sabato 29 settembre 2012

Monti resta, noi che facciamo?

di  Claudio Conti

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È presto per dire “ormai è fatta”, ma le premesse sono state poste tutte. La sortita newyorkese del “Professore” ha tolto il velo di incertezza che circondava la prossima legislatura: il “governo tecnico” proseguirà anche dopo le elzioni, qualsiasi sia il loro risultato, perché così voglio, pretendono e impongono “i mercati”, Wall Street, la Casa Bianca, la Germania e l'Europa.

«Non penso ci sarà una seconda occasione, ma se dovesse servire io ci sarò».

La decodifica diventa quasi inutile, ma per quel poco che serve va fatta. La crisi è lunga (l'ha detto lui stesso all'Assemblea dell'Onu), non ci sono soluzioni alle viste, la barca italiana è tra le più fragili nel mare in tempesta; i partiti “locali” esprimono una classe politica inadeguata e rissosa, non hanno ancora ben compreso il mutamento di realtà che la crisi economica sta producendo. Ma bisogna rispettare le scadenze formali della democrazia, anche se è chiaro quanto questa sia per “il potere” ormai un impiccio, più che uno strumento di costruzione del consenso. Ad aprile ci saranno perciò le elezioni politiche (anzi: un election day per rinnovare anche alcuni consigli regionali già in crisi o che lo saranno presto, il Comune di Roma che diventa “area metropolitana” cancellando la Provincia, ecc), anche se ancora non si sa con quale legge andremo alle urne.

La sortita del Professore risolve anche questo problema: ci andremo con una legge elettorale proporzionale (con o senza premio di maggioranza per il primo partito), perché in tal modo è assolutamente certo che non ci sarà alcuna maggioranza politica sufficientemente coesa e stabile. Quindi si creeranno quelle “circostanze particolari” per cui sarà indispensabile “richiamare in servizio permanente effettivo” (l'espressione militare è stata pronunciata da Pierferdy Casini, ed è tutta un programma) Monti ed almeno una parte della sua squadra di governo.

Monti forever

di Marco Cedolin

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Man mano che passano i mesi, quello che inizialmente veniva etichettato come il prodotto di fantasie malate e complottiste inizia a somigliare sempre più alla realtà. Mario Monti, l'usuraio di Goldman Sachs che illegittimamente governa il paese  per conto terzi, senza che nessuno lo abbia mai votato, grazie ad un golpe bancario realizzato con l'aiuto di Napolitano e dei partiti che siedono in parlamento, sopravviverà a sé stesso ed il futuro verrà ancora declinato proprio nel segno di Mario Monti, delle riforme lacrime e sangue, del taglio di ciò che resta dello stato sociale, dei licenziamenti e della corsa del gambero.

Tutti i segnali che si possono cogliere fra le pieghe della porcilaia nella quale siamo immersi portano nella stessa direzione....

La dissoluzione di una classe politica dimostratasi incapace perfino nel gestire il potere con un minimo di autonomia, che ormai sta affogando nei suoi stessi escrementi, senza neppure un sussulto di dignità.

L'assoluta mancanza di qualsiasi forza sociale (sindacati, associazioni ecc.) che intenda farsi interprete degli interessi della popolazione, abbandonando l'ormai consolidato ruolo di parassita, interessato solamente a suggere sangue fintanto che l'ospite continuerà a rimanere in vita.

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venerdì 28 settembre 2012

Monti Bis: i finti tonti

L’uomo delle banche si dice disponibile per un secondo mandato. Nuova investitura anche per Napolitano?

Monti bis. Svegliati Italia, per non morire di tasse

di Michele Mendolicchio
Rinascita

montiQuando la “Patria” chiama l’uomo delle banche risponde signorsì. “Spero di no, ma se le forze politiche lo chiedono sono disponibile a un secondo mandato”, questa la preoccupante dichiarazione di Monti. Francamente dovremmo tutti cominciare a porci il problema. La prima cura del governo dei Professori è stata disastrosa, non solo perché sta portando il Paese alla recessione ma soprattutto perché sta togliendo i sogni. Sognare un lavoro ben retribuito, sognare una casa, sognare una famiglia, sognare una vita di qualità. Purtroppo invece con le sue politiche ammazza cavallo ci sta portando nel baratro. E il pensiero di un mandato bis deve preoccupare tutti gli italiani, altro che questione di credibilità all’estero. Se la credibilità deve portarci alla perdita della nostra sovranità e dei nostri diritti di cittadini e di lavoratori allora meglio tornare alle politiche nazionali dove almeno questo ha ancora un suo valore. Ora nessuna meraviglia per questa disponibilità di Monti, perché al suo no a ricandidarsi non ci abbiamo mai creduto. Non per niente abbiamo sempre sostenuto che si sarebbe riproposto, come i peperoni. Oltretutto bisogna sempre tener presente le sollecitazioni di Casini che nelle larghe intese e nel Monti bis ha sempre creduto. Solo il povero Vendola e il povero Di Pietro hanno cullato questa illusione.  

