sabato 13 ottobre 2012

MiG-31 in difesa della regione artica russa!

Bollettino Aurora

Zebra Station Polaire RIA Novosti, Mosca, 25 settembre 2012

mig31

Questo potrebbe essere il titolo di una nuova avventura di Buck Danny, ma sarà una realtà strategica, proprio per gli Stati Uniti, tra un paio di settimane: la Russia schiererà dei MiG-31 per colmare il vuoto nello strategico fronte artico, in attesa dell’entrata in servizio dei nuovi radar di allarme antimissile Voronezh-M e Voronezh-DM. L’annuncio arriva al termine di un’importante esercitazione combinata tra la marina e la difesa costiera russe.

La Russia schiererà entro il 2013, un gruppo di caccia-intercettori a grande raggio MiG-31 nell’arcipelago della Novaja Zemlja, nel Mar Glaciale Artico della Russia, per proteggere il territorio contro un possibile attacco da Nord, informa il quotidiano Izvestia facendo riferimento al Ministero della Difesa. “Si prevede che questo gruppo sia una componente della difesa aerea e  missilistica russa in via di realizzazione. Il MiG-31 è in grado di intercettare non solo aerei nemici, ma anche missili da crociera a testata nucleare nello spazio tra il Mar di Barents e il Mar di Laptev“, riferiva una fonte del Ministero della Difesa russo. Il su citato giornale ha, inoltre, spiegato che nel nord della Russia la rete radar non è abbastanza densa. Lo schieramento nel settore dei MiG-31, in grado di individuare un bersaglio a una distanza di 200 km, è quindi di grande attualità. Il gruppo aereo in questione sarà schierato sulla base aerea di Rogachevo, in Novaja Zemlja.

Nota del redattore:

1 – Attualmente vi è un “vuoto strategico” lungo il fronte artico russo. Non è coperto dalla rete dei radar Voronezh. Solo il radar Darjal della stazione di Pechora, nella Repubblica di Komi, fornisce una copertura parziale del fronte artico della Russia. Secondo i piani del Ministero della Difesa russo, i lavori per sostituirlo con un radar tipo Voronezh-VP devono iniziare nel 2015, trovandosi tra le aree coperte dai radar di Irkutsk e Leningrado. Se delle polemiche “controverse” riguardano la gittata e le capacità di rilevazione del nuovo radar Zaslon-AM e il processore dei segnali Baget-55 dei 10 MiG-31 modernizzati allo standard BM – Bolshaja Modernizatsija (Grande Modernizzazione), che devono essere completati questo mese; la loro mobilità e capacità di rifornimento in volo possono farne delle eccellenti piattaforme di allarme avanzato. Un gruppo di quattro MiG-31 è sufficiente a coprire uno spazio aereo di 900 km di estensione. Con il rifornimento in volo, lo squadrone sulla base di Novaja Zemlja può pattugliare l’area dal Mare di Barents al Mare di Laptev.

2 – Ancora una volta, non è un “progetto aggressivo” della Russia, ma una risposta alla militarizzazione della regione da parte della NATO; Stati Uniti e Canada in questo caso. All’inizio di aprile 2012, un bombardiere strategico statunitense B-2 ha sorvolato il Polo Nord, principale via per un attacco strategico contro la Russia, per effettuare dei test in volo delle attrezzature speciali per le regioni polari. Se le dichiarazioni ufficiali indicano dei programmi di test di resistenza delle apparecchiature elettroniche e dei software, è anche probabile che questa missione faccia parte di un programma di controllo degli equipaggiamenti per la navigazione nelle latitudini boreali, nel caso di un attacco attraverso il Polo Nord contro la Russia, secondo uno schema sviluppato dal generale Curtis LeMay, alla fine degli anni ’40. Il Canada prevede di dotarsi di UAV RQ-4 Block-30 Hawk per le missioni di spionaggio globale sulla regione artica.

3 – La base di Rogachevo, che ha ospitato fino al 1993 uno squadrone di Su-27, il 63° Reggimento Caccia della Guardia, si trova vicino ai grandi centri di produzione di idrocarburi nell’Artico della Russia: la penisola di Jamal [600 km], la Siberia occidentale [1300 km], la regione di Timan-Pechora [500 km]. La Novaja Zemlja è situata lungo la Rotta Marittima del Nord, o Sevmorput, tra le due regioni petrolifere off-shore più promettenti: il Mare di Barents per il gas naturale e il Mare di Kara per il petrolio. L’infrastruttura aerea, così come gli edifici per gli aviatori e le loro famiglie, sono pienamente operativi.

4 – I MiG-31 operativi sul fronte artico rientreranno nel sistema di difesa antimissile, in particolare contro i missili da crociera a testata nucleare. Saranno equipaggiati, perciò, con i missili aria-aria R-40 e R-33, ma anche con i missili di nuova generazione progettati per il PAK-FA Sukhoj T-50.

5 – Allo stesso momento dello schieramento dei MiG-31, il Ministero della Difesa russo annunciava  lo svolgimento dal 21 al 27 settembre 2012 le esercitazioni con più di 7000 militari, 20 navi di superficie, tra cui la Portaerei Admiral Kuznetsov, l’incrociatore Pjotr Velikij, le navi anfibie Aleksandr Otrakovskij e Kondopoga, le navi anti-som Admiral Chabanenko e Vitse-admiral Kulakov, sottomarini, 30 aerei e 150 veicoli da combattimento. Queste esercitazioni riguardano il Mare di Barents, Mare di Kara e Mare di Laptev e la zona costiera di Pechenga, nell’Oblast di Murmansk. Le manovre avevano lo scopo di verificare la prontezza al combattimento di queste unità nella difesa degli impianti di produzione di petrolio in mare aperto, nel proteggere la Rotta Marittima del Nord e le strutture on-shore (stazioni di ricerca, impianti di perforazione, centri produzione e trasporto di energia presenti nell’Artico), contro minacce terroristiche e convenzionali. Le unità anfibie dovrebbero quindi prendere il controllo di una regione costiera tenuta da forze ostili.

Va notato qui, che si ebbero dei combattimenti in alcuni di questi teatri delle esercitazioni, durante la seconda guerra mondiale e l’invasione nazista, e che queste aree strategiche continuano a mantenere, lungo il corso della Storia, il loro carattere strategico; perciò queste esercitazioni anfibie sono molto prossime a una situazione di aggressione reale. Allo stesso modo, le condizioni meteorologiche in rapida evoluzione sulla costa artica spesso richiedono il mutamento degli scenari.

Un attento osservatore del video noterà, sia in termini climatici che di disposizione tattica, una situazione Malvina!

Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

Fonte: Bollettino Aurora 12 Ottobre 2012

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