sabato 29 dicembre 2012

Charming thirteens (Gli affascinanti 13)

di Stefano Davidson
Informare per Resistere

affascinato

E’ incredibile constatare che comunque vadano le cose, qualunque cosa succeda emerga sempre e costantemente la solita incapacità totale da parte di “Sua Rigidità” di evitare di pensare che tutto quanto ruoti solamente intorno a se stesso e alla sua “magnifica presenza” con pettinino annesso.

Mi chiedo infatti come possa un essere umano (e qui qualcuno già avrà da ridire, soprattutto dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa del presidente russo Medvedev sulla presenza degli alieni tra di noi), che si immagina avere – o quantomeno poter simulare, una parvenza di responsabilità, assennatezza, magari anche un po’ di sensibilità – rilasciare una dichiarazione come quella “sparata” senza ritegno appunto dal bocconiano varesino:

“Grazie di avermi permesso di concludere qui questi difficili, MA AFFASCINANTI 13 mesi” seguìta addirittura da una battutaccia degna di un bambinetto delle scuole elementari (e nemmeno di quelli più intelligenti) “Un anno fa questo esecutivo era al varo, oggi invece, NON PER COLPA DELLA PROFEZIA MAYA, dovremo terminare il ruolo”.

Ok. Allora, definire affascinante:

affascinante agg. [part. pres. di affascinare 1]. – Che affàscina, incantevole: donna a., di un’a. bellezza; sguardo, sorriso, parole a.; spettacolo, musica a.; che attrae fortemente: un progetto, una prospettiva affascinante.

Vorrei capire cosa Mario Monti ha trovato di affascinante in questi 13 mesi a parte il luculliano pasto che ha servito al suo insaziabile narcisismo egocentrico mentre si pavoneggiava, sostenuto dai suoi “burattinai” (senza i quali ovviamente non saprebbe, come ogni burattino, nemmeno reggersi in piedi), a fare l’incostituzionalmente eletto Capo di Governo, ciarlando con le varie Merkel, Sarkozy prima, Hollande poi, Van Roompuy, Barroso, tramando con il suo “padrino” Napolitano e il suo “compare” Mario Draghi.

Vorrei sapere cosa c’è stato di affascinante nel vedere i propri concittadini cadere sotto i suoi stessi colpi, vedere la res pubblica sfasciarsi come mai, vedere imprese chiudere al ritmo di 1000 (MILLE!!!) al giorno.

Vorrei entrare nel suo cervello di burocrate servo dei servi del denaro per capire cosa c’era di AFFASCINANTE nello sguardo di chi perdeva il lavoro per colpa di una politica suicida, VOLUTAMENTE SUICIDA, criticata dai massimi economisti del pianeta, compresa una larga schiera di premi nobel per l’economia (Robert Solow Nobel per l’economia nel 1987, «per i suoi contributi alla teoria della crescita economica», Amartya Sen Nobel per l’economia nel 1998, per aver messo in discussione per primo la classica economia del benessere, introducendovi un fattore fino ad allora inspiegabilmente ignorato: quello umano, Eric Maskin 2007 Nobel per l’economia per i contributi alla teoria sull’allocazione delle risorse in ambiente incerto, Gary Becker Nobel per l’economia nel 1992, per aver esteso il dominio dell’analisi microeconomica a un ampio raggio di comportamenti e interazioni , Jospeh Stiglitz Nobel nel 2001 per il suo contributo alla teoria delle “asimmetrie informative” e Paul Krugman Nobel per l’economia nel 2008 per la sua analisi degli andamenti commerciali e del posizionamento dell’attività economica ) i quali da sempre hanno sostenuto ad esempio che:

  1. tutta questa austerità è la negazione della crescita. Serve invece un programma di stimolo.