Anche Bersani e D’Alema stanno prendendo per il naso i propri elettori, facendo credere di voler tornare a Palazzo Chigi. Cosa impossibile perché né la Bce né il Fmi né l’Ue credono nelle capacità della dirigenza piddina. E quindi Monti sarà ancora una volta preso come esterno e messo a dirigere l’orchestra formata da Bersani, Casini, Berlusconi e Fini.

Ormai è una crociata. Il Governo fa il bis contro l’agricoltura a chilometri zero

Il Journal Blog

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Ormai sembra proprio una crociata. I prodotti agricoli “a chilometri zero” sono ecologici ed economici, ma contro di essi il Governo di Mario Monti si è prodotto in un clamoroso bis.

Dopo quella della Regione Calabria, il Governo ha deferito alla Corte Costituzionale anche la legge con cui la Regione Basilicata ha promosso la valorizzazione dei prodotti agricoli locali.

Il motivo, come recita il comunicato uscito da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri svoltosi il 5 settembre, è che “varie disposizioni, volte a favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, sono suscettibili, per un verso, di ostacolare gli scambi intracomunitari, ponendosi in contrasto con le disposizioni del TFUE (Trattato di funzionamento dell’Unione Europea, altrimenti detto Trattato di Lisbona, ndr), e, per altro verso, di falsare la concorrenza, risultando discriminatorie nel privilegiare alcuni prodotti solo in base alla loro provenienza territoriale”. Il neretto è mio.

Ora non resta che attendere il proseguimento della crociata governativa contro le numerose iniziative ecologiche ed economiche per favorire l’agricoltura “a chilometri zero”, che fa bene alla Terra (i viaggi del cibo inquinano), ai contadini e ai consumatori: se si tolgono di mezzo i trasporti e gli intermediari i contadini guadagnano un po’ di più e i consumatori spendono un po’ di meno.

giovedì 27 settembre 2012

Il Fondo Rapina-Stati - Il pizzo pagato a Germania, Olanda, Finlandia e Austria

di Claudio Messora
Byoblu

La farsa dell'assurdo non si ferma e assume tratti ancora più ridicoli. Con l'approvazione del MES, il trattato che il Parlamento italiano ha deciso il 19 luglio, insieme al Fiscal Compact, ottenendo un'attenzione di sole cinque righe e mezza a pagina 7 del Corriere della Sera, abbiamo siglato un accordo molto discutibile, di cui ho già parlato ampiamente negli ultimi mesi, l'ultima volta ieri. Il MES dovrebbe servire a salvare i paesi in difficoltà, ma oltre al danno di risultare in un nuovo, pesantissimo indebitamento, ora arriva anche la proverbiale beffa: i nostri soldi stanno di fatto arricchendo i ricchi, altro che tenere a galla i poveri.

Accade infatti che il MES richieda agli stati membri di versare un anticipo complessivo di 80 miliardi, che ognuno deve pagare secondo la propria quota parte. La nostra è del 17,9% e dunque l'anticipo richiesto, da saldare in cinque rate, è di 14,32 miliardi. Per la cronaca, con grande solerzia ne abbiamo già pagati 10. L'ho chiesto direttamente a Polillo, dunque direi che la fonte è più che attendibile.

mercoledì 26 settembre 2012

Italia popolo di miserabili ladri di futuro!

da icebergfinanza

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Ogni giorno che passa ormai ho l’impressione che se oggi Matteo fosse qui con noi ci direbbe… ” Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”

Ladri di futuro, foriero di inquietudini, schegge impazzite di giorni che non passano senza fare rumore.

Lo so, ho generalizzato nel titolo, ma chiunque oggi fa finta di niente, pur avendo la coscienza pulita è complice di questo popolo di miserabili ladri del presente e del futuro!

L’Italia di cui Prezzolini parlava sessanta anni fa e rimasta la stessa. un paese dove “l’intelligente è un fesso anche lui”; dove “il furbo non usa mai parole chiare, e comanda non per la sua capacità ma per l’abilità di fingersi capace”; dove “i fessi hanno dei principi, i furbi soltanto dei fini”; dove “in generale il fesso è stupido, perché se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo”; dove “ci sono i fessi intelligenti e colti che vorrebbero mandare via i furbi, ma non possono: primo, perché sono fessi; secondo, perché gli altri fessi sono stupidi e non li capiscono”; dove ” per andare avanti ci sono soltanto due sistemi: il primo è leccare i furbi; il secondo – che riesce meglio – consiste nel far loro paura; infatti, non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere, e non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi “.

