venerdì 19 marzo 2010

Geoingegneria: Non sanno quello che fanno

iron-fert-effects ScienceNews, in un articolo di Sid Perkins del 15 Marzo 2010, presenta un nuovo studio, secondo il quale la fertilizzazione dell'oceno con il ferro (una tecnica geoingegneristica per catturare anidride carbonica), alimenta la crescita di alghe tossiche.

Leggendo l'articolo si capisce molto bene, nel caso avessimo ancora qualche dubbio, che le tecniche di geoingegneria vengono già applicate da molto tempo, contrariamente a quello che ci viene detto

Ma alcuni ricercatori, oltre a farsi domande sull'efficacia a lungo termine di tali tentativi, si sono chiesti se tali sistemi potrebbero avere effetti collaterali indesiderati, dice Charles Trick, un biologo marino presso l'Università del Western Ontario a London, Canada. Ora, Trick e i suoi colleghi riportano nella relazione settimanale del 15 marzo su Proceedings of the National Academy of Sciences, che fertilizzare l'oceano con il ferro stimola la crescita di alghe che producono una neurotossina chiamata acido domoico.

La quantità di acido domoico prodotto non raggiunge livelli notoriamente tossici per il krill (piccolo mollusco simile al gmberetto) e per altre specie che si nutrono di Pseudonitzschia, fa notare Trick. E le zone in cui la fecondazione con il ferro avviene generalmente, sono zone relativamente aride lontane da zone di pesca. Tuttavia, egli osserva, gli effetti dell'esposizione a lungo termine a bassi livelli della neurotossina sono sconosciuti.

Il nuovo studio "più che una  previsione sul destino ecologico è una lezione sul fatto che non conosciamo le conseguenze delle nostre azioni,"  aggiunge Trick .

Nelle zone litorali in cui i nutrienti sono abbondanti, le alghe del genere Pseudonitzschia - diatomee che rilasciano l'acido domoico durante la crescita - a volte subiscono fioriture dannose, dice Trick. Ma le specie di Pseudonitzschia che vivono in aperto oceano sono state in precedenza considerate non tossiche.

Sensibili analisi chimiche, nel nuovo studio, rivelano che le specie di Pseudonitzschia in oceano aperto potrebbero essere non del tutto innocue. Due specie di diatomea hanno prodotto acido domoico in esperimenti a bordo.

Nel 2006, i ricercatori hanno raccolto campioni di acqua in un sito nel Golfo dell'Alaska, dove gli scienziati negli anni precedenti avevano condotto esperimenti di fertilizzazione con il ferro. In queste strisce di oceano povere di nutrienti, come ci si aspettava, alghe e altro plancton erano limitate, dice Trick. Due specie di Pseudonitzschia rappresentavano solo una piccola percentuale del plancton nei campioni di acqua e si presentavano in concentrazioni inferiori a 1.000 cellule per litro.

Ma l'aggiunta di ferro disciolto in quei campioni di acqua alimentò la crescita esplosiva di  Pseudonitzschia. Le popolazioni raddoppiarono in circa nove giorni, e alla fine degli esperimenti la specie costituiva più dell'80 per cento del plancton in alcuni campioni di acqua.

I risultati degli esperimenti rafforzano l'idea che la Pseudonitzschia rilascia acido domoico non per avvelenare le altre creature, ma per incrementare il suo assorbimento di ferro. Gli esperimenti suggeriscono che la tossina si lega con il ferro e poi viene riassorbita solo dalla Pseudonitzschia, una tecnica che aiuta queste diatomee a competere con altro tipo di plancton per il metallo.

La produzione di acido domoico da parte delle specie in oceano aperto  "era stato previsto ma non è stato precedentemente pubblicato", spiega Kenneth Coale, un biogeochimico dei laboratori marini di  Moss Landing (California). Anche lui e i suoi colleghi hanno assistito ad un aumento della produzione di acido domoico nei loro esperimenti di fecondazione con il  ferro, dice Coale. I nuovi risultati mettono in rilievo potenziali conseguenze che chiunque dovesse considerare la tecnica come una seria opzione per il sequestro del carbonio, dovrebbe prendere in considerazione, ha aggiunto.

1 commento:

  1. Ciao Anna,
    ti segnalo un articolo interessante sulla geoingegneria:
    http://www.vocidallastrada.com/2011/02/geoingegneria-giocare-ad-essere-dio.html
    GEOINGEGNERIA: Giocare ad essere Dio
    Un caro saluto
    Alba

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