  2. Pensare di risolvere il problema con l’austerity è un miraggio: questa crisi non è un problema statale e pensarla come tale riflette una debolezza di pensiero

  3. Ciò che stiamo soffrendo è la conseguenza di risposte inadeguate alla crisi. Il miglior modo di tagliare il deficit è di avere crescita economica

  4. La politica di austerità è stata introdotta in Europa troppo presto. Prima bisogna stimolare la crescita, poi pensare all’equilibrio di bilancio

  5. La politica dell’austerity è stata un fallimento: non solo non ha risolto la crisi dell’Eurozona, ma ha minato la partecipazione dei cittadini creando disaffezione verso la politica e le istituzioni

  6. Pur venendo dalla scuola di Chicago ed essendo un sostenitore della responsabilità fiscale, mi rendo conto che a questo punto è chiaro che la ripresa non può venire con i tagli. La crescita va messa prima dell’austerità

  7. Nessuna grande economia si è rialzata da una crisi con un piano di austerity: sarebbe un disastro sia per l’Europa che per gli Stati Uniti

  8. Io non sono un socialista. Non ho nulla contro i soldi, tantomeno odio i ricchi. Voglio solo che paghino più tasse del ceto medio.

A questo punto direi che quanto elencato avrebbe dovuto essere sufficiente per rendere meno affascinante la corsa verso il baratro del nostro Premier impostoci, invece no!

Lui era affascinato dal vedere gli esodati aumentare di numero grazie a quella bizzarra creatura che lui stesso aveva collocato al welfare, era affascinato nel vedere i suoi concittadini costretti a vendersi ori e argenti (magari tramandati da generazioni) per pagare le tasse assurde e incostituzionali che lui dall’alto della sua fascinosa posizione imponeva.

Io credo che Mario Monti sia stato colpito dalla “fascinazione” quando, 40 giorni dopo il suo insediamento, ovvero il 3 Gennaio 2012 ha potuto far piovere un diluvio di quattrini, per la precisione 2 miliardi e 567 milioni di euro, dalle casse del Tesoro (nostro) a quelle della banca newyorkese Morgan Stanley senza che il governo italiano da lui presieduto (incostituzionalmente e proditoriamente) non abbia mai fornito alcuna spiegazione e senza che i media (i soliti carissimi, collusissimi media) non abbiano mai indagato né chiesto alcunché, né sulla gestione delle operazioni in derivati da parte del Tesoro, né sul motivo per il quale tra tanti creditori si sia scelto di onorare il debito proprio con la Morgan Stanley di cui tra parentesi il figlio di Sua Rigidità era Vice Presidente. Bè che dire una bella sensazione di potere assoluto, fare quel che si vuole perché tanto i soldi sono degli altri!

Credo poi che affascinante come contribuire a suon di aiuti di Stato, quando lo Stato si sentiva lui in persona (nonostante da sempre lo siamo NOI), al salvataggio delle sue amatissime, preziosissime banche che tanto per rinfrescare la memoria ai distratti sono state tra le altre Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca, il Banco Popolare e dulcis in fundo il “pluriaiutato salvato per il rotto della cuffia” Monte dei Paschi di Siena!

Dio come doveva sentirsi pregno di quel fascino che dà solo il potere assoluto, e che lui esercitava tenendoci il tallone sulla testa, coadiuvato dal traditore al Quirinale e da tutta quella banda di omini mezz’omini ominicchi ruffiani e quaquaraqua che in Parlamento assecondavano ogni sua mossa comprese le approvazioni di MES e Fiscal Compact (orrende trappole economiche incostituzionali ed illegali che avrebbero invece dovute essere respinte se i nostri parlamentari conoscessero la materia di cui fanno finta di occuparsi), che rovineranno le prossime due generazioni come minimo!

E questa gentucola che NOI idioti abbiamo votato (in un modo o nell’altro) se ne stava lì terrorizzata dalle reazioni dei “potenti” burattinai che muovevano il Mario da Varese, tutti immobili e zitti come statue di sale, compresa la cosiddetta “opposizione” che non ha fatto un atto che sia uno di vera condanna o pubblica denuncia di quanto stava accadendo.

E ora questi omini mezz’omini ominicchi ruffiani e quaquaraqua di cui sopra ci si ripresentano, senza un minimo di vergogna a… elemosinare? No, no, per niente… a PRETENDERE il nostro voto!!!

Ma torniamo all’affascinato: cos’altro poteva essere affascinante per il criminale (aggettivo qualificativo) di Varese?

Decidere delle nostre sorti in camere private al Forum Ambrosetti a Cernobbio con Sheikh Hamad Bin Khalifa Al Thani meglio noto come l’emiro del Qatar cui Sua Rigidità ha venduto un bel pezzettone della nostra Agenzia di Stampa Nazionale ANSA e con il quale ha preso accordi che noi manco sappiamo.