Il genio e la fantasia di Tolkien continuano a lasciarci messaggi indimenticabili e attuali..

martedì 25 settembre 2012

Centomila pistole Beretta per l’esercito Usa

di Antonio Mazzeo
Antonio Mazzeo Blog

beretta-usaMaxi-commessa negli Stati Uniti d'America per l'azienda leader italiana produttrice di armi da guerra leggere. Il dipartimento di U.S. Army ha comunicato l'affidamento a Beretta USA Corporation, la società controllata dalla holding con sede negli States, di un contratto per il valore di 64 milioni di dollari per la fornitura di 100.000 pistole M9 calibro 9mm, la versione americana della famosa 92FS Parabellum. L'intera produzione avverrà nei prossimi cinque anni negli impianti Beretta di Accokeek, Maryland, dove sono attualmente impiegati 300 lavoratori.

"Questo ordinativo è un'ulteriore conferma dell'interesse e del supporto delle forze armate americane per la nostra pistola", ha dichiarato Ugo Gussalli Beretta, presidente di Beretta Holding. "La M9 rimane l'arma di riferimento di U.S. Army e supporterà le truppe sul campo per i prossimi anni". Entusiasta pure Gabriele de Plano, vicepresidente di Beretta USA Corporation, che ha dichiarato di "non vedere l'ora" di poter lavorare con l'esercito statunitense "per personalizzare l'attuale configurazione della pistola M9 con le soluzioni a disposizione per i nuovi modelli 92A1 e 96A1", ampliando l'offerta e i business.

Ad oggi, sono oltre 600.000 le Beretta M9 già consegnate alle forze armate e di polizia Usa. Il Dipartimento della difesa è uno dei clienti esteri più consolidati della holding fondata quasi cinquecento anni fa a Gardone Val Trompia (Brescia). La prima importante commessa risale al 1979, quando fu consegnata una partita di pistole modello 92 al reparto d'assalto speciale "SEAL Team 6" della Marina militare. Nel 1985 fu invece sottoscritto un contratto del valore di 75 milioni di dollari per la fornitura di 315.930 pistole M9 ai reparti dell'esercito, della marina, dell'aeronautica militare, del Corpo dei marines e della U.S. Coast Guard. Per avviare la produzione in serie delle pistole d'ordinanza, i Beretta dovettero costituire nel 1987 la corporation sussidiaria con sede negli Usa.

Madrid: assedio al Parlamento. La diretta

di  Marco Santopadre
Contropiano

madrid-assedio-parlamentoSegui la diretta. Madrid invasa dai manifestanti. Vogliono le dimissioni del governo, lo scioglimento del Parlamento e la creazione di un'assemblea costituente con una legge elettorale proporzionale. Media e classe politica li accusano di golpismo. Città blindata.

16.40: In tutte le piazze del centro di Madrid sono in svolgimento assemblee popolari con la partecipazione di migliaia di persone. Molto grande quella in atto in Plaza de España de Madrid, un'altra è in corso nel paseo del Prado.

16.35: Riferisce il quotidiano Publico che la Polizia sta identificando vari manifestanti nella stazione di Atocha. Un gruppo di attivisti del movimento ’15 M’ di Malaga sono stati fermati e identificati addirittura due volte, la prima volta sono stati fatti scendere da un autobus e la seconda volta bloccati in piazza.

16.30: Durante un suo intervento all’interno del Parlamento, la portavoce del Partito Socialista (“l’opposizione”) Soraya Rodríguez ha detto: "Non ci piace vedere il Congresso come sta oggi. Capiamo il malessere di molti cittadini (...). Sono molte le ragioni che li animano. Ma il Congresso è il luogo dove lavorano i rappresentanti del popolo legittimamente eletti”.

16.20: Otto attivisti che partecipavano a un'assemblea di preparazione della mobilitazione, sono stati fermati venerdì scorsi e denunciati per un reato ''contro alti organismi della nazione'', punibile fino a un anno di carcere. La delegata del governo (il prefetto) di Madrid, l'esponente del Partito Popolare Cristina Cifuentes, ha avvertito che non sarà consentito in nessun modo ai manifestanti di circondare il Parlamento, perchè ''sarebbe un reato'', anche se ha 'generosamente' autorizzato vari concentramenti e marce, oltre a un'assemblea generale, distante della Camera Bassa.

16.15 - Il delegato del governo a Madrid, Cristina Cifuentes, ha affermato ieri che tra i manifestanti ci sono gruppi neonazisti. Una sua collega di partito, la segretaria del PP María Dolores de Cospedal, è tornata a paragonare la protesta odierna con il tentativo di colpo di stato militare del 23 Febbraio del 1981, quando i militari fecero irruzione in Parlamento per imporre una svolta a destra delle nuove istituzioni spagnole uscite dalla dittatura franchista (e ci riuscirono...).

