazionali.

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[1] Si ricordi che il processo di “allargamento dell’Unione” verso est, ha previsto, prima, l’ingresso nella Nato, poi, nell’Unione Europea stessa! Questo la dice lunga su cosa siano questa “Europa”, la sua moneta e le sue politiche.

[2] “Alto” o “speciale rappresentante”, “commissari” eccetera: tutta questa terminologia è studiata per conferire un alone di solennità a delle istituzioni che devono incutere profondo rispetto a sudd… ops, cittadini che evidentemente le sentono lontane.

[3] Potrebbero comunque dire che all’epoca non erano ancora stati escogitati i “diritti umani”…  Ma non importa, perché le loro giustificazioni, puntellate grazie al controllo totale dei “media” (si prendano gli “history channel”), attribuiranno sempre un manto di “moralità” all’azione di questi “alfieri del Bene”. Si pesi alla “schiavitù” di milioni di africani, che loro hanno ideato e realizzato, e al successivo “antischiavismo” quando non gli faceva più comodo!

Fonte: European Phoenix 22 Ottobre 2012

1 commento:

  1. il problema vero sta nell'ottusità della gente comune (soprattutto di sinistra) che continua a credere in questa unione che ci ha portati alla rovina... certo, siamo in dittatura, ma noi non facciamo nulla di concreto per liberarcene dato che la maggior parte di noi si indigna quando sente parlar male dell'euro e dei suoi trattati...tutti ancora a correre dietro le bandiere sindacali (tutte corrotte) e chiedere separati l'intervento della politica mentre dovremmo unirci TUTTI e prenderli a calci nei denti dimenticando partiti e fazioni varie

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