Chissà cosa trova di affascinante nell’aver provocato:

  1. Calo abissale della produzione industriale da – 4,05 a – 5,07 (- 1,2)

  2. calo vertiginoso del pil da – 0,51 a – 2,56 (- 2,05)

  3. crollo dei consumi della famiglie da – 1,59 a -3,69 (-2,10)

  4. calo delle retribuzioni da 1,48 a 1,38 (- 0,10)

  5. diminuzione dei mutui erogati per l’acquisto di prime case da -31,30 a -50 (- 18,70)

  6. diminuzione dei prestiti alle famiglie da 618,49 mld a 610,2 mld

  7. diminuzione dei prestiti alle aziende. Da 894 mld a 875,9 mld

  8. Aumento esponenziale della disoccupazione dal 9,30 al 10,80 (+ 1.50)

  9. Aumento clamoroso (soprattutto vista la “politica del rigore” che neanche Evaristo Beccalossi avrebbe gestito così) del debito pubblico da 1.916.401.800.000 a 2.017.143.220.204 (nel momento in cui scrivo)

  10. Rapporto debito pubblico su Pil che si avvia a toccare il massimo storico del 126% ( il record resisteva dal 1995!)

Perché trovare affascinanti questi dati è quantomeno da ricovero in clinica psichiatrica per sadismo o almeno per la Sindrome di Narcisismo Maligno o “invidia dell’oggetto buono” ( Melanie Klein – 1957). Già perché come fa un essere umano (e ci risiamo) a ritenere affascinante consentire la crescita esponenziale del precariato, della disoccupazione e con loro DELLA DISPERAZIONE?

Affascinante probabilmente è stato parlare con “rigida freddezza” della propria estraneità alle “conseguenze umane della crisi” (così li ha definiti il comunicato di Palazzo Chigi, ma per chiarire io dico che si parla dei “suicidi” per via della crisi), amplificata alla massima potenza dalla politica recessiva e speculativa per gli altri, da parte di Mario Monti in persona visto che l’inutile Grilli è subentrato quando il danno grave già era stato fatto.

Forse affascinante è stato negare fino a poche settimane fa la possibilità di una propria candidatura per poi comparire Domenica prossima a presentare la propria lista e il proprio programma, una cosina che si fa così su due piedi, che non si deve preordinare da mesi (un bel cacciaballe di professione anche chès chi, minga solo il Berlusca!)

Va bè, senza che continui a dilungarmi io credo che gli italiani abbiano imparato due cose dalla presenza Mario Monti al Governo:

  1. Che costui parla a ruota libera. Conoscerà i numeri senz’altro, ma la lingua, il significato intrinseco delle parole, l’uso che se ne può e se ne deve fare (se non altro per quel minimo di decenza che umanità esige) egli non sa nemmeno dove stia di casa. A meno che la crudeltà ed il sadismo di tale individuo (come per la verità dimostrato in più di un occasione) non siano tali da fargliele invece usare in modo così inappropriato per godere ancor di più nell’infierire sulle proprie vittime.

  2. Che pur essendo abituati ad essere governati da ladri, incapaci, puttanieri, ipocriti, spretati e quant’altro, un essere così non lo avevamo ancora incontrato. Ma ora che sappiamo che c’è, o meglio, che ce ne sono tanti tali e quali a lui, siamo coscienti che dovremo stare molto molto attenti, e cercare il più possibile alle prossime elezioni di fare tabula rasa di tutto ciò che gli assomiglia, che lo appoggia, che lo ha appoggiato o che non ha fatto nulla per avvertirci della gravità del pericolo.

Questo, secondo la mia modesta ed opinabile opinione, significa che:

TUTTI QUELLI CHE SONO STATI IN PARLAMENTO FINO AD OGGI DEVONO ESSERE MANDATI VIA A CALCI IN CULO, NESSUNO ESCLUSO. E CON LORO DEVONO SPARIRE ANCHE I LORO “AVANNOTTI” CRESCIUTI NEL GREMBO DEGLI STESSI PARTITI CHE HAN GENERATO I LORO PREDECESSORI.

    Fonte: CHARMING THIRTEENS (GLI AFFASCINANTI 13) | Informare per Resistere

    1 commento:

    1. ha passato la vita speculando su ignare esistenze, cosa ci si poteva aspettare da un vile contabile privo di qualsiasi emozione umana?

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