16.10: Mentre i manifestanti affluiscono a Madrid contro i nuovi tagli previsti da Rajoy – 40 miliardi di euro – l’agenzia di rating Standard & Poor's ha aumentato di otto decimi di punto le previsioni di recessione per la Spagna per il prossimo anno. Ciò significa che è previsto che nel 2013 il Pil cadrà dell’1,4% invece che dello 0,6% finora pronosticato.

giovedì 20 settembre 2012

Abu Omar. Condannati gli agenti della Cia

di  Alessandro Avvisato
Contropiano

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La Corte di Cassazione conferma la condanna degli agenti della Cia che sequestrarono in Italia l'imam Abu Omar. Per i vertici del Sismi invece ci sarà un nuovo processo. Una vicenda che ha portato fuori dalle tenebre le “extraordinary rendition” volute dall'amministrazione Usa dopo l'11 settembre e riproposto con forza gli orrori del “segreto di Stato”

E' stata confermata la condanna per i 23 agenti della Cia responsabili del rapimento dell'imam egiziano Abu Omar a Milano. Nuovo processo invece per gli ex capi del Sismi, Nicolò Pollari e Marco Mancini e per gli altri tre agenti italiani coinvolti, Giuseppe Ciorra, Luciano Di Gregori e Raffaele Di Troia. E' questo quanto ha deciso la quinta sezione penale della Corte di Cassazione. Nonostante la condanna gli agenti della Cia non verranno mai estradati in Italia in base alla legge unilaterale statunitensi che impedisce che i propri funzionari e militari all'estero vengano giudicati e detenuti nei paesi in cui commettono i reati.

Il 17 febbraio 2003 a Milano venne sequestrato Hassan Mustafa Osama Nasr, noto come Abu Omar, imam egiziano della moschea di viale Jenner. La moglie ne denuncia da subito il sequestro. Anni dopo, in una memoria scritta, lui stesso descriverà l’accaduto. “Camminavo a piedi da casa mia (…) e davanti a un giardino pubblico ho visto una Fiat rossa. L’autista veniva verso di me di corsa. Ha tirato fuori una tessera: sono della polizia (…) Un furgone bianco si é fermato vicino al marciapiede. Non ho capito niente, ho visto solo che due persone mi sollevavano di peso (…) Mi hanno legato piedi e mani, tremavo per le botte e dalla mia bocca é uscita schiuma bianca”. Abu Omar, su cui la Procura di Milano stava indagando per i rapporti con organizzazioni fondamentaliste islamiche, viene portato alla base militare Usa di Aviano e da lì  trasferito in un carcere segreto egiziano per essere interrogato e torturato da una equipe di agenti egiziani e statunitensi.

Il 5 luglio 2006 vengono arrestati il capo del Sismi, Marco Mancini e il funzionario del Sismi Gustavo Pignero con l’accusa di concorso in sequestro di persona. Dieci giorni dopo vengono liberati. Il direttore del Sismi Nicolò Pollari viene iscritto nel registro degli indagati. Il 16 febbraio 2007: il gup Caterina Interlandi manda a processo Pollari, Mancini e altre 32 persone, tra cui 26 agenti della Cia. Patteggiano il maresciallo dei Ros Luciano Pironi e il vicedirettore del giornale “Libero”, Renato Farina, che si scoprirà essere un agente dei servizi segreti con il nome in codice di “Betulla”.

mercoledì 19 settembre 2012

Grazie alla Corte d’Appello in America vige di nuovo la Legge militare

La Legge NDAA-National Defense Authorization Act sospesa permanentemente da un giudice è stata ripristinata. Questo riguarda tutto il mondo perché la tirannia è contagiosa, soprattutto quella dell'impero. Immaginate cosa succederà se l'elite, per mano dei suoi portavoce della politica, deciderà di attaccare l'Iran e prima ancora, la Siria (I Lupi di Einstein Blog)

Il movimento P.A.N.D.A. - People Against The NDAA informa:

Diritto Militare in America: Chiamata all'Azione

La Corte di Appello del 2° Distretto ha appena concesso uno stop temporaneo all'ingiunzione del giudice Katherine Forrest contro il NDAA. Dal mese di maggio, il giudice Forrest aveva impedito che il provvedimento NDAA venisse utilizzato in tutto il mondo. Ora, la legge NDAA è di nuovo in pieno vigore, portando con sé la Legge di Guerra.

La Legge militare, come autorizzato sotto la NDAA, non concede alcun diritto costituzionale di sorta.

Non ci sono diritti del Primo Emendamento nella Legge di guerra. Non ci sono diritti del 2°, 3°, 4° 5° o 6° Emendamento nella Legge di guerra. La legge di guerra è un anatema per la nostra Costituzione, la nostra Carta dei Diritti, e tutto ciò che l'America rappresenta.

Grazie alla Corte d'Appello, abbiamo di nuovo la legge militare in America.

YouTube - ASecond0pinion



Musica: Breaking Benjamin - Blow Me Away
Unisciti al movimento:  http://www.peopleagainstndaa.com/join-us

Fonte: Activist Post 19 Settembre 2012
Traduzione: Giulia N. per ilupidieinstein.blogspot.it

martedì 18 settembre 2012

Grazie, Mitt Romney, per averci fatto capire quanto contiamo

di  Redazione
Contropiano

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Una sintesi involontaria ma strepitosa di come l'elite multinazionale guarda al resto dell'umanità. E solo a un repubblicano Usa - un cripto-nazista - poteva riuscire così bene...

Il candidato repubblicano Mitt Romney, da buon reazionario, s'è dato un colpo di vanga sui piedi. In un video 'rubato' durante una cena di raccolta fondi a porte chiuse e postato sul sito progressista Mother Jones, Romeny offende il 47% degli americani pronto a votare per Obama perché «dipende dal governo», «non paga le tasse e si sente vittima» perché troppo povero. E ammette che «il suo lavoro non è certo preoccuparsi di questa gente».

«C'è un 47% di americani che votano Obama, che sono con lui a prescindere – afferma Romney nel filmato – che dipendono totalmente dal governo, pensano di essere vittime, pensano che il governo abbia la responsabilità di dare loro il diritto alla sanità, al cibo, alla casa. Sono persone che non pagano le tasse sulle entrate. Il mio compito non può essere quello di preoccuparmi di loro, non li convincerò mai di assumersi le loro responsabilità personali e prendersi cura di loro stessi». Non crediamo che Obama sia un filantropo socialista, ma certo è difficile vedere un candidato che afferma in pubblico di fregarsene altamente di metà della popolazione del proprio paese.

Come creare uno tsunami

Informare per Resistere

Pat Bradley è un cameraman che ha assistito, alla fine degli anni ’50, ad alcuni test nucleari condotti dagli Stati Uniti nel Pacifico vicino alle isole Marshall. La sua testimonianza accompagna le impressionanti immagini delle detonazioni sottomarine nei test Wahoo e Umbrella, del 16 maggio e 8 giugno 1958.


In questo video, pubblicato dal sito AtomCentral, il racconto di Bradley accompagna le immagini terribili della colonna d’acqua, alta quasi 300 metri, e dell’onda generata, che investe la nave posta a poche miglia di distanza. Ci furono tre ondate successive, ricorda Bradley, della quale la terza fu la più alta, che sommersero l’atollo sul quale lui stesso si trovava, costringendolo ad arrampicarsi e rifugiarsi sulle palme per sfuggire allo tsunami creato dalla potenza dell’esplosione.
(a cura di Matteo Marin
Fonte

Tratto da: Come creare uno tsunami | Informare per Resistere 18 Settembre 2012

domenica 16 settembre 2012

Ue: la direttiva antiscioperi non passa

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Dai parlamenti nazionali, agli Stati e ai governi Ue, fino a Strasburgo la legge per limitare i diritti dei lavoratori non trova ascolto

di Andrea Perrone
Rinascita

Gli Stati membri dell’Unione europea e l’Europarlamento rifiutano la direttiva per limitare il diritto di sciopero dei lavoratori. A proporla è stata la Commissione Ue guarda caso rifacendosi ad un regolamento presentato dal professor Mario Monti, che non manca di imperversare – come è noto – anche a livello europeo.

Il testo per riscrivere le regole sul diritto di sciopero allo scopo di limitarne l’utilizzo da parte dei lavoratori europei non supera il banco di prova dell’Assemblea di Strasburgo. Il regolamento antisciopero di Monti, presentato nel 2010, è stato ritirato dall’esecutivo comunitario, perché nessun Paese dell’Unione si è sentito di accettarlo.

venerdì 14 settembre 2012

“Covert provocation”

di  Sergio Cararo
Contropiano

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Dietro il film contro l'Islam emergono i gruppi fondamentalisti cristiani Usa. Una operazione di guerra ideologica, a basso costo ed alto “rendimento” che potrebbe essere un siluro sulla strada di Obama per le prossime elezioni. I registi del Nuovo Secolo Americano sono all'opera.

La cortina fumogena su chi siano i “registi” dell'operazione avviata con il film “Innocence  of muslims” si sta mano mano diradando. Il film, per dichiarazione esplicita dei suoi autori, vuole dimostrare che “l'islam è un cancro” e non esita a mettere in ridicolo Maometto, profeta dell'islam del quale nel mondo musulmano è vietata qualsiasi forma di rappresentazione grafica (fumetti, film, disegni etc). Metterlo su un film e mostrarlo come un puttaniere impenitente appare una scelta deliberata per innescare reazioni. Il film aveva circolato poco o niente, ma il suo trailer era uscito a luglio su youtube in inglese e solo nei giorni scorsi ne è uscita un versione doppiata in arabo fatta pervenire alla televisione egiziana. Quest'ultima ha diffuso la notizia e il cerino è diventato fuoco che ha divampato nella prateria rognosa delle relazioni tra Usa e mondo islamico.

Intanto è ormai appurato che il produttore Sam Bacile non esiste, è un nome fittizio con il quale è stata concessa una intervista al Wall Street Journal e una all'Associated Press. In questa intervista si lasciava intendere, a mò di ciliegina sulla torta, che l'autore era un ebreo israeliano e che i finanziatori del film erano israeliani. Dunque altra benzina sul fuoco. La notizia è stata smentita ma ormai il fuoco era divampato.

In realtà il deus ex machina dell'operazione sembra essere un personaggio inquietante dal nome Steve Klein.

Klein è un ex marine, cristiano fondamentalista di una setta che si definisce “Chiesa Kaweah” già segnalata dall'osservatorio Southern Poverty Law Center, come un gruppo che istiga all'odio religioso, in particolare contro i musulmani.

Le false credenze del popolo italiota


Intervento dell’ingegnere Alex D’Esposito al convegno “Povera Italia. Cronache di un paese in crisi, tra tagli e poteri forti”

di Ernesto Ferrante
Rinascita

Anche se sono un “tecnico” (cioè con una formazione ingegneristica) mi trovo imbarazzato a dover trattare un problema apparentemente pratico con un approccio filosofico, umanistico. Eppure, filtrata attraverso lunghi anni di attività lavorativa in un ambiente aridamente rivolto solo alle cifre, ai calcoli, alla ricerca ingegneristica delle soluzioni, devo portarvi testimonianza che la tecnologia, senza il supporto della spiritualità, non serve a nulla. La lotta a cui stiamo contemporaneamente assistendo come spettatori e partecipando come vittime, è spirituale non materiale. I grandi capitali (rappresentati dal 0,01% della popolazione) ormai hanno tutti i soldi del mondo (cioè il restante 99,99%).

Allora adesso cosa vogliono?

Risposta: con delle metafore cinematografiche, cioè delle pellicole che hanno profondi significati attinenti al tema della serata. Le “elites” vogliono la nostra anima come nel film “Metropolis” 1926, il capolavoro visionario ma preveggente di Fritz LANG, in cui schiere di paria (lavoratori) sono sfruttati fino allo stremo da pochi ricchi per permettere a questi ultimi di vivere nel lusso più sfrenato, anche a costo della distruzione totale della città, finché non giunge la catarsi. Ma la filmica spesso rappresenta la lotta spirituale: non dimentichiamo “La storia infinita” in cui il nulla distrugge tutto, “Guerre stellari” in cui il lato oscuro è sempre in lotta contro la forza del bene, “Matrix” che vede la contrapposizione tra il sogno consolatorio di “regime”, la menzogna, la propaganda, che prosegue con la pillola blu e la realtà che inizia con la pillola rossa, la ribellione al conformismo, il “risveglio”, la lotta contro l’ipocrisia, contro il potere omnipervasivo e occhiuto del Grande Fratello di “1984”, scritto da George Orwell nel 1948 (non quello della TV).

giovedì 13 settembre 2012

Il totalitarismo degli Stati Uniti perde una grande battaglia-un giudice blocca permanentemente il provvedimento di detenzione militare NDAA

Aggiornamento: Purtroppo, questo non è più vero perché la Corte d’Appello ha annullato la decisione del giudice Forrest - Leggi l’aggiornamento del 20 Settembre 2012

di Tyler Durden
Zero Hedge

defence billA gennaio, il giornalista vincitore del premio Pulitzer Chris Hedges ha citato in giudizio il presidente Obama e il  National Defense Authorization Act recentemente approvato, contestando in particolare  la legittimità dell'Autorizzazione all'uso della forza militare o, la disposizione che autorizza la detenzione militare per le persone che si ritiene abbiano "sostanzialmente supportato" Al Qaeda, i Talebani o "forze associate." Hedges ha definito l'azione del presidente che permette la detenzione a tempo indeterminato, che è stata firmata in legge con poca opposizione da entrambe le parti, "imperdonabile, incostituzionale ed estremamente pericolosa." Ha attaccato seccamente la farsa dei diritti civili che è l'infinita "guerra al terrore" condotta da entrambe le parti, destinata a chi con esattezza è poco chiaro, ma che certamente sta attirando rappresaglie sempre più intense da stranieri, come i violenti attacchi contro il consolato degli Stati Uniti in Egitto e Libia. Ha chiesto "perché i cittadini statunitensi ora devono  essere espressamente individuati per la detenzione militare e la negazione del giusto processo quando sotto l'Autorizzazione per l'uso di forza militare del 2001 il presidente, a quanto pare, può trovare la copertura legale per servire come giudice, giuria e boia per assassinare i cittadini degli Stati Uniti" Pochi mesi dopo, in maggio, il giudice distrettuale Katherine Forrest si è pronunciata a favore di un provvedimento cautelare per bloccare  l'applicazione dell'autorizzazione alla detenzione militare. Oggi, la guerra contro il vero terrore totalitario ha  vinto una battaglia decisiva, quando con il  parere 112, il giudice Forrest ha trasformato l'ingiunzione temporanea, a seguito di un ricorso del 6 Agosto da parte del governo totalitario, in una permanente.

Microchip...la resistenza si organizza negli Stati Uniti

di Danilo Micelli
Causa Comune

MICROCHIP

È recentissima la notizia che in alcune scuole americane è partito un progetto pilota per far abituare i bambini ad indossare un microchip RFID durante la permanenza negli ambienti scolastici, attraverso alcuni gadget come la tessera identificativa scolastica “microchippata”, la divisa scolastica con trasmettitore incor-porato e addirittura un collare (!) da indossare proprio come gli animali domestici… Il governo americano vorrebbe garantire “la sicurezza” degli studenti, tracciandone tutti gli spostamenti per ridurre la percentuale di coloro che “marinano” la scuola.

Sono questi i primi passi che il NWO sta muovendo a livello sperimentale per rendere familiare alle nuove inesperte generazioni l’intimo contatto con un microchip capace di monitorare le loro vite. Ebbene forse hanno sbagliato tempistica o valutato male i loro “polli”, perchè negli ultimi giorni questi progetti non hanno fatto altro che scatenare malumori popolari e proteste pubbliche contro l’uso di questa tecnologia.

Le scene che vedete nel video sotto l’articolo sono del tipo che qualche anno fa ci immaginavamo nei film futuristici tipo “Orwell 1984“, ma sono un segno concreto che perfino in America (per eccellenza la patria del controllo di massa) le persone non si fanno mettere nel sacco così facilmente. I microchip sono da decenni nei programmi di controllo del NWO: la strategia per la loro introduzione è graduale, procede poco alla volta per diluire i cambiamenti nel tempo ed attutirne l’impatto emotivo. Se il loro primo passo felpato ha sortito questi effetti sonanti, i nostri “controllori” hanno poco da stare allegri. La gente non dorme più, dovrebbero tenerne conto.

mercoledì 12 settembre 2012

False flag e problemi veri. Il debito

di Monia Benini
Teste libere

C'è un incendio che divampa in tutta la casa e c'è chi si 'difende' dando acqua alle piante in balcone. Legge elettorale, introduzione del semi-presidenzialismo, difesa dell'art. 18.

Battaglie che non mirano al cuore del sistema, posizioni che non scalfiscono minimamente la dittatura delle banche e della grande finanza. E invece, sarebbe possibile agire, come in passato, contro il grande inganno che ci tiene prigionieri: il debito.

Chi ci governa lo sa e ha una paura folle dei cittadini informati. Per questo Monti chiede al Consiglio Europeo la convocazione di un incontro straordinario a Roma contro il "populisimo e l'antieuropeismo strisciante" e per "evitare il nascere di questi fenomeni."

Fonte: Teste Libere

Guerre stellari climatiche e nucleari

Youtube

La Sicilia sarà il cuore pulsante dell'esercito Americano.



Come in star wars la nostra Isola governerà le guerre climatiche e nucleari attraverso comandi satellitari e telematici. A Niscemi, proprio nel cuore della riserva naturale "Sugherata", sta per vedere la luce il Muos. La struttura verrà edificata nell'antico feudo niscemese 'Ulmo' dove, dal 1991, è operativa una delle piu' grandi centrali di telecomunicazioni della marina Usa esistente nel Mediterraneo.

Pubblicato su Youtube in data 8 Settembre 2012 da zoppimau

Leggi anche: Omissioni e ritardi nella documentazione ARPA.Sicilia sul sistema di comunicazione MUOS presso la Stazione NRTF di Niscemi sul blog di Antonio Mazzeo

martedì 11 settembre 2012

Questa è la mente operativa dietro all'Alcoa. La stessa azienda che l'11 settembre 1973 diede il via al golpe in Cile.

di Sergio Di Cori Modigliani
Libero Pensiero

klaus kleinfeld

Lasciamo perdere le commemorazioni e le piatte rimembranze retoriche e passiamo subito al sodo che ci interessa, oggi e a casa nostra.

Parliamo dunque dell’Alcoa e di Portovesme in Sardegna.

Di conseguenza, parliamo di scelte strategiche militari e di investimenti di speculazione finanziaria sui derivati nelle commodities del settore minerario.

Quella che si sta combattendo in Sardegna è guerra vera, ma non lo dicono.

Quando parlo di “guerra vera” intendo dire carri armati, bombardieri, ecc.

E di un flusso di cassa permanente di soldi per la criminalità organizzata.

Una brevissima pausa tanto per ricordare quel martedì atroce dell’11 settembre.

Non quello delle torri gemelle nel 2001.

Bensì quello del 1973, quando la Alcoa, la Enron, la ITT e la Citicorp diedero il via definitivo ai fascisti cileni per impossessarsi del potere in Sudamerica con la violenza. Avevano bisogno del controllo economico e finanziario di tutta la produzione estrattiva delle miniere di rame in Cile, del controllo della produzione di alluminio, carbone e zinco nella zona tra Il Cile, il Perù, l’Uruguay e il Paraguay. Fu quella la ragione e il motivo.

39 anni dopo la Alcoa sta di nuovo in prima fila nella gestione del riassestamento strategico delle sue aziende.

L’ufficio operativo marketing europeo nacque e si costituì a Milano, nel 1967, e da lì, grazie all’appoggio dei ceti più  conservatori della politica italiana, iniziarono a tessere le fila per il golpe in Sudamerica nei primi anni’70, come tonnellate di documenti hanno ampiamente provato da decenni.

Ho ritenuto opportuno, oggi, quindi, spiegare chi sia la Alcoa.

Chi la dirige, chi la gestisce. Chi c’è dietro.

Per comprendere che non si tratta di una “normale” battaglia sindacale.

l'Europa delle lobby si adegua e aprirà i cieli ai droni entro il 2016

drone

L’annuncio è contenuto in un documento di lavoro della Commissione Europea, dopo che, all’inizio di quest’anno, Obama ha firmato il FAA Appropriations Bill che obbliga gli Stati Uniti ad aprire il suo spazio aereo ai droni entro il 2015

Scrive il sito Drone Wars UK:

Il piano della Commissione Europea (CE) è stato rivelato in un documento di lavoro, pubblicato il 4 settembre 2012, dal titolo "Verso una strategia europea per lo sviluppo di applicazioni civili dei Sistemi aerei pilotati a distanza" .

Il documento sintetizza le conclusioni di un anno di lavoro della  Commissione per i sistemi aerei senza equipaggio che si è riunita nel luglio 2011 e raccomanda la creazione di  un Gruppo direttivo (ERSG) europeo per i RPAS  [sistemi aerei pilotati a distanza]. L'obiettivo dell'ERSG, scrive Peter van Blyenburgh, presidente di UVS International, (il principale gruppo europeo di pressione per i droni) sul sito web UAVS Vision, è quello di favorire "lo sviluppo di RPAS civili attraverso la pianificazione e il coordinamento di tutte le attività necessarie per raggiungere l'integrazione sicura e incrementale dei RPAS nel traffico aereo europeo entro il 2016 ".

Sorprendentemente - o meno a seconda del vostro punto di vista sul funzionamento interno della CE - la creazione dell'ERSG è già stata decisa e si è già riunito per iniziare il suo lavoro prima che la sua esistenza fosse annunciata. Il gruppo è co-presieduto dalla Direzione generale Imprese e Industria e dalla direzione generale Mobilità e trasporti della CE. Altri membri sono rappresentanti di altre direzioni della CE più quella che si può definire un'intera serie di  "investitori". Questi includono gli organismi di settore, tra cui UVS International, il principale gruppo di pressione per i droni.

L'ERSG ha istituito tre gruppi di lavoro e prevede di pubblicare entro dicembre 2012 una "tabella di marcia globale" per l'integrazione dei droni civili nello spazio aereo europeo entro il 2016.

lunedì 10 settembre 2012

La UE e il governo Monti proscrivono anche la sovranità alimentare

di Andrea Carancini

monsanto

Dopo aver perso la sovranità nazionale stiamo perdendo anche la sovranità alimentare. Questo è quanto si desume da due notizie che nei giorni scorsi mi hanno particolarmente colpito.

La prima è il divieto impartito dalla Corte di Giustizia della UE contro la commercializzazione (e lo scambio!) delle sementi tradizionali:

UE vieta sementi tradizionali (vedi anche: ADDIO SEMENTI TRADIZIONALI – DIVIETO UE).

La seconda è il ricorso del Governo Monti alla Corte Costituzionale contro l’agricoltura achilometro zero”:
Il governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge sul “chilometro zero”

Il motivo del ricorso del Governo contro la Regione Calabria? La “violazione del principio della libera circolazione delle merci”.